gavazzi ignazio ilmamilioFRASCATI (lutto) - Aveva 75 anni. Domani i funerali al Santissimo Sacramento

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 Si è spento ieri Ignazio Gavazzi, musicista e maestro di coro. Gavazzi, volto e nome molto conosciuto in ambito musicale ai Castelli romani ma non solo, aveva 75 anni.

"In questo giorno così grigio, si è spento Ignazio Gavazzi, fondatore, colonna portante, anima viva del nostro coro. Le parole sono così inutili per esprimere il dolore di questa enorme perdita che lascia un vuoto incolmabile.Grazie Ignazio, per essere stato maestro, amico, marito, padre. La gioia della tua anima risplenderà ad ogni nostra nota", così lo ricordano dal coro gospel "One voice" che dirigeva ormai da molti anni.

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"Con grande affetto ci uniamo al dolore per la perdita di Ignazio Gavazzi. Ignazio, in tempi recenti maestro del coro One Voice, è stato con la sua chitarra e la sua splendida voce, una guida e un punto di riferimento anche per noi. Caro Ignazio non possiamo dimenticare oltre 25 anni fa i nostri primi passi tra le note della tua chitarra. I Sing Out ti devono molto. Fai buon viaggio caro Amico", così ricordano Ignazio dal coro "Sing out".

I funerali si celebrano domani, 26 aprile, presso la chiesa del Santissimo Sacramento a Frascati (dove spesso suonava durante le funzioni religiose) alle ore 11. La redazione de ilmamilio.it si unisce alle condoglianze di familiari ed amici.

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bandiera sabauda grottaferrata ilmamilioGROTTAFERRATA (attualità) - Questa mattina a piazza Cavour l'incomprensibile scelta

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Nel bestiario delle celebrazioni per il 25 aprile - e davvero nel corso degli anni se ne sono viste di tutti i colori - metteremo anche questa.

 Questa mattina nel corso della cerimonia svoltasi a piazza Cavour a Grottaferrata, come di consueto di fronte al monumento ai caduti, al fianco del sindaco Di Bernardo impegnato nel breve discorso di rito per la ricorrenza, è spuntata niente meno che una bandiera con lo scudo Sabaudo del Regno d'Italia.

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Tante ne abbiamo viste nel corso di questi anni, ma un tributo così spiccatamente monarchico sinceramente non lo ricordiamo. E non ne comprendiamo il senso.

Nostalgicherie a parte, è evidente che quella che un uomo con guanti bianchi sostiene alla destra del sindaco Di Bernardo è una bandiera del Regno d'Italia, con scudo sabaudo e corona reale non più in uso da 78 anni. Ma, insomma, mai dire mai.

Che qualcuno a Grottaferrata rimpianga la corona e la dinastia Savoia? Che, in tempi di rivisitazioni toponomastiche (via i nomi dei parchi e dei giardini) qualcuno a palazzo Consoli mediti di reintitolare a re Vittorio Emanuele II il corso del Popolo? Chi lo sa...

LEGGI Grottaferrata che fu | Il tempo che il corso era dedicato al Vittorio Emanuele II e piazza Cavour era piazza Nazionale

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ROCCA DI PAPA (attualità) - Presenti il vice sindaco e le rappresentanze dei Carabinieri, della Polizia Locale e della Protezione Civile di Rocca di Papa.
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Questa mattina in occasione della Festa della Liberazione, in Piazza della Repubblica, in corrispondenza del Monumento ai Caduti, si è svolta la 𝐜𝐞𝐫𝐢𝐦𝐨𝐧𝐢𝐚 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 per commemorare coloro che hanno perso la vita per liberare l'Italia dall'occupazione Nazista e dal regime Fascista.
 
Presenti il Vice Sindaco Ottavio Atripaldi e le rappresentanze dei Carabinieri, della Polizia Locale e della Protezione Civile di Rocca di Papa.
 
Di seguito il discorso del Vice Sindaco Ottavio Atripaldi: "Oggi ci troviamo qui per commemorare una delle date più significative della nostra storia nazionale: il 25 Aprile, giorno della Liberazione. Questa data ci ricorda l'importanza della lotta per la libertà, della difesa dei valori democratici e della resistenza contro ogni forma di oppressione e dittatura. Ci insegna che è fondamentale difendere i diritti umani, la giustizia sociale e la pace, valori che sono stati conquistati con sacrificio e coraggio da coloro che hanno combattuto per la libertà. Ed è quindi il momento per onorare la memoria di coloro che hanno sacrificato la loro vita per la libertà e per il futuro delle generazioni. Oggi più che mai, in un'epoca in cui i valori su cui si fonda la nostra società sono ancor minacciati da forme di intolleranza, discriminazione e autoritarismo, questa giornata sottolinea l'importanza di restare vigili, di difendere la libertà e la democrazia ad ogni costo.
 
E' fondamentale mantenere viva la memoria del 25 Aprile per riaffermare il nostro impegno a sostenere i valori della democrazia, della solidarietà e della libertà. E' un giorno per onorare il passato, celebrare il presente e ispirare speranza nel futuro. Possa lo spirito di resistenza e di unità emerso durante la liberazione dell'Italia continuare a guidarci nella costruzione di una società più giusta e inclusiva per tutti".

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MARINO (attualità) - Una mamma segnala come nessuno rispetti l'ordinanza che riserva alcuni posti auto, in corrispondenza dell'asilo nido, ai genitori dei bambini

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“Ci troviamo ad affrontare un disagio indescrivibile riguardo ai parcheggi. Il Comune di Marino ha cercato di alleggerirci il problema riservandoci dei posti adiacenti l'entrata del comune con transenne ed ordinanza che prevede la sosta in quei parcheggi solo ed esclusivamente ai genitori dei bambini in possesso di un tesserino rilasciatoci dalla Multiservizi. Io sono stata multata per aver dimenticato il tesserino, nonostante mi abbiano visto arrivare con mia figlia in braccio. Ci ritroviamo ogni giorno a dover litigare, con abitanti del posto, personale della Multiservizi, lavoratori con i furgoni e camion perché questi posti sono sempre puntualmente occupati da qualcuno che non ne ha il diritto”. Una mamma ha utilizzato queste parole per raccontare le difficoltà quotidiane, vissute da lei e da altri genitori, per parcheggiare negli appositi stalli riservati nei pressi dell’asilo nido comunale “Monsignor Grassi” spostato momentaneamente già da gennaio in via della Scalinata della Stazione per consentire la realizzazione dei lavori finanziati dal Pnrr.

“Nessuno fa nulla. Anzi mi sono state date per due volte risposte alquanto menefreghiste da parte della Polizia Locale, dopo una discussione con tanto di minacce avvenuta con un compaesano. Non ci dà retta nessuno e nessuno fa rispettare l'ordinanza. Dopo la multa fatta a me, credo non siano più state fatte multe. Ogni giorno è un calvario e una litigata con qualcuno, con il rischio poi di ricevere qualche regalino inaspettato anche verso le vetture” conclude la mamma.

 

 

 

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