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MONTEROTONDO (CRONACA) – padre e figlio ma questa volta non rimarranno ai domiciliari ma sono stati tradotti presso il carcere di Roma Regina Coeli
ilmamilio.it - nota stampa del Comando dei Carabinieri
Si comunica, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell'attuale fase del procedimento - indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito che i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno arrestato padre e figlio di 58 e 30 anni, gravemente indiziati di avere trasformato l’abitazione, ove scontavano gli arresti domiciliari, in un droga-shop per spacciare una particolare sostanza stupefacente, lo shaboo. Nel corso dei quotidiani controlli, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Monterotondo, nel verificare la presenza in casa dei soggetti ristretti agli arresti domiciliari, hanno notato la presenza di assuntori già noti nei pressi dell’abitazione dei due in zona scalo di Monterotondo.
Poiché padre e figlio sono sottoposti agli arresti domiciliari per detenzione ai fini di spaccio ed altri reati e tra le prescrizioni a loro carico vi è il divieto di incontro e frequentazione di soggetti estranei al nucleo familiare convivente, i Carabinieri hanno deciso di effettuare una perquisizione domiciliare, nel corso della quale hanno rinvenuto dosi di shaboo e hashish, per circa mezzo chilo di sostanza stupefacente.
Lo shaboo è sulle piazze di spaccio una sostanza molto ricercata ma non molto facile da reperire e, dalla quantità sequestrata si sarebbero ricavate ben 3.000 dosi da rivendere al minuto con un introito di oltre 120.000 Euro (circa 40/50 euro a dose). La sostanza è una droga sintetica, proveniente prevalentemente dalle Filippine, ossia una metanfetamina in cristalli che si fuma in pipette come il crack.
Finora questa sostanza era considerata stupefacente così detto “etnico”, immessa e commercializzata sulle piazze di spaccio da extracomunitari ovvero cittadini stranieri provenienti dai luoghi di produzione. Sono pochi i precedenti di spaccio ed assunzione da parte di cittadini italiani. Infine l’accostamento al crack non è casuale, per le “terribili” conseguenze che questa droga sintetica provoca sullo stato di salute degli assuntori, con un effetto che secondo gli esperti è 5 volte più potente di quello della cocaina.
Sentito il PM di Turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli sono così scattate per la seconda volte le manette per padre e figlio ma questa volta non rimarranno ai domiciliari ma sono stati tradotti presso il carcere di Roma Regina Coeli direttamente a disposizione del GIP.
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ROMA (CRONACA) – Con volto travisato e armato di una roncola ha fatto irruzione nel locale e dopo aver minacciato i presenti ne ha rapinati due
ilmamilio.it - nota stampa del Comando dei Carabinieri
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale e quelli della Stazione di Roma Tomba di Nerone, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato un 32enne romano gravemente indiziato dei reati di rapina ed evasione.
Il titolare di una sala da biliardo via Vibio Mariano ha denunciato che un uomo con volto travisato e armato di una roncola aveva fatto irruzione nel locale e dopo aver minacciato i presenti ne aveva rapinato due, facendosi consegnare il denaro contante che avevano in tasca.
L’uomo sarebbe poi scappato a piedi. Ai Carabinieri intervenuti dopo la chiamata al 112 è stata fornita la sua descrizione, indicando anche un vistoso tatuaggio notato sul braccio.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale e quelli della Stazione di Roma Tomba di Nerone sono in poco tempo risaliti al 32enne, ben noto per i suoi precedenti e conosciuto perché sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari; lo hanno rintracciato nella sua abitazione dove hanno rinvenuto e sequestrato la roncola utilizzata come arma e il denaro precedentemente sottratto alle vittime.
L’arresto è stato convalidato e per il 32enne, il Gip del Tribunale di Roma ha disposto la custodia cautelare in carcere.
Si precisa che l’indagato è da ritenersi innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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Cave (attualità) - Il comune di Cave ha provveduto all’assegnazione provvisoria di alloggi per i 5 nuclei familiari
ilmamilo.it
Nella tarda mattinata di ieri la Sala Operativa dei pompieri di Roma e provincia ha inviato nel paesino vicino Palestrina ,in via della Pace, la squadra di zona 24/A e il funzionario di guardia per dissesto statico di una palazzina. A seguito di verifica effettuata dai vigili del fuoco all’interno della stabile che si sviluppa su 3 piani , composto da 5 appartamenti totali, sono stati rilevati evidenti danni strutturali ai solai in legno dei soffitti.Con l’ausilio della polizia locale , c'era anche il sindaco Angelo Lupi sul posto, si è provveduto ad evacuare le famiglie residenti .
Il comune di Cave ha provveduto all’assegnazione provvisoria di alloggi per i 5 nuclei familiari ( 17 persone totali), alcuni stranieri nigeriani si sono allontanati dalle abitazioni senza rare ritorno, probabilmente le occupavano abusivamente, come hanno confermato alcuni residenti.
A chiamare I soccorsi una coppia fi italiani che abitano li che avevano visto le crepe consistenti sui loro soffitti. I proprietari dovranno ora occuparsi della messa in sicurezza delle case e della struttura, la strada non è stata chiusa.
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