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ANZIO (attualità) - Il mondo della politica ricorda l'uomoilmamilio.itI Comuni d Anzio e di Nettuno, i dirigenti, dipendenti comunali tutti, commissario prefettizio Bruno Strati, sindaco Candido De Angelis, la sua amministrazione comunale ; esprimono le più sentite condoglianze per la scomparsa del vice sindaco di Anzio Danilo Fontana.
"La nostra vicinanza e il nostro affetto vanno alla famiglia, alla moglie ed ai figli, in questo momento di profondo dolore " scrivono le due amministrazioni comunali vicine. Danilo Fontana è deceduto in nottata all'ospedale di Anzio dopo una lunga e terribile malattia, aveva 59 anni, da moltissimi anni impegnato in politica, al fianco dell'attuale sindaco anziate Candido De Angelis del centro destra. Nella vita con la sua famiglia e i suoi dipendenti ha sempre svolto il lavoro di meccanico e revisionista di mezzi nella sua apprezzata e grande officina di Anzio. Il funerale si svolgerà nella cittadina balneare a breve ma ancora non è stato deciso il luogo e il giorno .
"Questa notte - dichiara il sindaco di Anzio, Candido De Angelis - non perdo il vicesindaco, non perdo un amico, perdo un fratello minore, che ha finito di soffrire in questa vita terrena. Riposa in pace Danilo, l'Amministrazione, il Consiglio Comunale e la Città di Anzio, che perde un vicesindaco serio, onesto e capace, piangono la tua scomparsa e si stringono alla moglie Teresa, ai figli Davide, Dalila, ai familiari tutti ed agli innumerevoli amici, che hanno avuto l'onore di frequentarti e di conoscerti.". I funerali si terranno domani, alle ore 9,30, presso la Chiesa di Santa Teresa.
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ALBANO LAZIALE (attualità) - Il terreno di 10 ettari si trova all’interno dei confini del IX municipio ma in realtà è davvero vicino al centro abitato di Albano Laziale
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Roma Capitale, tramite l’azienda municipalizzata AMA S.p.A., spenderà addirittura 7.5 milioni di euro per l’acquisto del terreno privato a Santa Palomba dove sorgerà il termovalorizzatore pubblico a servizio della Capitale.
Il terreno di 10 ettari si trova all’interno dei confini del IX municipio ma in realtà è davvero vicino al centro abitato di Albano Laziale. L’assessore ai Rifiuti albanense, Maurizio Sementilli, che già più volte ha espresso il proprio disappunto verso gli indirizzi capitolini in tema di rifiuti, ha ribadito la propria netta contrarietà al progetto annunciando una vera e propria battaglia.
“I cittadini di Albano Laziale non meritano un nuovo impianto di rifiuti sul proprio territorio, dopo lo scempio quarantennale ancora in atto della discarica di Roncigliano – spiega Maurizio Sementilli- Ribadisco ancora una volta al sindaco Roberto Gualtieri che non servono mega impianti di incenerimento per superare l’eterna emergenza capitolina ma un cambio di mentalità a partire da chi amministra il Campidoglio. Lo invito piuttosto a recarsi da queste parti per poter osservare da vicino la nostra gestione dei rifiuti con una raccolta differenziata seria e funzionante: un modello virtuoso e di successo che rappresenta il futuro! Santa Palomba non è una localizzazione tecnicamente adatta per costruire un termovalorizzatore. Come si può autorizzare un impianto in grado di bruciare 600.000 tonnellate di rifiuti l’anno a pochi metri dal centro abitato e a ridosso di insediamenti industriali? I recenti fatti di cronaca come i roghi tossici ai TMB Malagrotta a giugno 2022 e Roncigliano nel 2016, solo per ricordarne alcuni, hanno dimostrato con chiarezza come gli impianti di trattamento rifiuti comportino rischi elevati in termini di sicurezza – aggiunge l’assessore ai Rifiuti - Non bastano le rassicurazioni di Roma Capitale e i paragoni con altre realtà europee, dove incredibili termovalorizzatori sono ubicati in centro città! Se tutto questo fosse rispondente alla nostra realtà: per quale ragione Roberto Gualtieri ha speso sette milioni e mezzo di soldi pubblici pur di spedire i rifiuti lontano dal proprio territorio? La battaglia per dire NO a questa ingiustizia andrà avanti in ogni sede”.
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VELLETRI (attualità) - Stesso riconoscimento è andato al dottor Giancarlo Romagnoliilmamilio.itE' arrivata in questi giorni la notizia che premia il reparto di chirurgia dell'ospedale cittadino "Paolo Colombo ", in particolare il suo primario il professor Alessandro Cefaro, a cui è stato riconosciuto l'incarico di "Altissima Specializzazione Dipartimentale in Chirurgia Generale e Laparoscopica "dalla Direzione Generale della Asl Roma 6. Una bella soddisfazione per il noto chirurgo nativo di Genazzano, di cui è anche sindaco da alcuni anni. Il medico, molto noto ai Castelli Romani, per aver lavorato per molti anni allo storico e prestigioso reparto di chirurgia dell'ospedale di Genzano, con l'equipe dei famosi ed indimenticabili chirurghi Alessandro Baita (prima) e Vittorio Barbaliscia (dopo) dove negli scorsi 30 anni hanno salvato molte vite e portato il livello della chirurgia d'urgenza e generale molto alti .
Questo incarico per il professor Cefaro, che ha lavorato come vice primario e poi primario anche all'ospedale di Albano, determinerà tutta una serie di vantaggi professionali per il reparto di chirurgia dell'ospedale veliterno Sotto forma di formazione professionale accurata e aggiornata regolarmente con nuove metodiche tecnologiche chirurgiche mediante corsi e aggiornamenti costanti per tutti i chirurghi che vi lavorano o saranno assunti . Stesso riconoscimento è andato al dottor Giancarlo Romagnoli, storico medico del reparto medicina di Genzano prima, di Albano poi e dell'ospedale dei Castelli dopo, che ora svolge il compito da oltre due anni di coordinatore del Covid Hospital presso l'ex ospedale genzanese di via A. Grandi.
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COLONNA (cronaca) - Coinvolte due auto, il sinistro si è verificato intorno alle 8
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Un grave incidente si è verificato questa mattina lungo la via Frascati-Colonna, all'incrocio, regolato da un semaforo che collega con Monte Porzio Catone. Una delle auto coinvolte, una Smart, si è ribaltata su un lato dopo l'impatto con un'altra macchina.
Sul luogo per i soccorsi sono intervenuti i gli agenti della polizia locale di Monte Porzio Catone e il 118.
La strada è ritenuta, a causa delle sue curve e dei suoi sali e scendi, una delle più pericolose dei Castelli romani: frequentatissima da chi risiede nelle zone di Colonna, Monte Porzio Catone e Monte Compatri, in altre tragiche occasioni è stata teatro di altri gravissimi incidenti stradali, anche mortali.
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