Pubblicato: Sabato, 13 Luglio 2024 - redazione sport

FRASCATI (calcio) - In questi ultimi 25 anni tantissimi coloro che hanno calcato la scena pallonara tuscolana, dentro e fuori il campo. Ma pochissimi hanno lasciato un segno

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Chi, come noi, ha seguito le vicende calcistiche di Frascati in questi ultimi 25 anni non può restare indifferente rispetto a quanto sta accadendo in questa ennesima estate di fuoco anche sul fronte pallonaro. Siamo sinceri: ne abbiamo viste tante e tante ancora ne vedremo ma è evidente che quello che si sta animando - per intermezzo, come al solito e aggiungeremmo inevitabilmente, del Comune - è figlio di quanto accaduto in questi ultimi anni e padre di quello che accadrà.

E se, sul passato c'è poco da considerare proprio perché ormai materia per archivio, sul futuro è inevitabilmente d'obbligo scrutare l'orizzonte.

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Andiamo per gradi.

Negli ultimi 25 anni tanti sono stati coloro che hanno calcato la scena calcistica frascatana, dentro e soprattutto fuori il campo. Siamo certi di dimenticare qualcuno ma se dovessimo tracciare un bilancio di chi ha fatto bene e di chi invece non è stato in grado di lasciare il segno, tralasciando per amor di patria la schiera di questi secondi, vale la pena soffermarci sui primi.

Ebbene, nella walk of fame del calcio frascatano, entrano a pieno diritto Paolo Coppitelli - già a lungo il presidente che riportò la Lupa Frascati in serie D nel 2003 fino a sfiorare la C2 - ed Alberto Cerrai. Personaggi molto, molto differenti questi due: il primo espressione del territorio e di una società che nel territorio attingeva; il secondo sbarcato a Frascati quasi per caso e costretto ad incocciare contro il muro di una Amministrazione (ma guarda caso...) insensibile ad un'idea di crescita societaria che - senz'altro incentrata sulla figura dell'imprenditore lidense - avrebbe comunque potuto portare giovamento all'intero movimento sportivo tuscolano. Cerrai, davvero un'occasione perduta.

Per il resto, sulla scena sono apparsi e comparsi personaggi che puntualmente sono anche riusciti a conquistare risultati rilevanti per la piazza (vogliamo ricordare la bella Lupa di mister Mario Apuzzo nel 2006 capace di riprendere la D) ma senza lasciare un solco profondo né, tantomeno, senza regalare prospettive.

Negli ultimi 10 anni la Frascati pallonara è stata caratterizzata da due tipi di esperienze, spesso sovrapposte: quelle ad anima tuscolana e quelle d'importazione, dalle ambizioni elevate, ma sempre esperienze che alla città non hanno lasciato sostanzialmente nulla pur magari ottenendo risultati sportivi. E con le prime dominate da logiche societarie per lo più modeste.

In questo quadro, l'attuale assetto propone qualcosa di interessante che, giocoforza, deve essere confrontato con la storia recente di questo ultimo quarto di secolo di calcio frascatano. Da una parte una società che, rimescolando figure già molto note alla città ed all'ambiente, sta cercando un nuovo rilancio: la via individuata è stata quella di unire un po' le forze, trovare una buona sponda a palazzo Marconi, acquisire un titolo di Promozione, la serie B regionale (dopo un'indecorosa retrocessione da ultimissima in Prima categoria) e riesumare un nome che suggirisce gloria - LVPA Frascati - ma che, con tutto il rispetto, ci resta difficile abbinare all'attuale esperienza.

Per quanto, come sopra dimostrato, con questo nome in questi ultimi 25 anni hanno "giocato" in molti.

 

L'altra esperienza in corso è quella della giovanissima Accademia Calcio Frascati, società nata appena 12 mesi fa ma già in grado - pur senza disporre di grandi spazi nei due impianti sportivi cittadini "8 settembre" e "Mamilio-Amadei" - di farsi vedere, di proporre un'idea diversa di scuola calcio di qualità e di gettare solide basi per la crescita. In questo, proprio per quanto sopra raccontato, la figura del presidente Luca Rinaldis, l'unica vera novità nell'ambito calcistico frascatano di questi anni, appare come figura di interesse.

Se sarà vera gloria lo scopriremo in questi anni, se Rinaldis - imprenditore romano residente a Frascati - saprà lasciare il segno lo capiremo col tempo. Ma in quella "walk of fame" del calcio cittadino, da troppi anni c'è una casella che attende di essere riempita.


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