Pubblicato: Lunedì, 15 Luglio 2024 - redazione politica

GROTTAFERRATA (politica) - Le spine per il sindaco Di Bernardo che di fatto lancia già la prossima campagna elettorale "scegliendosi" anche lo sfidante

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Sono ore calde a palazzo Consoli e non solo perché questa è la settimana più rovente dell'anno.

Sabato, come noto, il sindaco Di Bernardo ha azzerato la Giunta comunale, sospendendo di fatto i suoi 5 assessori. Per 3 di questi, l'avventura è arrivata al capolinea: per Giovanni Guerisoli, che lascia dopo 2 anni, per l'architetto Silvia Santini, che ha portato a termine il mandato per cui era stata chiamata (il Dpi) ma anche, con estrema probabilità - chiamiamola anche certezza - per Daniele Rossetti che, a quanto pare, paga la posizione del suo gruppo "Siamo Grottaferrata".

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Il capogruppo Federico Pompili nei giorni scorsi aveva chiesto al sindaco (legittimamente) di rinviare la seduta del Consiglio comunale per avere il tempo necessario per valutare e comprendere il Dpi (Documento di indirizzo urbanistico) che, di fatto, rappresenta il primo tassello per il Nuovo Piano regolatore generale. Il sindaco come risposta non solo ha rifiutato il rinvio, fissando per lo scorso 12 luglio la data per l'approvazione ma ha anche di fatto posto la fiducia sul voto. E l'astensione di "Siamo Grottaferrata" con i consiglieri Pompili e Trovalusci di fatto sembra aver segnato il destino del gruppone che ha contribuito in maniera rilevante all'elezione di Di Bernardo nel 2022.

Gli scenari che ora si aprono sono molteplici. La riunione dei capigruppo di ieri pomeriggio (domenica) non sembra aver mutato lo scenario e le parti sono rimaste ferme sulle proprie posizioni: in particolare il sindaco. Il primo cittadino dovrebbe nelle prossime ore - ma potrebbe anche prendersi qualche giorno - varare la nuova Giunta nella quale con certezza le novità saranno Paola Franzoso (PD sponda Città al Governo) e Luigi Spalletta (ex candidato sindaco lista Ghelfi). Due nomi per l'Esecutivo che a pensarli due anni fa si sarebbe caduti dalla sedia ed invece ancora una volta la politica sa come sorprendere.

Il primo dei rebus riguarda l'ex assessore ai Lavori pubblici Daniele Rossetti: se dovesse, come pare, esserne confermata la non conferma, chi ne prenderà il posto? Secondo quale logica? Con quali tempi?

Nulla chiaramente vieta a Di Bernardo di varare una Giunta zoppa (quante ne abbiamo viste in questi anni...) e dunque di prendere tempo per far calmare le acque: anche perché c'è da sistemare il rientro il maggioranza della "pecorella smarrita" Michele Mazza, che aveva lasciato la squadra del sindaco quando - ormai molti mesi fa - l'ex assessora all'Urbanistica e vicesindaca Rita Consoli aveva rassegnato le proprie dimissioni. Gli indizi - che in questa consiliatura sono sempre molto chiari ed hanno un peso importante - dicono che Mazza è di fatto ormai rientrato nei ranghi: il suo voto favorevole al Dpi (voto peraltro quasi decisivo vista l'astensione di "Siamo Grottaferrata" e l'assenza del fu "Per Cambiare") non è certo passato inosservato.

LE DELEGHE PESANTI - C'è da capire in capo a chi finiranno le deleghe pesanti di Lavori pubblici e, soprattutto, Urbanistica. Il PD - col quale il sindaco Di Bernardo sembrerebbe aver stretto un nuovo solido legame via Roma (sponda Claudio Mancini) - dovrebbe confermare le deleghe che sono state finora di Guerisoli dunque sostanzialmente Ambiente, Rifiuti ed altre competenze minori. A Spalletta dovrebbe andare il Commercio e dunque siamo sostanzialmente agli "antipasti". Ammesso e non concesso che Di Bernardo potrebbe a questo punto trattenere l'Urbanistica per sé, a chi i Lavori pubblici? E si badi bene che in una Grottaferrata dalle tante opere (su tutti l'ex mercato coperto e l'ex Bazzica) non si tratta di delega da poco.

IL VICESINDACO - L'altra interessante vicenda riguarda quella del vicesindaco. Dimessasi che fu Rita Consoli, il sindaco contravvenendo alla legge non scritta di concedere ad una donna l'incarico di sostituirlo, scelse Guerisoli probabilmente per equilibrare alcune deleghe che erano state sottratte al PD. Ed oggi?

Il sospetto è che l'accordo col PD porti alla conferma del vicesindaco per i dem, ma appare sinceramente davvero molto, molto difficile pensare che l'incarico possa finire sulle spalle di una esponente che - certamente con piena consapevole legittimità - spesso ha assunto posizioni critiche e, non è possibile certo dimenticare, nel 2022 Paola Franzoso si schierò apertamente con Rita Consoli alle Primarie. O il sindaco ed i suoi consiglieri lo hanno dimenticato?

Dovrebbe dunque essere finalmente il momento di Francesca Maria Passini (Grottaferrata al centro), già assessore ai Servizi sociali e spesso chiamata a rappresentare l'Amministrazione comunale. Chi se non lei? O siamo ad un nuovo "sgarbo" per una lista che sinora ha sempre mostrato grande spirito di squadra?

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FEDERICO POMPILI - L'epurazione di "Siamo Grottaferrata", la più forte delle componenti di centrodestra nella maggioranza di Di Bernardo, di fatto apre già la prossima campagna elettorale. All'indomani della vittoria del giugno 2022 il sindaco ed i suoi più fidati consiglieri avevano ben chiaro uno scenario interno nel quale "La città al Governo" e "Siamo Grottaferrata" rappresentavano due possibili criticità: la prima situazione è ormai risolta, e lo sarà completamente al rientro di Mazza in maggioranza.

La seconda è affare più spinoso. Con l'atto di forza di questi giorni Di Bernardo sta spingendo Pompili (e Trovalusci), che non hanno mai nascosto la loro vicinanza a Fratelli d'Italia, lontano dalla sua maggioranza e di fatto sembra quasi che il sindaco abbia già individuato il suo prossimo sfidante alle Amministrative 2027.

E' un gioco pericoloso, fatto col contagocce (e contavoti) in una mano ed il manuale Cencelli nell'altra: è chiaro che se si votasse oggi il peso nazionale del centrodestra renderebbe l'esito finale molto molto incerto ma evidentemente i calcoli che Di Bernardo ed i suoi stanno facendo con una proiezione tra tre anni potrebbero portare ad uno scenario differente e a lui più favorevole. L'azzardo c'è, così come è un azzardo puntare fortemente su un PD ancora lontano da posizioni di vertice.

Una cosa è certa: il sindaco e i suoi probabilmente pensano che tolti di mezzo Rita Consoli e Pompili la strada sarà in discesa. Ma più discesa di quella vista sinora, è difficile crederla. E magari, piuttosto, le cose potrebbero complicarsi.

Questo l'azzardo del machiavellico sindaco Di Bernardo.


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