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GROTTAFERRATA (attualità) - Dopo quelle di Tomboletti, una nuova critica alle decisioni dell'amministrazione
ilmamilio.it - nota stampa
"Non sempre siamo stati o siamo d’accordo con le posizioni espresse dall’ex consigliere comunale Mauro Tomboletti. Questa volta per onestà intellettuale gli dobbiamo rendere ragione.
Sul giornale ilmamilio.it on line di Frascati ha postato un commento molto articolato di critica alla delibera di G.M. n. 67 del 28/3/24, la quale con un atto d’imperio ha cancellato arbitrariamente le precedenti toponomastiche degli spazi pubblici di piazza Gorizia, parco Traiano, parco degli Ulivi sostituendole rispettivamente con intestazioni a tre passati Sindaci di Grottaferrata.
Ora non abbiamo nulla da ridire sulle figure politiche e di uomini dei tre storici sindaci, anzi questi sono stati personaggi importanti x Grottaferrata e per quel periodo storico e sicuramente gli attuali amministratori farebbero bene a studiare ed imparare da chi li ha preceduti soprattutto per il rispetto delle istituzioni democratiche e repubblicane che invece costoro piegano alla loro “parte”. Questa raffica in contemporanea di intitolazioni ( a tre Sindaci di uno stesso partito) sà tanto di politichese, di “marchetta” pre-elettorale e che strizza l’occhio a settori della società civile. Non c’è nulla di veramente “sentito” e di cultura grottaferratese in questa storia da parte del Sindaco e della Giunta. Ne può giustificare questa scelta la richiesta avanzata da un ex Sindaco. Per costoro è importante costruire uno spregiudicato consociativismo e forzata visibilità, con compromessi di basso livello.
Come illustrato dal Tomboletti si vanno a cancellare storici toponimi (significato e origine di un nome proprio, sia esso di un luogo o di una persona) entrati ormai nella consuetudine quotidiana e nella “memoria” dei Grottaferratesi.
Se proprio si voleva procedere in tal senso, oltre la condivisione, ci sono ancora tanti luoghi (non identitari) da intitolare, nel nostro territorio, per ricordare i tre illustri Sindaci. Una manifesta pochezza amministrativa".
Luciano Andreotti | Consigliere Comunale"
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ROMA (cronaca) - In manette per atti persecutori, lesioni personali e sequestro di persona.
ilmamilio.it - nota stampa Questura di Roma
Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Tor Carbone hanno arrestato un cittadino italiano di 50 anni, gravemente indiziato del reato di atti persecutori, lesioni personali e sequestro di persona.
I poliziotti, durante il servizio di controllo del territorio, su disposizione della Sala Operativa, sono intervenuti in via Ollolai in seguito alla segnalazione di una donna che aveva ricevuto un messaggio d’aiuto dalla propria zia.
Gli agenti, giunti sul luogo della segnalazione, hanno raggiunto la donna, che aveva avvertito la nipote, la quale, visibilmente scossa e in preda ad una crisi di panico, ha raccontato che, poco prima, era stata malmenata dal proprio ex compagno che l’aveva colpita violentemente in volto. Inoltre la donna ha riferito di aver troncato la relazione col suo ex da circa 3 anni, ma che quest’ultimo non ha mai smesso di perseguitarla.
Gli investigatori, a seguito di accertamenti, hanno appurato che il 50enne, come già avvenuto in precedenti occasioni, aveva minacciato di morte la donna qualora si fosse rifiutata di incontrarlo; stavolta, l’uomo aveva esteso le minacce anche ai familiari della donna, nel caso in cui non si fosse recata a casa sua per ritirare un regalo che le aveva fatto.
In preda alla paura la donna si è recata presso l’appartamento dell’ex compagno, ma appena giunta lì il 50enne ha esclamato: ”Ci sei cascata di nuovo!” e, contestualmente, l’ha colpita con uno schiaffo al viso dando vita ad un’escalation di violenza, terminata dopo circa 3 ore, quando soddisfatto del suo atteggiamento ha lasciato andar via la donna con la promessa di rivederla più tardi.
Gli agenti hanno raggiunto l’uomo presso la propria abitazione e lo hanno tratto in arresto perché gravemente indiziato dei reati di atti persecutori, lesioni personali e sequestro di persona.
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FRASCATI (attualità) - Valentino Marcon traccia il profilo dello storico tuscolano scomparso ieri a 81 anni. "Se n'è andato un caro amico"
ilmamilio.it - contenuto esclusivo
di Valentino Marcon
Frascatano, ma nato a Roma nel 1943 dove era scampato con la famiglia dopo il bombardamento, Raimondo Del Nero da giovane aveva partecipato attivamente nell’associazione degli ‘Esploratori’ cattolici e successivamente nella Gioventù Cattolica (Giac), spesso guidando escursioni o campi-scuola. Dopo una brevissima esperienza nella Facoltà di chimica all’Università ‘La Sapienza’ di Roma, cambiò completamente indirizzo negli studi, laureandosi brillantemente in Lettere e subito dopo entrò nell’insegnamento scolastico. Fu anche docente per alcuni anni nel nuovo seminario tuscolano in via Consalvi e poi, fino alla pensione, docente nelle scuole medie superiori di Frascati.
Il suo grande amore per la ricerca storica e nello stesso tempo per la salvaguardia del paesaggio non solo tuscolano ma anche laziale, è testimoniato dai numerosi suoi libri, il più delle volte corredati di immagini e grafici di cui lui stesso era autore, col suo tratto preciso servendosi della penna a china.
Tra le sue opere ricordiamo in particolare: Guida storica ed archeologica alla città di Tuscolo (1985); Tuscolo tra pace e guerra; Tuscolo guida ai monumenti e al panorama; la Valle Latina, storia di un ambiente; Boville storia e mito di un grande crocevia; Latini, volsci, equi, Sanniti sul cammino di Roma; l’8 settembre 1943 a Frascati, sessanta anni dopo; Transumanze, dall’Appennino abruzzese alla pianura laziale; Storie della valle Latina, Algidum, Castel di Molara, Maschio di Lariano; Frascati e le ville tuscolane; La diocesi suburbicaria di Frascati.
Sempre pronto e disponibile ad accogliere inviti per tenere dibattiti soprattutto nell’ambito degli incontri dell’associazionismo culturale nel tuscolano ma anche agli inviti delle amministrazioni comunali (di cui anni fa fu tra i consiglieri, sia pur per breve tempo), non si contano le sue innumerevoli conferenze di taglio storico ma anche archeologico, spesso lamentando l’inerzia o l’incuria di passate Amministrazioni comunali o di palazzinari indifferenti alla conservazione delle vestigia di siti e reperti di fondamentale importanza, che venivano distrutti dalla febbre edilizia.
Personalmente gli sono grato anche per aver presentato alcune mie pubblicazioni. Quasi ogni settimana in questi ultimi tempi, ci si incontrava per scambiarci qualche informazione soprattutto di storia, o per fare solo quattro chiacchiere, ma era lui che teneva banco per le informazioni riguardanti il passato romano-tuscolano. Talvolta lo incontravo anche insieme con don Raggi per conversare su un po' di tutto. Ancora lucidissimo mentalmente, nonostante la malattia che lo ‘accompagnava’ da qualche anno, Raimondo prospettava comunque futuri progetti di ‘scrittore’ storico. Solo quattro giorni fa mi aveva telefonato per continuare le nostre conversazioni nell’Istituto ove era ospitato, e fissare un incontro subito dopo Pasqua…invece.
Se ne è andato un caro amico, in punta di piedi, e lasciando un vuoto incolmabile per la città di Frascati e i Castelli, essendo stato uno (e forse l’unico) dei più informati e capaci esperti storici locali.
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