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MILANO (attualità) - Quando si tratta di situazioni in cui è palese che l’incidente avuto è a causa di terze persone o per luoghi non consoni al lavoro, abbiamo il diritto di richiedere un risarcimento danni
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Un infortunio è una vera disgrazia perché, sia su strada o sul lavoro, indica che abbiamo ferite, più o meno gravi, che non ci consentono di guidare o lavorare. Quando si tratta di situazioni in cui è palese che l’incidente avuto è a causa di terze persone o per luoghi non consoni al lavoro, abbiamo il diritto di richiedere un risarcimento danni.
La somma economica che andremo a percepire compre, in parte, il danno fisico e psicologico (se c’è anche tale conseguenza) avuto.
Purtroppo le polizze assicurative sono riluttanti a dare dei risarcimenti, nel senso che spesso ci si ritrova a dover avere il supporto da parte di un avvocato. Anzi è consigliabile informarsi immediatamente da un avvocato in modo da poter presentare qualsiasi tipologia di documento per essere liquidati il prima possibile.
Precisiamo che se il danno fisico è grave, la legge e le polizze assicurative, di qualsiasi genere, richiedono una completa guarigione o una perizia medica definitiva in modo da quantificare il danno reale o permanente. Solo dopo qualche mese è possibile avere finalmente il risarcimento.
La somma di denaro che viene proposta dalla polizza assicurativa potrebbe essere molto più bassa di quella che in realtà è il danno percepito. Questo capita in circa il 92% dei casi ed è qui che è necessario fare contestazione e intraprendere una causa che dura da un minimo di 3 mesi fino a 12 mesi. Cosa importante: le spese legali del vostro avvocato verranno richieste direttamente all’assicurazione. Ciò consente a tutti di poter avere una valida difesa di legge.
INFORTUNIO SUL LAVORO
L’infortunio sul lavoro avviene quando ci incidenti sul lavoro che accadono per colpa di terzi, per l’ambiente non consono al lavoro eseguito oppure per motivi diretti al datore di lavoro o suo responsabile.
Le aziende debbono proporre luoghi che siano a rischio zero e questo per la tutela degli operi. Nel momento in cui ci sono modifiche strutturali, macchinari che non sono noti agli operai (come uso) oppure non si effettuano manutenzioni periodiche, se avviene un infortunio il dipendente può richiedere il risarcimento. Ciò capita persino se un dipendente, con il suo comportamento, compromette l’integrità fisica di un collega. Questo perché è sempre il datore di lavoro che non ha vigilato su tutti i dipendenti.
Risarcimento infortunio come averlo
In base alla gravità fisica e psicologica (se presente) dell’operario o lavorante ci sono delle schede che permettono di capire la somma massima che la vittima deve avere. Occorre prestare attenzione perché dal 2010 i risarcimenti sono molto bassi. Lo Stato consente di avere un’indennità per tutti i giorni di lavoro in cui la vittima non può lavorare. Però trascorsi 90 giorni, cioè 9 mesi circa, il dipendente deve essere guarito. Cosa alquanto assurda perché ci sono fratture ossee oppure altri incidenti in cui non solo è necessario fare più operazioni a distanza di mesi e mesi, ma dove la guarigione è lenta.
Ad ogni modo occorre, anche in questo caso, rivolgersi all’avvocato. Come mai? Perché molte aziende, invece di risarcire economicamente il dipendente, gli propongono altre soluzioni. Per esempio un contratto a tempo indeterminato oppure un lavoro demansionante, meno stancante, con retribuzione diminuita rispetto alla prima. Tutto per non affrontare il processo e quindi dare il Risarcimento danni per infortunio reale.
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GROTTAFERRATA (attualità) - Questo pomeriggio l'Amministrazione comunale presenta l'avvio dei lavori di recupero. Nessuno in questi decenni aveva saputo farlo
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Questo pomeriggio, come ampiamente annunciato, l'Amministrazione comunale di Grottaferrata presenta il progetto (esecutivo) per il recupero dell'ex mercato coperto.
Da decenni, il mostro di cemento e acciaio rappresenta per il centro storico cittadino un vero cancro. Un cancro per estirpare il quale nessuno ha voluto, potuto o saputo fare nulla e la prova provata di questo è esattamente il manufatto stesso, in fatiscenza da tempo immemore.
Chi aveva provato a metterci mano, attraverso un compesso strumento urbanistico che, come noto, passava anche per il recupero dell'ex Hotel Traiano, non è riuscito nell'impresa per vari motivi che in questa sede non occorre riconsiderare.
Al netto di questo, è dunque eveidente che la presentazione di questo pomeriggio assume uno spessore storico. Vengono difatti presentati i lavori in avvio, e non un generico progetto di recupero. Non chiacchiere, ma ormai fatti tangibili.
Va dunque sin da oggi dato atto all'Amministrazione Di Bernardo di essersi spinta sin dove finora nessun altro aveva saputo, voluto o potuto spingersi. Il sindaco e la sua Giunta stanno mettendo in pratica ciò che avevano promesso in campagna elettorale ed anche questo, per quanto possa apparire addirittura paradossale, è rivoluzionario.
Per come la si guardi, anche gli occhi di chi fa demagogia, questo è già un successone.
Poi, come nello sport, è tutto da vedere. Mutuando difatti proprio dal mondo sportivo, potremmo dire che vincere è difficile, ma rivincere e confermarsi lo è ancor di più. Ovvero, ed il discorso vale chiaramente anche per il cinema Alfellini (altro passaggio estramamente qualificante per l'Amministrazione), una volta rifatto l'ex mercato coperto, bisognerà dare sostanza e sostenibilità alla nuova struttura. Sia nella parte istituzionale (e pensiamo all'Aula consiliare) che alla Sala polifunzionale.
Per "polifunzionare" il nuovo spazio dovrà essere adeguatamente riempito.
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FRASCATI (eventi) - Il secondo appuntamento del ciclo di eventi dedicati alla connessione tra corpo e mente
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ROMA (attualità) -La rubrica dei Santi celebrati dalla Chiesa
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Casilda è una giovane musulmana, figlia del governatore di Toledo, l'allora capitale religiosa della Spagna, che gli Arabi hanno conquistato nel 711, e che resterà in mano musulmana fino al 1085. (Secondo certi racconti, suo padre sarebbe addirittura «re» di Toledo).
In città tutti conoscono la ragazza per la sua generosità, e soprattutto perché è sempre pronta a soccorrere i cristiani prigionieri, porta soccorsi, e insospettisce suo padre, che comincia a farla controllare. Un giorno la sorprendono mentre porta del pane a quegli infelici; ma, al momento della perquisizione, le pagnotte che porta con sé si trasformano in rose.
Accade poi che Casilda sia colpita da una malattia misteriosa, che nemmeno i più famosi medici arabi del tempo riescono a curare. Consigliata dai suoi amici cristiani, lei si fa portare nella zona di Burgos, a Briviesca, per immergersi nell'acqua della fonte San Vincente. Quell'acqua la guarisce, e Casilda decide di farsi cristiana. Ma senza clamore: ricevuto il battesimo, abbandona la vita della città e dei palazzi, scegliendo la condizione anacoretica. Si ritira cioè in un eremo, come ha sentito raccontare che facessero gli antichi Padri del deserto. E nel suo eremo rimane fino alla morte.
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