Pubblicato: Lunedì, 02 Settembre 2024 - redazione cronaca

ROMA (cronaca) -  Le vittime, spesso in situazioni di estrema difficoltà economica, venivano così intrappolate in un ciclo di debiti che non potevano più sostenere

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Un addetto alle pulizie presso una ditta privata di Roma, con appalto all'ospedale San Camillo, si è presentato ai colleghi come un amico pronto a offrire aiuto economico, per poi trasformarsi in un aguzzino.

Il modus operandi del 60enne era subdolo: offriva piccoli prestiti, ma poi chiedeva la restituzione del capitale con tassi d'interesse esorbitanti, fino a raggiungere un incredibile 917,64%. Le vittime, spesso in situazioni di estrema difficoltà economica, venivano così intrappolate in un ciclo di debiti che non potevano più sostenere, costrette a pagare cifre molto superiori al prestito originale.

Il caso più eclatante riguarda un collega 58enne, invalido, che ha pagato quasi 20.000 euro in quattro anni per un prestito iniziale di soli 500 euro. L'inchiesta ha rivelato che il "cravattaro" aveva esteso questa pratica a diverse altre persone, tra colleghi, parenti e conoscenti, sfruttando il periodo della pandemia per aggravare ulteriormente la loro situazione finanziaria.

Le indagini dei Carabinieri hanno portato alla scoperta di transazioni illegali per oltre 35.000 euro e un volume d'affari illecito stimato intorno ai 100.000 euro. Ora, l'uomo è agli arresti domiciliari, e una parte del denaro illecito è stata sequestrata dalle autorità. 


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