Pubblicato: Sabato, 13 Luglio 2024 - redazione politica

GROTTAFERRATA (politica) - Tensioni in maggioranza dopo il voto di ieri in Consiglio del Dpi

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Il sindaco di Grottaferrata Mirko Di Bernardo ha azzerato la Giunta comunale ritirando le deleghe ai 5 assessori che dunque, in questo momento, non fanno più parte dell'Esecutivo criptense.

La decisione del sindaco è figlia del momento difficile che si sta respirando in seno alla maggioranza consiliare (LEGGI "Siamo Grottaferrata": "Rammarico per la mancata condivisione DPI”) e delle tensioni in particolare col gruppo di "Siamo Grottaferrata". Ma non solo.

Un azzeramento che comunque si sovrappone alle dimissioni dell'assessore PD Giovanni Guerisoli (che le aveva annunciate ieri in Consiglio) e della stessa assessora all'Urbanistica Silvia Santini che, completato il suo mandato tecnico, era comunque destinata a lasciare la Giunta.

L'azzeramento di fatto nasconde anche l'epurazione dalla Giunta del gruppo di "Siamo Grottaferrata" (assessore Daniele Rossetti) che paga a carissimo prezzo l'astensione di Pompili e Trovalusci ieri al momento del voto sul dpi. A vuoto difatti erano cadute le richieste di Pompili di poter spostare l'approvazione nei prossimi giorni.

Facendo insomma due conti, se il subentro di Paola Franzoso, consoliana della prima ora, al posto di Guerisoli appare come un cambio di nome in seno al PD e dunque di esito scontato (in Consiglio entra la vecchia conoscenza Coromaldi), inevitabile anche l'uscita di scena dell'architetto Santini il cui posto potrebbe essere preso da Luigi Spalletta (ex candidato sindaco con la lista Ghelfi) con ingresso in Aula di Fabrizio De Antoni. Ma l'Urbanistica in mano a chi finisce?

Il dilemma principale, in tema di nomi, riguarda il posto di Rossetti: chi lo prende?

Le prove portano al consigliere di "opposizione" Michele Mazza che ieri ha votato insieme alla maggioranza il Dpi e che, di fatto, dalla maggioranza arriva e che in minoranza si era posto nel momento in cui Rita Consoli si era dimessa da vicesindaco e da assessore. Ma occorrerebbe comunque un passaggio formale di Mazza tra i consiglieri fedeli a Di Bernardo.

Se così dovesse essere, il sindaco rafforzerebbe la propria maggioranza puntellando un possibile spostamento (al momento negato) dei due consiglieri di "Siamo Grottaferrata", che però in qualsiasi momento potrebbero cambiare sponda dell'Aula consiliare. Molto, anche in questo caso, potrebbe dipendere dalle indicazioni provenienti dall'alto, ovvero dal gruppo di Fratelli d'Italia. Per ora tutto potrebbe restare così ma il vaso si è rotto.

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Forte del suo dinamismo amministrativo, l'impressione è che però il sindaco Di Bernardo stia letteralmente giocando col fuoco. Anche perché se la liason col PD sembra ormai granitica, l'altra spina nel fianco della maggioranza resta il gruppetto ex "Per cambiare", rappresentato in Aula dalla consigliera Giulia Vinciguerra ed in Giunta, sinora, da Alberto Rossotti.

Gruppetto che, al netto dell'assenza giustificata ieri di Vinciguerra e dunque dell'impossibilità di votare, non ha dunque ancora espresso la propria posizione in merito al Dpi.

Di Bernardo che fa, caccia anche Rossotti (Bilancio, Edilizia privata, Patrimonio, Contenzioso)?


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