Pubblicato: Mercoledì, 25 Settembre 2024 - redazione cronaca

LADISPOLI (cronaca)- L'intervento della Polizia

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Grave caso di violenza domestica e abusi nei confronti di una giovane donna siriana di 27 anni, che per anni ha subito soprusi e minacce dal marito.

L'uomo, un connazionale di 32 anni, aveva segregato la moglie in casa per due settimane, privandola di cibo per tre giorni e lasciandola disidratata con l'unica possibilità di bere acqua dal rubinetto. La situazione è culminata con la forzatura ad abortire il loro quarto figlio e la minaccia di sottrarle gli altri figli per portarli in Siria.

La vittima ha vissuto anni di soprusi, senza mai avere accesso a denaro, documenti o contatti esterni, limitata nella libertà di movimento e completamente soggiogata dal marito. Solo il coraggio e la disperazione l’hanno portata a rivolgersi alla polizia, che ha prontamente risposto il 20 settembre, intervenendo nell'appartamento di Ladispoli dopo una segnalazione.

Il marito, che intendeva rimandare forzatamente la moglie in Siria, è stato arrestato dalla polizia presso il ristorante dove lavorava come cuoco. Nel suo veicolo sono stati trovati i documenti della donna e dei figli, nonché la documentazione relativa all’aborto. La donna e i figli sono stati trasferiti in una struttura protetta per garantire loro sicurezza, mentre l'uomo è stato posto agli arresti domiciliari, con il fermo convalidato dal tribunale di Civitavecchia.


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