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GROTTAFERRATA (attualità) - Il locale comunale sarà la sede del Comitato di quartiere e dell’associazione il Crogiolo, ospiterà mostre ed iniziative culturali e diverrà un vero e proprio punto di riferimento per una zona di Grottaferrata che da tempo necessitava di nuovi spazi di condivisione
ilmamilio.it - nota stampa
Questa mattina, domenica 24 marzo, è stato inaugurato nel quartiere di Colle S. Antonio un nuovo luogo di aggregazione dedicato ai cittadini. Il locale comunale sarà la sede del Comitato di quartiere e dell’associazione il Crogiolo, ospiterà mostre ed iniziative culturali e diverrà un vero e proprio punto di riferimento per una zona di Grottaferrata che da tempo necessitava di nuovi spazi di condivisione.
“Con grande gioia e soddisfazione restituiamo al quartiere di Colle S. Antonio uno spazio culturale polivalente, pronto ad accogliere i cittadini e a ridare vivacità a tutta la zona – ha dichiarato il Sindaco Mirko Di Bernardo, presente all’inaugurazione –. Grottaferrata inverte finalmente prospettiva e muove dal centro città verso i quartieri. Una visione alla base della nostra azione Amministrativa, veicolata per il tramite della cultura, volano per il riscatto sociale e per riaccendere la vita di comunità”.
Presenti all’inaugurazione anche la Consigliera delegata all’Associazionismo e ai Comitati di quartiere Marisa Memesi, i rappresentanti del Comitato di quartiere Colle S. Antonio, l’associazione il Crogiolo, il Centro Socio Culturale e numerosi cittadini.
“Ringrazio – ha concluso il Sindaco – la Consigliera Memesi per il grande lavoro volto a favorire sempre di più la nascita dei Comitati di quartiere, punto di connessione fondamentale tra la cittadinanza e il nostro Ente comunale. Ringrazio l’associazione il Crogiolo e il presidente Francesco Pulice, che ha reso il locale di nuovo fruibile e attrezzato. Ringrazio il Comitato di quartiere Colle S. Antonio e il presidente Franco Carriero, al quale vanno i miei migliori auguri di buon lavoro. Nasce oggi un nuovo spazio, che grazie all’impegno di tutti contribuirà a rendere Grottaferrata davvero policentrica, superando il concetto di periferia e rimettendo al centro le persone e le comunità, generando nuovo valore pubblico durevole nel tempo”.
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ROMA (cronaca) - I Carabinieri hanno eseguito una mirata attività di controllo nei quartieri centrali e periferici della capitale
ilmamilio.it - nota stampa dell'Arma dei Carabinieri
I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, nella incessante lotta al traffico delle sostanze stupefacenti, hanno eseguito una mirata attività di controllo nei quartieri centrali e periferici che hanno portato all’arresto, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, di 14 persone con il sequestro di centinaia di dosi di sostanze stupefacenti.
Al Quarticciolo, nel pieno del pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Tre Teste hanno arrestato in flagranza, un giovane di soli 18 anni, originario della Tunisia, senza fissa dimora e con precedenti, subito dopo averlo notato cedere, in cambio di denaro, dello stupefacente, ad un uomo che era riuscito a darsi alla fuga. Dopo la cessione, il giovane è stato visto dai militari nascondere la rimanente quantità di droga sotto un palo della segnaletica stradale divelto, dove in seguito i Carabinieri hanno rinvenuto altre 34 dosi tra crack e cocaina pronte per essere vendute. Il complice del giovane, connazionale, che agiva da vedetta durante l’attività di spaccio, non è sfuggito all’attenzione dei militari, che lo hanno fermato e denunciato alla Procura della Repubblica. Nella stessa zona, due uomini, un cittadino romano di 41 anni e un egiziano di 26 anni, con precedenti, sono stati arrestati dagli stessi Carabinieri dopo essere stati sorpresi mentre cedevano dello stupefacente ad un uomo che era riuscito ad allontanarsi. I due, avevano preso la droga da un contatore elettrico in disuso, abbandonato in un’aiuola poco distante da loro, dentro il quale i carabinieri hanno trovato oltre 320 euro, 8 grammi di cocaina e due dosi di crack.
In piazza delle Camelie, nel quartiere di Centocelle, i Carabinieri hanno fermato un’autovettura sospetta con a bordo un cittadino romano di 53 anni con precedenti. Da una perquisizione del veicolo i Carabinieri hanno trovato oltre 47 dosi tra cocaina e crack nascoste nei sedili dell’auto, e 840 euro contanti ritenuti provento dell’attività illecita. Altre sei persone, tutte italiane, tra cui una donna, sono state invece arrestate in diverse battute, per spaccio di sostanze stupefacenti dai, Carabinieri della Compagnia di Roma Montesacro che hanno sequestrato oltre 30 grammi di cocaina e 11 grammi di crack.
I Carabinieri della Compagnia di Frascati, invece, in più attività hanno arrestato altri quattro cittadini, tre della provincia di Roma e uno di origine egiziana, e hanno sequestrato oltre 95 grammi di cocaina e 15 di hashish.
Tutti gli arresti sono stati convalidati.
Si precisa che i procedimenti versano nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.
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ROMA (cronaca) - I significativi controlli hanno interessato 478 possessori di armi che hanno comportato 27 denunce in stato di libertà, 11 persone segnalate al Prefetto per la revoca del porto d’armi e 35 diffidate a regolarizzare la certificazione medica di idoneità psicofisica
ilmamilio.it - nota stampa dell'Arma dei Carabinieri
Alla luce di recenti furti in abitazione, nel corso dei quali sono state sottratte anche delle armi detenute legalmente dai proprietari, dei fatti di sangue avvenuti a Roma e provincia nei primi mesi del 2024 che evidenziano sempre più la facilità con cui le armi circolano, il sequestro di armi importanti alla criminalità, hanno messo in luce l’esigenza, auspicata anche dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini, in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, di maggiori verifiche sulle condizioni con cui le armi vengono conservate e protette. Pistole, fucili che, troppo spesso, vengono lasciate incustodite e preda di ladri che li rubano per poi immetterli nel mercato illegale.
A tal proposito, se da un lato sono stati messi in campo maggiori pattuglie per prevenire i furti nelle abitazioni i Carabinieri del Gruppo di Ostia hanno intensificato l’attività di prevenzione e controllo sull’osservanza delle prescrizioni in materia di armi nel territorio di competenza che comprende le aree del litorale nord di Roma fino a Civitavecchia, la zona a nord della Capitale lungo la via Cassia, i territori delle compagnie di Bracciano e Monterotondo.
I Carabinieri, in particolare, hanno focalizzato l’attenzione sulle modalità di custodia e porto delle armi da sparo e relativo munizionamento, sulla tenuta della relativa documentazione amministrativa e sul mantenimento dei requisiti soggettivi (morali, giudiziari, ecc.) richiesti per il possesso di armi.
I significativi controlli hanno interessato 478 possessori di armi che hanno comportato 27 denunce in stato di libertà, 11 persone segnalate al Prefetto per la revoca del porto d’armi e 35 diffidate a regolarizzare la certificazione medica di idoneità psicofisica. In linea generale, quindi, il 15% dei soggetti sottoposti a controlli è risultato non a norma.
In totale, i Carabinieri hanno ritirato 165 armi da fuoco, tra sequestri e ritiri amministrativi, 26 armi bianche e quasi 5.000 munizioni.
Sull’onda dei controlli, alcuni cittadini si sono messi in regola, anche acquistando idonei armadi per la custodia delle armi, altri spontaneamente hanno deciso di disfarsi delle armi e delle munizioni, regalandole ad amici che hanno titolo per la detenzione oppure, come nel caso di 81 tra pistole e fucili e quasi 2.000 munizioni, sono stati consegnati presso le Stazioni dell’Arma dei Carabinieri competenti per territorio, per la successiva rottamazione. I controlli dei Carabinieri del Gruppo di Ostia hanno consentito di sottoporre a verifica quasi 1.500 armi.
Tra le principali violazioni riscontrate ci sono la custodia delle armi in luoghi e con modalità non consentite. Come ad esempio: un fucile era detenuto sotto il letto del figlio minore; un fucile a pompa era detenuto appoggiato su un comodino; armi detenute in scatole da scarpe o riposte in armadi senza idonea chiusura.
Altre violazioni riscontrate dai Carabinieri sono la mancata o non aggiornata certificazione medica di idoneità psicofisica, il possesso di munizionamento in più rispetto al consentito, porto d’armi scaduto, omessa denuncia del trasferimento del luogo di custodia delle armi, cessione di armi senza la prevista autorizzazione, mancanza delle armi regolarmente denunciate, come accaduto alle porte di Roma, con una carabina persa verosimilmente da circa 30 anni, possesso di armi mai denunciate. Ad una singola persona è stato sequestrato un arsenale di quasi 40 armi. A nord di Roma, 5 pistole e 6 fucili che una donna aveva rinvenuto dopo la morte del marito sono state ritirate amministrativamente.
I servizi di controllo del territorio per prevenire i reati predatori dei Carabinieri continueranno su tutto il territorio della provincia di Roma come proseguiranno le verifiche sull’osservanza delle prescrizioni in materia di detenzione di armi.
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