ROCCA DI PAPA (attualità) - Il mancato utilizzo dell'area ha nel frattempo causato la chiusura di diversi esercizi commerciali o la loro crisi
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L'ex Casa Comunale è da oltre cinque anni interdetta. L’esplosione del 10 giugno 2019, che causò la tragica morte del sindaco Emanuele Crescente e del delegato Vincenzo Eleuteri, ha lasciato una ferita ancora aperta per lo stato dell’edificio e della zona circostante.
Dai giorni dell’incidente i lavori di ristrutturazione non sono mai iniziati. Al di là del primo anno, quando l'area è rimasta sotto sequestro per l'indagine sulla tragedia, nessun progetto concreto è stato avviato e il futuro del palazzo sembra rimanere incerto al di là di vari annunci, finanziamenti mirati e ipotesi fatte nel tempo.
Nel frattempo, le abitazioni adiacenti all’edificio, evacuate il giorno dell’esplosione per ragioni di sicurezza, rimangono ancora sotto ponteggi, segnando una desolante immobilità. Persino le attività commerciali nei pressi dell’edificio, come l’oreficeria e l'ex agenzia immobiliare, devono fare i conti con i disagi. L’oreficeria convive con i ponteggi all'interno di una parte dei suoi locali, mentre l'attività che ospitava un'agenzia immobiliare è chiusa da anni, vittima delle conseguenze di quel tragico giorno.
Molti altri negozi nella zona hanno cessato la loro attività, accentuando il declino commerciale dell'area.
I cittadini della zona si chiedono, in assenza di comunicazioni precise, quando i lavori per il 'Palazzo Rosa' inizieranno e quale sarà il suo destino. Alcuni ipotizzano la possibilità di destinare lo spazio a un centro analisi e diagnostico della Asl, una struttura mancante nella città, oppure di trasferire alcuni servizi comunali come l’anagrafe o il protocollo. Queste soluzioni, se realizzate, potrebbero riportare vitalità al centro storico, generando il necessario flusso di persone per rivitalizzare le attività commerciali.
La speranza è che i prossimi mesi portino novità concrete.
