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GENZANO (eventi) - L'evento organizzato dal Comitato
ilmamilio.it - nota stampa
Il Comitato Protezione Boschi scende di nuovo in piazza per opporsi al disboscamento che sta avendo luogo in tutto il nostro Parco Regionale, informando la cittadinanza su quello che sta succedendo nelle nostre foreste.
In particolare abbiamo scelto la piazza di Genzano perchè proprio grazie a un progetto dell'amministrazione è stato completamente raso al suolo un magnifico lecceto secolare sul costone del lago di Nemi, un ecosistema prezioso e un angolo di bosco splendido. Il cantiere aperto su via del Perino (la via che dal paese scende al lago lungo il pendio boscato) prevedeva la "messa in sicurezza del costone" e il rifacimento della strada con fondi del PNRR che ammontano a circa 3 milioni di euro. Considerando che poco più di 1 km avrà questo costo esorbitante, parliamo di una strada costosissima. Lì dove c'era quello che stava ridiventando un sentiero in un meraviglioso bosco antico oggi diventato una discarica a cielo aperto e un deserto di ceppi tagliati.
La scorsa settimana, finalmente aggiungiamo, lo stesso Comune di Genzano ha deciso di rescindere il contratto con il consorzio "ARTEK" di Roma e, quindi, anche con l'impresa esecutrice dei lavori la "CFC s.r.l." di Colleferro per le gravi inadempienze e i danni riscontrati.
Queste ultime sembra abbiano provato a scaricare le responsabilità sul direttore dei lavori, l'architetto Cianchetti, incaricato dalla “Consolidamenti & Dissesti srl", affidataria della Direzione lavori.
Questo "tutti contro tutti" avviene con gli evidenti danni che sono stati segnalati già molti mesi fa.
Continuiamo quindi a chiedere un incontro con l'Amministrazione comunale genzanese, il prima possibile, eventualmente anche domenica 7 aprile direttamente in piazza.
Ma non manifesteremo "solo" contro il taglio a via del Perino.
Ci preoccupa la situazione generale all'interno del "Parco Regionale dei Castelli Romani" dove ormai è quasi impossibile trovare un sentiero che non sia diventato un'autostrada per un cantiere forestale.
Infatti, forse a causa degli incentivi pubblici per le cosiddette biomasse, ritenute a torto fonti di energia rinnovabile, è in corso nel nostro territorio un vero e proprio assalto alle particelle boschive pubbliche, concesse dai comuni tramite aste per il taglio, e ovviamente alle particelle private.
Siamo già stati in piazza e nei boschi di Rocca di Papa e di Nemi con decine di persone e abbiamo potuto vedere come si sta riducendo la superficie boschiva che, lo ricordiamo, preserva dal rischio idrogeologico, è fonte di vita per specie animali, vegetali e funghi, rende di notevole bellezza il paesaggio, assorbe circa 9 tonnellate di CO2 ogni ettaro ogni anno, è parte integrante del ciclo dell'acqua e si contrappone all'aumento delle temperature e alla desertificazione. Ed è da sempre parte integrante della storia e della cultura di questo nostro territorio disseminato di aree di notevole interesse archeologico.
Le ruspe, i camion e i cingolati stanno devastando il sottobosco ed i sentieri, inquinando l'ambiente sia con i diesel dei motori a scoppio che con i relativi rumori che rendono i boschi del tutto simili a una fabbrica.
Gravi responsabilità le ha anche l'Ente Parco, che rilascia nulla osta, effettua scarsi controlli e rivendica addirittura il taglio ceduo sulle sue pagine web.
Quando le ditte vengono sanzionate per tagli irregolari, se la cavano con multe irrisorie che vengono già messe in conto come dei costi per loro sostenibili.
Ormai non basta più effettuare segnalazioni e pubblicare foto, occorre scendere in piazza per dimostrare che non vogliamo progetti speculativi che effettuino ulteriori disbocamenti, perchè magari fanno gola i soldi a pioggia del PNRR o mascherati da "manutenzione" del bosco.
A Nemi in tante e tanti abbiamo fatto smontare un vergognoso cantiere che avrebbe fatto scempio della spiaggia della "ex-Fiocina" mentre il sindaco sosteneva fino all'ultimo la sua necessità.
A Velletri il Monte Artemisio è sotto attacco ed una ditta si trova alla sbarra in Procura di Velletri, ma non viene costretta dal Comune ha spegnere le motoseghe e l'Ente Parco non si è nemmeno costituito parte civile.
A Rocca di Papa, l'Ippovia costata oltre 200 mila euro di fondi pubblici, è stata devastata per il cantiere in zona "Madonnella" mentre le "Faete" e "Monte Cavo" cominciano ad assomigliare a lande lunari.
Stessa sorte è toccata alla via Francigena tra Nemi e Velletri, in zona "Vallette".
Continuando a tagliare i "nostri" boschi con questo ritmo, che si rispetti o meno il quadro normativo e le relative specifiche tecniche, i primi 40 anni di festeggiamenti dall'istituzione dell'Ente Parco, nato per tutt'altri motivi, saranno anche gli ultimi.
Ma in tutta Italia stanno sorgendo movimenti per la difesa degli ecosistemi in opposizione al selvaggio disboscamento in atto orami ovunque per soddisfare le esigenze di profitto di grosse ditte private che giovano di incentivi pubblici: questo emerge dalle diverse inchieste giornalistiche, tra le quali meritano di essere citate quelle di marca RAI condotte da Ludovica Jona e da Sabrina Giannini.
Domenica 7 aprile, invitiamo tutti/e in piazza Frasconi, a partire dalle 10.00, dove svolgeremo un'assemblea pubblica ed esporremo una mostra con le fotografie scattate nei luoghi dei Castelli Romani soggetti ai tagli boschivi per far vedere cosa sta succedendo senza che le istituzioni preposte fermino questi scempi.
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ROMA (attualità) - Si sta preferendo la costruzione di case in legno dove ci sono tante detrazioni per diminuire le spese
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Il legno è un materiale usatissimo nell’edilizia libera o bioedilizia. Attualmente sta cambiando l’idea di immobili che debbono essere per forza con malte cementizie, cioè cemento e mattoni. Si sta preferendo la costruzione di case in legno dove ci sono tante detrazioni per diminuire le spese. Parliamo di abitazioni che sono ecosostenibili perché costruite con materiali naturali, quali il legno, dove non ci sono problemi di inquinamento.
Le case “tradizionali” purtroppo inquinano sia per i materiali che si usano, che impoveriscono il terreno, ma anche perché provocano tante polveri. Quest’ultime tendono a creare un forte inquinamento atmosferico. Senza contare che ci sono macerie o scarti di cantiere che si debbono smaltire in modo consono alle normative attuali.
Volendo costruire una nuova casa perché non pensate a delle Case mobili in legno? Torniamo a dire che il legno è un materiale che non è inquinante e tanti Comuni rilascino facilmente permessi o autorizzazioni.
CHIARIMENTO SULLE CASE IN LEGNO
Dobbiamo fare un chiarimento su quello che è la bioedilizia e sulle case in legno.
Il termine: case mobili che sono di legno, può indicare appunto delle casette che si spostano perché sono costruite su una base o lastra dove ci sono delle ruote. Esse quindi si possono spostare facilmente. Tuttavia non sono delle roulotte o camper. Infatti le dimensioni e la presenza di balconcini esterni o di ringhiere, rischiano di impedire il movimento su strada. Però è possibile muoverle facilmente da un terreno all’altro. Se invece si vuole trasportarle su strada e bene informarsi presso dei rivenditori o costruttori di queste case.
C’è poi un altro significato del termine: case mobili di legno, cioè quello che indica il materiale. Vedete il termine “mobile” indica che la casa è costruita in un materiale facile da smontare, non inquinante, come il legno.
Osservando le attuali normative per l’edilizia si nota che ci sono obblighi di richiesta di permessi di costruzione solo quando si parla di materiali fissi. Mentre quando si costruiscono delle pavimentazioni in legno o pensiline in vetro, essi non richiedono permessi di alcun genere poiché si parla di materiali “mobili”.
Tale differenza potrebbe quindi confondere gli utenti. Ad ogni modo è bene informarvi su quello che desiderate direttamente presso i rivenditori di questi immobili.
Case che si spostano su ruote
Nonostante ci sono tanti camper e roulotte che circolano liberamente su strada, le case in legno che sono su ruote, non possono circolare liberamente in strada. Il problema è quello di avere delle abitazioni che non sono consone alla circolazione. Quindi non pensate di poter avere una casetta di legno da spostare come più si vuole.
Esse si possono spostare, richiedendo permessi e avvisando le autorità competenti, solo da un terreno all’altro e con veicoli di supporto. Per esempio avendo un terreno agricolo che però volete usare come abitazione temporanea per qualche mese, senza fare allacci idrici oppure elettrici, potete spostare la vostra casa mobile costruita in legno. Mentre alcuni villaggi turistici fanno costruire queste abitazioni per poi ritirarle in inverno e poggiarle in luoghi che le proteggano dalle intemperie invernali.
Foto da Pixabay.
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ROMA (attualità) - La cucina è sicuramente la componente fondamentale del catering
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Nel servizio catering, un cliente, si aspetta di avere delle pietanze che sono pronte per essere mangiate, ma questo settore offre molti servizi che permettono di creare un evento da zero.
Una festa di compleanno, come un diciottesimo, evento piuttosto importante, da ricordare negli anni avvenire, può avere un proprio mood e diventare un party a tema in cui si mangia e ci si diverte. Comprendete da soli che non si può solo avere una torta e organizzare una festa con dei salatini e un po' di musica che viene riprodotta da un pc portatile.
Essendo un evento di un certo rilievo si può organizzare in un’area verde, presso dei parchi o location che si affittano solo per cerimonie, ville storiche o castelli. La scelta è ampia e questo consente quindi di poter pensare ad un tema o ad un mood. Perfino i matrimoni oggi vengono creati in modo da ricreare una determinata atmosfera.
Tuttavia si debbono pensare ai costi. Purtroppo vediamo che scegliere di fare una festa in un ristorante rischia di essere dispendiosa, molto costosa. Tra l’altro ci sono ristoranti che poi si organizzano a tavolate. Nel senso che ad un tavolo c’è una determinata quantità di ospiti che festeggiano per un motivo e nella tavola vicino ci sono altri clienti che festeggiano altro. Ciò è alquanto squallido e comunque con un costo alto.
Mentre usando un catering si può risparmiare tantissimo sul cibo, proponendo un menu deciso dal cliente. Unitamente si può organizzare ovunque. In giardino oppure, come accennato in precedenza, presso una location.
CATERING: ATTREZZATURA CUCINA
Il servizio di catering può essere con cucina espressa, con cibi cucinati in altra sede e trasportati presso il luogo dove si tiene l’evento oppure con cucina mista. Quest’ultima propone una parte di pietanze, come per il buffet o per i dolci, che sono cotti in altro luogo e poi delle pietanze cucinate in loco.
Come può essere possibile? Ebbene tutto questo avviene grazie alle Attrezzature per catering che si possono noleggiare.
La cucina è sicuramente la componente fondamentale. Pensate che alcuni ricevimenti per i matrimoni che sono eseguiti in parchi oppure in vecchie masserie, dove non c’è l’elettricità o gas, possono avere una cucina espressa. Le pietanze sono cucinate sul momento e servite agli invitati. Tutto questo avviene installando una cucina completa, professionale, con alimentazione indipendente.
I catering hanno poi bisogno di tante diverse attrezzature che si scelgono in base alle pietanze da servire.
Presentazione delle pietanze
Non c’è solo la cucina che interessa questo tipo di servizio, ma anche la presentazione delle pietanze. Infatti è possibile noleggiare piatti e posate, tovaglie e bicchieri. In base al tipo di cerimonia, al mood scelto e ai menu scelti, ecco che si scelgono questi accessori in modo da valorizzare l’evento.
La presentazione del cibo è importante perché oggi si presta più attenzione all’estetica e alla qualità degli alimenti piuttosto che alla quantità. I cibi gourmet, ad esempio, sono attentissimi alla loro presentazione poiché questo è un valore aggiunto. Per avere tutta la giusta attrezzatura per il catering ci si deve rivolgere a delle ditte fornitrici.
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