Pubblicato: Giovedì, 05 Settembre 2024 - redazione politica

GROTTAFERRATA (attualità) - La lettera dell'ex assessore

ilmamilio.it

Carissimo Direttore,

la ringrazio per l’attenzione che mi ha rivolto nel suo recente articolo, commentando le vicende “politiche” di Grottaferrata.  Anche io mi pongo la sua stessa domanda: Che fine ho fatto? Ma non riesco a darmi nessuna risposta.

Di fronte a tanto vuoto mi sono perso e non riesco ritrovare la strada di mattoni gialli, restando in tema fiabesco che ha tanto rallegrato nelle torride giornate estive alcuni, ma anche innervosito molti altri. Credo proprio che a Grottaferrata la politica abbia completamente perso la bussola.  

La strada di mattoni gialli nel contesto del Mago di Oz può essere letta come una metafora politica del percorso di crescita personale, sociale e collettiva; non rappresenta solo un cammino fisico, ma un viaggio interiore che riflette il processo di costruzione. Purtroppo, i miei compagni di viaggio del Partito Democratico hanno preferito restare in bianco e nero invece di inseguire in sogni (Somewhere Over The Rainbow) da Qualche parte sopra L'arcobaleno. Il cervello, il cuore e il coraggio che i protagonisti cercano, simboleggiano competenze fondamentali per la partecipazione attiva nella vita politica: la capacità di pensare criticamente, l’empatia sociale, il coraggio di agire e rivendicare la propria autorevolezza; a questo, il partito a cui storicamente sono legato, ha rinunciato; prediligendo una visione politica, come dicevo, totalmente in bianco e nero.


Nonostante le molte delusioni, resto un inguaribile romantico che crede ancora nei sogni e nella buona politica; un proverbio africano dice che: “Se si sogna da soli, è solo un sogno, se si sogna insieme è la realtà che comincia”. Sulla scia di questo proverbio ho tentato di riavvicinarmi ad un partito che sembrava essere cambiato, averi voluto condividere la mia esperienza, il mio vissuto politico di cinquant’anni, le mie competenze amministrative, ma sfortunatamente non ho trovato nel Partito Democratico quella cultura capace di affrontare le dinamiche complesse che un impegno amministrativo richiede.

In questa compagine amministrativa era assolutamente indispensabile la presenza di un Partito autorevole capace di imporre partecipazione e scelte democratiche condivise, perché la democrazia non esaurisce la sua funzione nel momento del voto. Si è preferito mantenere un profilo politico decisamente basso. La mancanza di esperienza, memoria storica completamente cancellata, scelte amministrative che avevano necessariamente bisogno di essere affrontate con maggiore pragmatismo e intelligenza collettiva, sono tutti elementi che hanno di fatto ridotto drasticamente un’azione di governo del paese.

Non si è stati capaci di mettere in essere quei processi di cambiamento utili ad invertire una rotta che farà rischiare al paese una collisione sociale e culturale. La funzione e la responsabilità del Partito Democratico dovevano andare in questa direzione, ma è stato pesantemente sottovalutato l’impatto sul tessuto sociale. Il passaggio da una  comunità unita ad un insieme d’ individui isolati, non è stato monitorato né compreso. La ricchezza materiale ha favorito lo sviluppo di un individualismo esasperato, mentre la politica non ha saputo intervenire per preservare i legami comunitari e i valori culturali che un tempo caratterizzavano Grottaferrata.

Mauro Tomboletti


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