ROMA (attualità) - La rubrica dei Santi celebrati dalla Chiesa

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I vangeli sinottici lo chiamano Bartolomeo, mentre in quello di Giovanni è riconosciuto come Natanaele

 


Da Giovanni conosciamo la storia della sua adesione a Gesù. Di Gesù gli parla con entusiasmo Filippo: "Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazareth. Vieni e vedi". Ed ecco che si vedono: Gesù e Natanaele-Bartolomeo, che si sente dire: "Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità".

Spiazzato da questa fiducia, lui sa soltanto chiedere a Gesù come fa a conoscerlo. E la risposta ("Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico") produce una sua inattesa e debordante manifestazione di fede: "Rabbi, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!". Quest’uomo diffidente è in realtà pronto all’adesione più entusiastica, tanto che Gesù comincia un po’ a orientarlo: "Perché ti ho detto che ti ho visto sotto il fico credi? Vedrai cose maggiori di questa".

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Troviamo poi Bartolomeo scelto da Gesù con altri undici discepoli per farne i suoi inviati, gli Apostoli. Poi gli Atti lo elencano a Gerusalemme con gli altri, "assidui e concordi nella preghiera". E anche per Bartolomeo (come per Andrea, Tommaso, Matteo, Simone lo Zelota, Giuda Taddeo, Filippo e Mattia) dopo questa citazione cala il silenzio dei testi canonici.


Ne parlano le leggende, storicamente inattendibili. Alcune lo dicono missionario in India e in Armenia, dove avrebbe convertito anche il re, subendo però un martirio tremendo: scuoiato vivo e decapitato. Queste leggende erano anche un modo di spiegare l’espandersi del cristianesimo in luoghi remoti, per opera di sconosciuti. La leggenda di san Bartolomeo è ricordata anche nel Giudizio Universale della Sistina: il santo mostra la pelle di cui lo hanno “svestito” gli aguzzini, e nei lineamenti del viso, deformati dalla sofferenza, Michelangelo ha voluto darci il proprio autoritratto.centroEstivo freeTime ilmamilio

 

GROTTAFERRATA (attualità) - Il ristoratore "sgomberato" dalla sua postazione per effetto di un'ordinanza, nonostante il regolare pagamento della tassa di suolo pubblico

ilmamilio.it - nota stampa

"Nonostante abbia pagato la tassa di occupazione di suolo pubblico per essere con la mia postazione a via Roma dal 21 al 24 agosto alla festa patronale di Carsoli, che si chiude oggi con il concerto di Edoardo Bennato, questa mattina è stata emessa un'ordinanza che mi imponeva lo sgombero entro e non oltre le ore 14". È la denuncia di Emanuele Moretti, titolare della nota paninoteca "Lele" di Grottaferrata, presente in questi giorni alla festa patronale del comune in provincia de L'Aquila.

Secondo il racconto del ristoratore, nelle tre pagine dell'ordinanza, firmata dal responsabile del Servizio Urbanistica-SUAP, lo sgombero è stato richiesto per motivi legati alla tutela della sicurezza urbana. "La sindaca e l'assessore competente - prosegue Moretti - si sono adoperati, a differenza del responsabile del Servizio Urbanistica-SUAP. Le postazioni alternative che mi sono state proposte non erano buone dal punto di vista commerciale e quindi ho preferito smontare la postazione, per evitare la rimozione forzata, e andare via perdendo una giornata di lavoro".centroEstivo freeTime ilmamilio

Il tutto con una notevole perdita economica: "Avevo ordinato per la serata 1.500 panini, tre porchette, 70 kg di salsicce, 5 kg di coppiette, oltre ovviamente alle bevande. Alla merce si aggiunge poi la spesa per il personale e per il pernottamento in albergo".

"Dopo due anni di difficoltà legate alla pandemia, è inaccettabile subire una situazione del genere in un momento di possibile rilancio per il settore - conclude il ristoratore -. Ci muoveremo per vie legali per il risarcimento dell'intero importo sia per la merce deperibile sia per il mancato guadagno".

 

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MARINO (eventi) - L'iniziativa riparte dopo il successo di giugno e luglio con iniziative ludico educative per bambini e ragazzi

Ilmamilio.it - nota stampa

‘E-State al Parco‘ è un progetto estivo nato dalla collaborazione tra “Marino Aperta APS”, l’ associazione culturale “La Scatola Azzurra” e il Comitato di Quartiere Sassone. Si è svolto con successo, coinvolgendo oltre settanta bambini, tra giugno e luglio 2022 e riprenderà per alcune settimane dal 1 settembre prossimo al Parco Sassone di Frattocchie.

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“Sono ormai molti anni” precisa la Presidente di Marino Aperta APS Ivana Chiodo “che lavoriamo all’interno del territorio con progetti di intrattenimento ludico ricreativo estivi sviluppati anche per le famiglie meno abbienti, con proposte socio culturali di qualità come il corso di teatro realizzato da Armida Marcioni, o tutte le proposte dei nostri volontari come il corso di chitarra, il corso di avvicinamento alla scuola calcio, o il percorso dei laboratori d’arte realizzato delle ragazze del liceo artistico Pablo Picasso di Pomezia“.

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“Negli anni passati” precisa la vicepresiente di Marino Aperta APS Armida Marcioni “abbiamo sempre utilizzato come location le scuole del territorio che fanno capo al plesso della Primo Levi, anche e soprattutto per reperire fondi da poter devolvere alla stessa scuola come materiali didattici o piccoli lavori di manutenzione, ma da due anni ci siamo trovati a vivere spesso la realtà del Parco come punto alternativo inserito nel progetto presentato alle istituzioni per sviluppare laboratori outdoor con risultati meravigliosi. La scelta di quest’anno di utilizzare come unica location il Parco Sassone ci ha permesso di realizzare più di un centro ricreativo estivo. E’ stata anche per questo 2022 un’avventura autentica all’aria aperta, immersi nella natura ma a due passi dal centro cittadino. Pensiamo che non sia mai troppo presto per scoprire ed amare i tesori dell’ambiente naturale. Cominciare fin da piccoli ad educare al rispetto della natura e ad apprezzarne le sue meraviglie è importante per far crescere gli adulti del futuro nella consapevolezza e nel rispetto di ciò che li circonda".


“La cura” continua Ombretta Rosi, Presidente de La Scatola Azzurra “è ovvio, è stata in primo luogo l’attenzione a garantire la sicurezza di tutti i bambini e i ragazzi, ma anche di tutti gli educatori, i collaboratori e le famiglie che sono state coinvolte nel progetto, ma ‘la cura’ deve essere rivolta anche al tipo di esperienze che si ipotizzano, perché possono avere un senso educativo e didattico. Occorre prestare attenzione a ciò che viene messo in campo, perché educare è anche offrire ai bambini e ai ragazzi modi di interpretare il mondo: per questo bilanciare ogni bisogno è stato così importante, perché ciò che offriamo resterà nelle loro memorie imprimendo un idea di “altro “e di “società” che si conserveranno nel tempo, così come spiegato da Monica Guerra pedagogista dell’università di Milano.


La nostra metodologia è ispirata al modello bio fisico sociale, dove il focus è sulle “differenze”, non sui “deficit “ e dove patologie come l’autismo sono date da una serie di “differenze” che portano gli individui a percepire e ad elaborare il mondo e gli stimoli in maniera diversa. Questo ci ha spinto ad integrare il più possibile bambini con bisogni speciali che hanno tratto un grande stimolo all’interno di un contesto completamente outdoor e gruppale, dove la parte esperienziale si avvicina maggiormente alla realtà quotidiana dei bambini“.

“Grazie al protocollo d’intesa sottoscritto con il Comitato Sassone” riprende la Presidente di Marino Aperta Ivana Chiodo “abbiamo avuto la possibilità di improntare un percorso estivo diverso da quello degli anni passati. I bambini hanno avuto la possibilità di giocare in un luogo dove in realtà non serviva altro che un pallone una piscina e tanta fantasia. I nostri volontari si sono dimostrati all’altezza della situazione, hanno ritrovato il piacere di giocare e condividere con i più piccoli emozioni, traguardi, sfide.
Per Armida e Ombretta, le Responsabili sul campo dell’iniziativa, la sfida più grande è stata proprio quella di mettere in campo ragazzi adolescenti: è stato faticoso ma l’esito ha regalato all’intero gruppo grande soddisfazione“

“Il gruppo dei più grandi ci piace molto” concludono Armida Marcioni e Ombretta Rosi “e così abbiamo deciso di puntare su di loro anche per altre esperienze. Proprio per questo abbiamo deciso che attiveremo un corso di formazione che li renderà più consapevoli e autonomi.
E come spesso diciamo e verifichiamo: ritrovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progresso, ma riuscire a lavorare insieme è un successo”

SANTA MARINELLA (cronaca) - Il rogo è partito nel primo pomeriggio
 
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Dalle ore 15:15 circa, tre squadre e un'autobotte dei Vigili del Fuoco del Comando di Roma, stanno intervenendo presso il Comune di Santa Marinella in Via Lerici,56 e Via Elcetina,165 per un vasto incendio di bosco e sterpaglie.
 
Sono stati inviati anche un Canadair e un'elicottero per estinguere quanto prima le fiamme alimentate dal vento.
 
Sul posto è presente il Direttore Operazioni di Spegnimento.

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