Pubblicato: Lunedì, 08 Luglio 2024 - di Marco Caroni

GROTTAFERRATA (politica) - Qualche inevitabile frizione in maggioranza. Il nuovo assetto già pronto a varo

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Come ogni estate che si rispetti, la politica locale manda in scena - forse colpa del gran caldo o ancor più semplicemente della vacanza di molti - i propri fuochi artificiali. E come tradizione vuole, l'estate è il periodo più prodigo per le novità.

A Grottaferrata i prossimi saranno giorni roventi a palazzo Consoli perché c'è odore di un rimpasto di Giunta che era comunque nell'aria da mesi e che sembra ormai dietro l'uscio. Tanto dietro la porta che l'occasione potrebbe essere quella dell'imminente Consiglio comunale nel quale la maggioranza - nella quale tiene banco la querelle tra il sindaco ed il consigliere Pompili che aveva chiesto un posticipo della seduta - dovrebbe liquidare il documento di programmazione.

Il rimpasto è presto detto. Via l'assessore PD Giovanni Guerisoli, dentro Paola Franzoso, consigliera comunale che lascerebbe il suo posto in Consiglio a Gianfilippo Coromandi, già presidente del Consiglio comunale nell'éra Mori e vecchia conoscenza della politica criptense.

Via, a questo punto ormai quasi terminato il suo mandato tecnico, anche l'ultima arrivata in Giunta, l'architetto Silvia Santini nominata 10 mesi fa con delega all'Urbanistica. Al suo posto ecco che sarebbe pronta la promozione nell'Esecutivo per Luigi Spalletta (lista Ghelfi), nell'ambito di quell'accordo che sarebbe stato stretto la scorsa estate allorquando proprio la lista Ghelfi formalizzò il suo passaggio in maggioranza. Al posto di Spalletta in consiglio entrerà Fabrizio De Antoni.

Al netto dell'incertezza - relativa - sulle deleghe che fattivamente il sindaco assegnerà ai nuovi arrivati (che nuovi davvero non sono) e fatta salva la sensazione che stavolta Di Bernardo tratterrà per sé la delega all'Urbanistica, qualche inevitabile frizione scuote la maggioranza.

La prima è per forza legata al nome della Franzoso, colei che alle Primarie della primavera '22 si schierò apertamente con Rita Consoli (fuoriuscita dalla maggioranza e dall'Amministrazione ormai l'anno scorso) e che dunque, facente parte a quella parte del PD che è possibile considerare la parte "critica", è nome non banale. Dunque: quale l'accordo politico tra il sindaco ed il PD della Franzoso?

L'altro dilemma è legato ovviamente al nome di Spalletta che, già autore di una campagna elettorale ampiamente rispettosa del competitor Di Bernardo, l'anno scorso compì davvero un funambolico passaggio dalla minoranza alla squadra del sindaco. Ora dunque siamo al secondo atto.

Passate le elezioni Europee e senza più scadenze politiche imminenti, il sindaco può mandare in scena la sua nuova visione di Giunta. Che per forza di cose ridisegna nuovi equilibri di maggioranza che non tutti potrebbero considerare congeniali.

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