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GROTTAFERRATA (politica) - La nota stampa di 4 consiglieri di opposizione
ilmamilio.it - nota stampa
Abbiamo apprezzato l’iniziativa del vicesindaco Giovanni Guerisoli, assessore ai Rifiuti, in merito all’istituzione di Guardie ecologiche di Grottaferrata (D.G.M. n. 60 del 28/03/2024). L’iniziativa che, attraverso un bando pubblico, sprona e coinvolge le associazioni del territorio, iscritte al RUNTS, e i cittadini alla tutela ed al controllo della raccolta rifiuti, è lodevole purché, speriamo tutti, si possa arrivare a costruire un’identità collettiva di appartenenza alla città e di rispetto.
Aggiungiamo che tale senso di identità collettiva non si realizzi soltanto in questo settore.
Per correttezza è necessario ricordare che l’istituzione delle Guardie ecologiche è prevista nell’art 61 del Regolamento Comunale Gestione Rifiuti Solidi Urbani ed Assimilati predisposto dalla Giunta Andreotti ed approvato dal Commissario Prefettizio in data 21/12/2021. Inoltre, e di particolare importanza, nel successivo art. 62 è prevista la figura dell’Eco-Accertatore che assume la figura di “pubblico ufficiale” con possibilità sanzionatoria e quindi con un effetto di controllo molto più efficace. In questo modo il quadro dei controlli sarebbe completato.
Un suggerimento che ci sentiamo di dare, ritornando al bando, riguarda la copertura assicurativa per le Guardie ecologiche che opereranno nel territorio necessaria a garantire gli operatori volontari e che la delibera di giunta non fa menzione. Forse sarà a carico dell’Associazione individuata. Invitiamo altresì, l’ assessore Guerisoli , a coinvolgere istituzionalmente la Protezione Civile di Grottaferrata. L’assessore avrebbe fatto bene a portare in Commissione Consiliare il provvedimento per raccogliere suggerimenti ed osservazioni. Il provvedimento è anche importante politicamente perché, finalmente, prendiamo atto di un’iniziativa del PD, sino ad oggi relegato a mero supporto numerico di questa amministrazione a trazione destrorsa e schiacciato dal tallone del sindaco.
La seconda considerazione, visto che parliamo di tutto il nostro territorio, è che vedremmo molto bene, in questa iniziativa, il coinvolgimento diretto dei Comitati di Quartiere. Il problema è che questi Comitati non sono nati attraverso un atto amministrativo con tanto di bando o di atto di indirizzo accompagnato da un Regolamento comunale e dalla definizione di limiti territoriali (storici) dei Quartiere e magari attraverso un ELECTION DAY per tutta la città. Pensate quale valore collettivo e democratico avrebbe avuto questa giornata!
No, non solo non è stato così. Prima si organizzano,da parte della politica, i Comitati poi gli si cuce addosso l’abito. Ci dicono che i primi quattro comitati, nati “spontaneamente”, corrispondono a zone periferiche del nostro territorio con presenza di costruzioni abusive e poi, con una sorta di reclutamento ad personam, purché vicini all’amministrazione, sono nati altri comitati senza alcun criterio di omogeneità territoriale ma sicuramente spartitoria. Tutto ciò sembrerebbe attraverso un’incessante opera podistica e di proselitismo di parte di consiglieri di maggioranza, in quelle aree di interesse elettorale, con la benedizionme del Sindaco. Uno strumento di partecipazione democratica e di cittadinanza attiva ridotta a mero strumento elettoralistico e di acritico consenso. Ci auguriamo che i partecipanti ai Comitati abbiano la forza di essere liberi ed indipendenti.
Le guardie ecologiche, ambientali e della legalità (in collaborazione con il Delegato alla Legalità) potrebbero controllare anche l’abusivismo edilizio, ci sembra una buona idea; sindaco cosa ne pensi?
Un’ultima considerazione riguarda i Delegati nominati da questo Sindaco; non ne ricordiamo più ormai l’alto numero né tantomeno, se si esclude la pessima idea del lago artificiale al Fontanaccio, siamo a conoscenza dell’attività svolta o di idee elaborate o portate a compimento.
Quest’ultimo punto, quello dei Delegati, ci porta ad una triste considerazione che riguarda il metodo Di Bernardo, quello di dare una medaglietta di latta a tutti.
Ma la cosa che più ci preoccupa non è il metodo Di Bernardo ma è la perdita totale del giudizio libero e critico della città!
I CONSIGLIERI DI MINORANZA
LUCIANO ANDREOTTI | FRANCESCA ANTONELLI | PAOLO BELLUCCI | ALESSANDRO COCCO
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FRASCATI (attualità) - Tanti eventi mangerecci e berevecci in arrivo per la primavera. E i frascatani?
ilmamilio.it - contenuto esclusivo
Se la Milano anni '80 era la Milano da bere, a Frascati si è riusciti a fare stabilmente di meglio.
E così la città tuscolana, da qualche anno e sempre più, è diventata la regina dei Castelli da mangiare e da bere. Dopo un inverno caratterizzato dai mercatini di Natale e dalle giostre di Carnevale - e da tante iniziative mangerecce - ecco che la primavera presenta già un cartellone bello fitto.
In arrivo nei prossimi fine settimana degustazioni, mangiate, fini eventi enologici (e commerciali) che promettono di reinventare il mondo del vino.
Frascati a tutto questo è da sempre abituata: basta vedere la cartolina qui sopra pubblicata - edita probabilmente tra gli anni '60 e gli anni '70 del secolo scorso -, ma con una bella differenza. Pur nella limitatezza e nella banalizzazione del messaggio popolare veicolato attraverso il fiasco (ormai in disuso da secoli) e peraltro con bicchieri pieni di vino che sembra rosso (che fino a qualche anno fa per Frascati sarebbe stata una blasfemia), quel che ne veniva era una promozione per il prodotto tipico, alla mescita nelle osterie, nelle faschette e nelle locande cittadine.
Cosa ben diversa da quanto accade invece oggi. Da cui la domanda che sorge spontanea: cosa danno alla città tutti questi eventi? Qual è il reale coinvolgimento di Frascati, che subisce l'invasione di visitatori, in questo genere di manifestazioni? A parte il consueto patrocinio del Comune, cosa resta alla città?
Frascati mangia e bevi è sempre pronta.
Sarebbe interessante porre la domanda ai commercianti, ai ristoratori - ma attenzione che Frascati è da sempre meta di turismo - per comprendere meglio, al di là di facili considerazioni sul comun denominatore di gran parte di queste manifestazioni - quale sia il beneficio che ne trae la città.
Strade riasfaltate (via Vittorio Veneto versa in uno stato patetico)? Parcheggi gratuiti? Infrastrutture? Manutenzioni? Riduzione delle tasse? Servizi? Non scherziamo. Ma la domanda è molto seria e prego astenersi dalle risposte di pancia, come ne abbiamo viste a bizzeffe in questi mesi.
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