Pubblicato: Lunedì, 08 Luglio 2024 - redazione attualità

ROMA (attualità) - Una delle firgure più importanti nell'ambito della sicurezza

ilmamilio.it

Una delle figure più importanti in ambito aziendale è senza dubbio quella del preposto alla sicurezza, che ha il compito di tutelare – oltre che sé stesso – i lavoratori e le lavoratrici rispetto ai rischi che scaturiscono dalle attività che svolgono. È il D. Lgs. n. 81 del 2008 a disciplinare e definire la figura del preposto: come noto, questo decreto riguarda la tutela sul posto di lavoro della salute e della sicurezza. L’articolo 2 specifica che il preposto è il soggetto che, in base alle proprie competenze professionali e secondo i limiti di poteri funzionali e gerarchici correlati alle caratteristiche del compito che gli è stato attribuito, ha l’incarico di sovraintendere alle attività professionali e di assicurare la messa in atto delle direttive che ha ricevuto, verificando che i lavoratori le eseguano in maniera corretta e svolgendo un potere di iniziativa funzionale.

A chi può essere conferito l’incarico di preposto

Il preposto, pertanto, non può che essere un soggetto esperto e al tempo stesso competente, il cui compito è quello di organizzare il lavoro e verificare che lo stesso venga eseguito con le modalità corrette, affinché la sicurezza di tutti i lavoratori possa essere garantita. Il preposto può essere, per esempio, un capo cantiere, un capo reparto, un capo squadra, e così via. La norma fa anche riferimento a un potere di iniziativa funzionale, che non ha bisogno di ricevere l’autorizzazione del datore di lavoro e può essere esercitato unicamente nel caso in cui abbia potere di spesa e decisione; esso consiste in sostanza nel diritto e dovere di operare allo scopo di minimizzare i rischi relativi alla sicurezza.

Obblighi correlati alla figura del preposto

Tutte le aziende private e pubbliche hanno l’obbligo di nominare il preposto. I dirigenti che organizzano le attività aziendali e i datori di lavoro, secondo quanto previsto dall’articolo 18 del D. Lgs. n. 81 del 2008, hanno il dovere di scegliere il preposto per lo svolgimento delle attività di vigilanza. Gli accordi collettivi e i contratti possono definire la retribuzione da assegnare al preposto per l’esecuzione di tali mansioni, fermo restando che chi ricopre tale incarico non può subire alcun pregiudizio per effetto dello svolgimento di tale attività. Chi viene scelto come preposto non è obbligato ad assumere l’incarico e si può rifiutare di svolgerlo; va detto, tuttavia, che tale facoltà può essere esercitata con difficoltà, dal momento che si parla di responsabilità spesso correlate al ruolo svolto sul posto di lavoro.

Il preposto di fatto

L’articolo 299, inoltre, fa riferimento al ruolo del preposto di fatto: si tratta di una figura che non ha ricevuto alcuna nomina formale, e di conseguenza non ha accettato ufficialmente alcun incarico, e che però ricopre una mansione di coordinamento e di gestione delle attività. Il soggetto coinvolto, pertanto, pur in mancanza di una nomina viene riconosciuto dagli altri lavoratori come capo ed è ritenuto preposto di fatto. Nel caso in cui sia stato nominato in via formale un soggetto terzo, sia il preposto di fatto che il soggetto in questione saranno chiamati a rispondere di eventuali conseguenze.

Che cosa fa il preposto

Il preposto è tenuto a vigilare sul rispetto degli obblighi di legge da parte dei lavoratori, verificando che gli stessi osservino e applichino le disposizioni aziendali riguardanti la sicurezza sul lavoro e l’impiego dei dispositivi di protezione individuale e dei mezzi di protezione collettivi. Nel caso in cui uno o più lavoratori si rendano responsabili di inosservanze prolungate, è compito del preposto informare i diretti superiori. Un altro compito del preposto è quello di controllare che l’accesso alle zone che presuppongono un rischio specifico e grave sia consentito unicamente ai lavoratori che hanno avuto specifiche istruzioni in merito.

Le altre mansioni dei preposti

I preposti devono informare in modo tempestivo i lavoratori che sono esposti al rischio di un pericolo immediato e grave, fornendo loro tutte le indicazioni utili relative alle disposizioni da seguire per proteggersi. A meno che non ci sia una motivazione ben precisa, i preposti non possono chiedere ai lavoratori di tornare a svolgere le proprie mansioni in una situazione di lavoro nella quale continui a sussistere un pericolo immediato e grave.


edicola ciani

cronacanews.eu

La cronaca e le notizie dall'Italia e dal Mondo

Articoli piú letti