Pubblicato: Lunedì, 02 Settembre 2024 - redazione politica

GROTTAFERRATA (politica) - Una delle figure più in vista della politica locale in realtà è in sospetto silenzio da mesi

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Passata la breve epoca delle favolette del rinnovato Fedro de' noantri, la politica di Grottaferrata si è ammorbidita con l'incedere torrido di un'estate che, come dicono quelli, davvero "non ce l'ha regalata".

Ma come sempre, il settembre cade alla fine delle vacanze e costringe chiunque ci si trovi ad incappare ad un repentino ritorno alla quotidianità.

E così vale per la politica criptense, che era rimasta sospesa sul rimpasto di Giunta varato dal sindaco Di Bernardo prima della metà di luglio con innesti freschi nell'Esecutivo e conseguentemente in Consiglio comunale.

In attesa di assistere alle prime luminose imprese amministrative dei giovani titolari di delega, convinti che tra il cavallo e la gallina debba necessariamente spuntare almeno un lombrico, non ci si può non chiedere che fine abbia fatto pur in tempi così sfiziosi ed interessanti colui che nel corso degli anni ha a pieno diritto conquistato - e non per mere questioni anagrafiche, anzi - il titolo di "sfinge" della politica di Grottaferrata.

Mentre dunque il PD di Grottaferrata muta e si trasforma e raccoglie messe a pieni mani cambiando sponda di appoggio extracomunale (Ricci-Mancini via Broccatelli), mentre resta da chiedersi che fine abbia fatto il centrosinistra criptense, la vera domanda è: che fine ha fatto Mauro Tomboletti?

Da sempre attento osservatore ed acuto manovratore, spesso velenoso commentatore e a volte nostro puntiglioso analista, Tomboletti nei mesi roventi della politica che ha portato #farerete nel PD e il PD appiccicarsi su #farerete, è sparito?

Ma è possibile? Ma come: si scrivono le pagine più divertenti della politica cittadina (e quante ne vedremo... tenersi forte signori, tenersi forte!) e il Tomboletti scompare dalla scene?

Battute a parte, quella dell'ex assessore ed ex consigliere è una assenza dalla politica fatta e parlata che davvero non passa inosservata. Verrebbe da dire: un silenzio assordante. Che sottintende cosa?

Nel frattempo "panta rei" come avrebbe detto Eraclito, o "tutto scorre", come avrebbero aggiunto qualche millennio dopo - con immensa intuizione - i Negramaro.

E tutto scorre nella direzione del tutti dentro o tutti fuori, del PD e del non PD, del mucchione civico - al quale Di Bernardo starebbe invitando anche il suo predecessore sindaco - e dell'attestato di purezza politica.

Un gran caos per dire soltanto una cosa: Di Benardo ed il suo cerchio magico studiano il mandato bis e non faranno sconti. Almeno al momento.


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