Pubblicato: Martedì, 06 Agosto 2024 - redazione cronaca

FONTE NUOVA (cronaca) - E' accaduto questa mattina

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È stata identificata come Anna Rita Morelli la donna di 72 anni trovata morta questa mattina, poco dopo le 9, all'interno della sua auto a Fonte Nuova, un comune situato alle porte di Roma.

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Il comunicato dei Carabinieri: 

Alle ore 9 di oggi 6 agosto 2024 i militari della Stazione Carabinieri di Mentana intervenivano in  via Palombarese nr. 222 di Fonte Nuova a seguito della segnalazione relativa all’esplosione di  alcuni colpi d’arma da fuoco in direzione di una donna. 

Giunti sul posto i militari constavano che una donna si trovava all’interno di un’autovettura con la testa accasciata, senza dare alcun segno  di vita; sul posto i militari, con l’ausilio di altre persone, trovavano un uomo che rivolgendosi al  militare intervenuto affermava: “sono stato io”, poi identificato nel marito della donna, trovato in possesso di un borsello al cui interno vi era una Beretta  calibro 7,65 pronta all’uso; si accertava che vi erano 8 colpi nel caricatore ed un proiettile era  stato già esploso.

Interveniva immediatamente sul posto il Sostituto Procuratore della Repubblica del Gruppo  specializzato nel contrasto alla violenza di genere e ai danni delle donne – che assumeva  immediatamente la direzione delle indagini -, unitamente al Comandante della Compagnia  Carabinieri di Monterotondo.

Il medico legale accertava che la morte era riconducibile ad un colpo d’arma da fuoco, esploso a  “bruciapelo” all’altezza del deltoide sinistro. 


Ascoltati i figli della Sig.ra Morelli, venivano accertati elementi significativi: l’Ossoli non aveva  mai accettato la decisione della donna di volersi separare, più volte aveva affermato “piuttosto  l’ammazzo ma non le do la separazione”, era “geloso”. Si accertava che il controllo ossessivo del marito sulla donna si realizzava collocandole, di nascosto, un GPS nell’autovettura per monitorare i suoi spostamenti.

Emergevano ulteriori  elementi (ora coperti dal riserbo investigativo) su ulteriori modalità di controllo. Il PM ha proceduto all’interrogatorio del marito (in presenza del difensore d’ufficio  nominato) che, per quanto oggi ostensibile, dichiarava che era sua intenzione sparare alle gambe della donna ma non di ucciderla e indicava altre ragioni che lo avevano spinto al gesto, senza  menzionare la condizione di serrato controllo a cui aveva costretto la moglie, negandole  qualsiasi scelta autonoma.

Nel decreto di fermo il PM rileva l’evidente volontà omicidiaria dell’uomo che attirava la donna colpendola a bruciapelo con un’arma da fuoco nonché l’evidente incompatibilità di quanto  constatato dal medico legale sulla non volontà omicidiaria. Il PM ha contestato la  premeditazione, risultando che l’uomo si era recato a Fonte Nuova con lo specifico intento di  sparare alla moglie e che la causa del femminicidio era la volontà della donna di sottrarsi al suo  controllo ossessivo.


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