ROCCA DI PAPA (cronaca) -  Abbordata vicino l'ufficio postale
 
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Due truffatori provenienti dalla provincia di Napoli, che erano nella cittadina dei Castelli da alcuni giorni, in cerca di anziani da truffare, sono stati fermati e arrestati dai carabinieri della locale stazione, l'altro ieri pomeriggio.

I due truffatori, già conosciuti alle forze dell'ordine, con le solite scuse del pacco in arrivo per un nipote, avevano fermato una anziana donna nei pressi dell'ufficio postale in centro e l' avevano convinta ad andare insieme a casa, e consegnargli soldi e denaro. La chiamata ai carabinieri di un familiare, poco dopo il fatto, ha mobilitato i carabinieri del posto che hanno subito avviato le ricerche dei due, due uomini tra i 30 e i 35 anni, ben vestiti, che sono stati fermati in un vicolo adiacente a piazza della Repubblica.

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La refurtiva è stata recuperata e restituita alla anziana donna, i cui familiari hanno ringraziato sentitamente i militari della caserma roccheggiana per il pronto intervento e per aver assicurato i due malfattori alla giustizia, si trovano ora in carcere a Velletri con l'accusa di truffa e furto con destrezza ai danni di persona anziana. Ci sono ancora indagini in corso nel più stretto riserbo, per accertare se ci sono stati anche altre truffe in zona o nei comuni vicini.  

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Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone, persone che camminano, persone in piedi, attività all'aperto e follaGENZANO (attualità) - Una grande folla per l'estremo saluto

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Si è tenuto oggi pomeriggio in una gremita chiesa della Santissima Trinità di corso don Minzoni in centro, il funerale di Antonio Mazzone, il 55enne muratore-mattonatore, molto conosciuto e amato dalla comunità genzanese, morto nell'incidente di corso Matteotti sabato scorso.

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Una grande folla di parenti e amici si sono stretti intorno alla figlia, alla moglie, alla sorella del povero uomo. La messa è stata celebrata da don Bruno Iacobelli, parroco della zona dove vivono i Mazzone, che ha proferito parole di conforto per i familiari e ricordato Antonio Mazzone, come un padre, un nonno, un marito, un lavoratore, una persona esemplare e molto amato.

Al termine del funerale, i rombi delle moto dei suoi amici che condividevano con lui e con il genero la passione per le due ruote, hanno salutato l'uscita del feretro dalla chiesa centrale genzanese.

La polizia locale ha chiuso il traffico sulla via Appia a tratti, per permettere l'arrivo dall'istituto di medicina legale del policlinico di Tor Vergata e poi la ripartenza verso il cimitero genzanese del carro funebre della agenzia Martinelli. La salma per volere della famiglia, ha fatto anche un passaggio con il carro funebre davanti casa della famiglia Mazzone prima di arrivare alla chiesa di corso don Minzoni alle 16. Molto toccante al termine della funzione religiosa quando  le nipoti di Mazzone hanno letto una lettera scritta dalla figlia unigenita, loro cugina, dal leggìo dell'altare.

Sono state ricordate le passioni e le belle qualità di Antonio Mazzone, che amava la sua Genzano, il lago di Nemi, le gite in ambienti sani e pieni di verde, al mare,  che non si staccava mai dalla sua famiglia, dal nipotino, dalla moglie, dai suoi familiari, per il quale provava un amore profondo. Ed era sempre pronto ad aiutare e sostenere tutti nel momento del bisogno, senza risparmiarsi mai, una perdita molto pesante da sopportare. Un lungo ed emozionato applauso di tutti i presenti ha salutato il termine della messa e l'uscita della bara dalla chiesa.

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Presenti al funerale anche il sindaco di Genzano Carlo Zoccolotti, la vice sindaco Francesca Piccarreta, l'assessore Roberto Silvestrini e i consiglieri comunali Gianluca Ercolani, Flavia Biaggi ed Emiliano Leoni che hanno portato le condoglianze e il dolore dell'intera amministrazione comunale genzanese. Nell'ambito delle indagini da parte della polizia locale di Genzano, diretta dalla comandante Manola D'amato,  intervenuti sul posto, tutta l'informativa è stata inviata alla procura della Repubblica di Velletri.

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I magistrati dovranno ora decidere le azioni giudiziarie da intraprendere nei confronti del carrozziere 51enne genzanese che con la sua Jeep Renegade alle 12.15 di sabato 15 ottobre ha svoltato a sinistra (manovra non consentita dai segnali stradali) da via Cadore su corso Matteotti (tratto interno abitato di via Appia Nuova) e ha provocato l'incidente mortale, con la moto che arrivava da destra finendo contro la macchina in manovra. In questi casi la procedura giudiziaria con le nuove leggi sul codice della strada, in caso di incidente mortale, prevedono il ritiro della patente, il sequestro dei mezzi coinvolti e il procedimento di omicidio stradale nei confronti del conducente che lo ha in qualche modo provocato, non volontariamente  .   

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Potrebbe essere un'immagine raffigurante natura e alberoGROTTAFERRATA (politica) - La denuncia del consigliere di minoranza
 
ilmamilio.it - nota stampa
 
"Questa mattina sono stato a Colle Sant’Antonio per verificare una situazione di degrado che era stata denunciata da alcuni abitanti del luogo. La “foresta” che si trova proprio al di sotto delle abitazioni è qualcosa di indescrivibile, è enorme e foltissima, e più passa il tempo e più sarà complicatissimo pulirla, oltre che costoso. All’interno dei rovi qualcuno ha iniziato anche a buttare dei rifiuti, e se questo lo sommiamo alla presenza dei topi, che molti abitanti della zona hanno denunciato, la situazione si appresta a diventare molto presto ingestibile, sia dal punto di vista ambientale che sanitario.
 
Chiediamo al Comune di provvedere immediatamente allo sfalcio e alla sistemazione di tutta l’area che merita la stessa cura che viene riconosciuta ad altre zone, perché anche i cittadini di Colle Sant’Antonio pagano le tasse come tutti gli altri, e dopo avergli promesso mari e monti durante la campagna elettorale sarebbe il caso di garantirgli almeno l’ordinario. 
 
Lo dichiara in una nota Lorenzo Letta, consigliere comunale di Fratelli d’Italia" 

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sagra castagne vuota roccadipapa ilmamilioROCCA DI PAPA (attualità) - L'edizione 42 non sembra destinata affatto a passare alla storia come una delle più memorabili. Eppure... Cosa c'è oltre?

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E' stata una Sagra delle castagne eccezionale? Qualcuno ha visto i visitatori prendersi a gomitate per farsi largo tra gli stand? E' stato possibile assistere a scene di affollamento sullo stile di quelle viste ad Ariccia per la porchetta e a Marino per l'uva ed il vino? 

Non ci sembra.

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E' un vero dilemma quello che riguarda lo strano fenomeno che si sta verificando in questi giorni: quello di una serie di soggetti che stanno, a vario titolo ed in varie modalità, rivendicando la propria "bravura" (ma nel solco strettamente amministrativo) nell'aver portato a conclusione una 42^ edizione della Sagra delle castagne che davvero non sembra destinata a passare alla storia.

Favorita dal bel tempo e dalle temperature primaverili, la Sagra ha visto arrivare a Rocca di Papa un discreto numero di visitatori ma da qui a definirla "gran successo" ce ne passa.

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La Sagra è e resta una ricchezza di Rocca di Papa tanto che, altrimenti, non sarebbe arrivata alla 42^ edizione. Certo è che il coro "Quanto siamo stati bravi", con ringraziamenti ed inchini incrociati, appare stridere con l'effettivo andamento delle cose. C'è, dunque, un significato più profondo di quelle che si legge nelle righe varie di Pro Loco (che ora dovrà far vedere come impegnare l'ufficetto rimediato dall'ex benzinaio), polizia locale, assessore De Santis e via dicendo?

Qualcosa ben oltre lo stretto ambito e probabilmente riconducibile ad una sfera decisamente più politica sembra animare questa profusione di comunicati su un evento che sì era e resta il clou degli appuntamenti roccheggiani, ma che - come detto - nell'edizione appena andata in archivio non sembra aver segnato alcun record. Anzi.

Ci torneremo.

 

 

 

 

 

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