ROMA (attualità) - L'Assistenza per anziani è ideale anche per aiutare le famiglie che si debbono occupare di un soggetto fragile che ha malattie o deve affrontare delle terapie quotidiane

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Invecchiare è un processo normale della vita, ma spesso non avviene in modo sano. Lo sviluppo di patologie e acciacchi, la diminuzione della forza fisica, malattie oppure altre formule di invecchiamento che impediscono l’autonomia, sono tutti problemi evidenti.

Ci sono anziani che riescono a mantenersi attivi, in buona salute, ma dove comunque c’è bisogno di un aiuto per portare avanti la quotidianità. Altri invece che hanno evidenti problemi motori o non sono assolutamente autosufficienti. Per le persone che hanno delle disabilità, come una riduzione dell’attività motoria oppure che si stancano facilmente, la quotidianità è difficile. Perfino fare delle semplici pulizie in casa è stancante.

L’Assistenza per anziani avviene proprio per aiutare e dare un valido supporto a tutti coloro che si trovano in condizioni di non autosufficienza. Ideale anche per aiutare le famiglie che si debbono occupare di un soggetto fragile che ha malattie o deve affrontare delle terapie quotidiane.

MIGLIORA LA VITA DI UN ANZIANO

Le agenzie che si occupano di assistenza sanitaria a domicilio mettono a disposizione diversi servizi che sono rivolti agli anziani.

Pulizie private per l’igiene intima oppure per mangiare e preparare i pasti. Servizi di pulizia della casa o per occuparsi del bucato. Perfino per aiutarli nella gestione degli animali domestici. Ritroviamo poi prestazioni che sono infermieristiche, come ad esempio cambiare le flebo, bendaggi vari o per controllare quale siano i parametri di vita.

Un aiuto professionale è mirato per migliorare la qualità della vita delle persone anziane che hanno difficoltà che, in giovane età o in buona salute, non si comprendono. Avere accanto una persona di fiducia permette alle famiglie di non preoccuparsi, ma anzi di vivere tranquillamente la quotidianità e il lavoro.

Gli anziani che sono affidati a badanti oppure a soggetti che offrono prestazioni per anziani si sentono al sicuro, più felici perché contano su una compagnia fissa. Hanno la certezza di poter assumere farmaci senza timore di dimenticarsene o dove ci siano effetti collaterali. Un valido aiuto in ogni situazione.

Trattamenti per anziani

Nell’assistenza o servizi per le persone in avanti con l’età ci sono trattamenti che sono anche per fisioterapia oppure di movimento. L’attività motoria risulta difficile e spesso camminare aiuta, ma manca il motivo per fare una passeggiata o uscire. Non basta fare delle attività domestiche, è necessario che ci sia una persona che si occupi di controllare l’anziano in modo da farlo camminare oppure per fargli cambiare aria.

Perfino i disabili con sedie a rotelle hanno ottimi benefici quando vengono accompagnati a fare una passeggiata. Nonostante non si possano muovere cambiare aria dalla propria casa, vedere gente o stare nel parco, stimola la produzione di endorfine. Si diventa più felici e socievoli.

Nei trattamenti fisioterapeutici, il soggetto che si occupa dell’anziano, ha delle direttive specifiche come: fare massaggi, fare ginnastica dolce in modo da riattivare la circolazione e la muscolatura. Fare tali attività giornalmente migliora la salute delle persone fragili e soprattutto le rende più socievoli e ben disposte verso gli altri. Alcuni studi dimostrano che si ha perfino una risposta positiva ad eventuali terapie che si stanno seguendo.

zucchet cimici ilmamilioROMA (attualità) - Questi insetti sono un fastidioso problema domestico che può compromettere la qualità del sonno

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Le cimici dei letti rappresentano un fastidioso problema domestico che può compromettere la qualità del sonno e il comfort della casa. Questi insetti parassiti, noti per nutrirsi del sangue umano durante la notte, possono creare un ambiente poco salutare e causare irritazione cutanea, ansia e stress. Tuttavia, con una corretta strategia di disinfestazione, è possibile eliminare efficacemente le cimici dei letti e ripristinare la tranquillità nel proprio ambiente domestico.

Identificare le Cimici dei Letti

Le cimici dei letti (Cimex lectularius) sono insetti piatti, marroni e senza ali che si nascondono nelle fessure dei letti, nei mobili e nelle pareti durante il giorno. Di notte, emergono per nutrirsi del sangue umano, lasciando spesso dietro di sé piccole macchie di sangue o escrementi sui tessuti. Riconoscere questi segni è essenziale per identificare un'infestazione di cimici dei letti.

Passaggi per la Disinfestazione

  1. Ispezione Attenta

Il primo passo per sconfiggere le cimici dei letti è eseguire un'ispezione dettagliata della camera da letto e delle aree circostanti. Controllare attentamente il materasso, il box spring, le lenzuola, le coperte, ma anche gli altri mobili e le pareti alla ricerca di segni di infestazione. Le cimici dei letti possono nascondersi in fessure, crepe e altri nascondigli, quindi esaminare attentamente ogni possibile rifugio.

  1. Pulizia Profonda

Dopo aver individuato le cimici dei letti e i loro nascondigli, è fondamentale eseguire una pulizia completa dell'intera area infestata. Rimuovere e lavare a temperature elevate tutte le lenzuola, le coperte, i coprimaterassi e gli altri tessuti del letto. Aspirare e pulire accuratamente il materasso, il box spring, il pavimento e gli altri mobili infestati per rimuovere cimici e loro uova.

  1. Utilizzo di Trattamenti Chimici

Per eliminare le cimici dei letti in modo efficace, è possibile utilizzare insetticidi specifici per questi parassiti. Spruzzare l'insetticida negli angoli, nelle fessure e negli altri nascondigli delle cimici, seguendo attentamente le istruzioni sull'etichetta. Assicurarsi di scegliere prodotti sicuri per l'uso domestico e di evitare il contatto diretto con la pelle o le superfici su cui si dorme.

  1. Trattamenti Termici

Oltre agli insetticidi, i trattamenti termici possono essere un'opzione efficace per debellare le infestazioni di cimici dei letti. L'esposizione al calore può uccidere gli insetti e le loro uova, ad esempio utilizzando vapore o esponendo gli oggetti infestati a temperature elevate. Questi metodi sono particolarmente utili per trattare materassi, cuscini e altri tessuti infestati.

  1. Monitoraggio e Prevenzione

Dopo la disinfestazione, monitorare costantemente l'area per verificare la presenza di eventuali cimici rimanenti. Per prevenire future infestazioni, sigillare eventuali fessure e crepe nei mobili, utilizzare coprimaterassi anti-acaro e mantenere una buona igiene domestica.

Un'infestazione di cimici dei letti richiede tempo, pazienza e determinazione, ma seguendo questi passaggi è possibile eliminare efficacemente questi parassiti fastidiosi e ritrovare la tranquillità nella propria casa. Se l'infestazione persiste nonostante gli sforzi, è consigliabile contattare un professionista del controllo dei parassiti per assistenza aggiuntiva. Con la giusta strategia e perseveranza, è possibile godere di un sonno tranquillo e ristoratore senza la minaccia delle cimici dei letti.

ROMA (attualità) - La rubrica dei Santi celebrati dalla Chiesa

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Nacque nell'Alto Egitto, nel 287, da genitori pagani. Arruolato a forza nell'esercito imperiale all'età di vent'anni, finì in prigione a Tebe con tutte le reclute. Protetti dall'oscurità, la sera alcuni cristiani recarono loro un po' di cibo. Il gesto degli sconosciuti commosse Pacomio, che domandò loro chi li spingesse a far questo. «Il Dio del cielo» fu la risposta dei cristiani.

Quella notte Pacomio pregò il Dio dei cristiani di liberarlo dalle catene, promettendogli in cambio di dedicare la propria vita al suo servizio. Tornato in libertà, adempì al voto aggregandosi a una comunità cristiana di un villaggio del sud, l'attuale Kasr-es-Sayad, dove ebbe l'istruzione necessaria per ricevere il battesimo. Per qualche tempo condusse vita da asceta, dedicandosi al servizio della gente del luogo, poi si mise per sette anni sotto la guida di un vecchio monaco, Palamone.

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Durante una parentesi di solitudine nel deserto, una voce misteriosa lo invitò a fissare la sua dimora in quel luogo, al quale presto sarebbero convenuti numerosi discepoli. Alla morte dell'abate Pacomio, i monasteri maschili erano nove, più uno femminile. Del santo restò sconosciuto il luogo della sepoltura.

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ACCADDE OGGI – Il 9 Maggio del 1978 l’omicidio di un protagonista della battaglia contro la mafia

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Peppino Impastato è stato uomo coraggioso. Coraggioso nel lottare contro il potere mafioso della sua città. Fu ucciso nello stesso giorno - il 9 maggio 1978 - in cui venne ritrovato a Roma il corpo del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro e per troppo tempo il suo omicidio fu dimenticato, rimosso dalle cronache, la sua persona diffamata. Ma come tutti coloro che sono portatori di verità e giustizia, Peppino è stato recuperato, con il tempo, nella memoria collettiva di questa nazione. Oggi la sua figura civile è amata e ricordata da migliaia di giovani. E' la sua vittoria più grande.

Nato a Cinisi, in provincia di Palermo, il 5 gennaio 1948, crebbe in un ambiente familiare in cui le frequentazioni con ambienti mafiosi erano acclarate. Il cognato di suo padre Luigi, il capomafia Cesare Manzella, venne ucciso nel 1963 in un agguato nella sua auto imbottita di tritolo. Una volta ragazzo, Peppino ruppe i rapporti con il padre e avviò una sua attività politico-culturale contro il malaffare delle sue zone, conducendo le lotte per i contadini espropriati per la costruzione della terza pista dell'aeroporto di Palermo a Cinisi, sostenendo gli operai edili e i disoccupati. Più tardi, nel pieno degli anni settanta, costituì il gruppo ‘Musica e cultura’, ove cineforum, musica, teatro e dibattiti seppero animare la gioventù del luogo e a renderla sensibile ai problemi della società in cui vivevano.

Ma è nel 1977, anno di esplosione delle cosiddette ‘Radio Libere’, che i canali della comunicazione si fecero più incisivi con la nascita di ‘Radio Aut’, attraverso la quale Peppino iniziò a denunciare misfatti e affari della criminalità e della politica di Cinisi e Terrasini, prendendo di mira il potente capomafia Gaetano Badalamenti. Il programma ‘Onda pazza a Mafiopoli’, trasmissione satirica, si trasformò così nel momento più seguito dai radioascoltatori. I microfoni mutarono la normale denuncia politica diventando ironia sferzante, pungente, capace di mettere in ridicolo il potere e i suoi gangli più corrotti e collusi. Per questo Impastato venne fatto oggetto dei primi avvertimenti, le cui conseguenze arrivano al punto estremo e fatale nella primavera del 1978.

Candidato con Democrazia Proletaria alle elezioni comunali, nel corso della campagna elettorale, Peppino venne assassinato nella notte tra l'8 e il 9 maggio 1978. Per depistare l’omicidio fu inscenato un attentato, facendo esplodere una carica di tritolo sotto il suo corpo adagiato sui binari della ferrovia. 

Nelle ore seguenti stampa e forze dell’ordine si orientarono subito verso l’atto terroristico, una sorta di prova suicida eclatante, confutata dalla scoperta di una lettera che in realtà non rivelava propositi simili. Il delitto passò inosservato alla grande opinione pubblica poiché proprio in quelle stesse ore, come accennato poco fa, venne ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro  

La matrice mafiosa dell’omicidio di Impastato venne individuata, anni dopo, grazie all'attività del fratello Giovanni, degli amici, di alcune persone impegnate sul territorio e della madre Felicia Bartolotta. Sulla base della documentazione raccolta e delle denunce presentate venne riaperta l'inchiesta giudiziaria. Nel maggio del 1984 l'Ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo, sulla base delle indicazioni del giudice Consigliere istruttore Rocco Chinnici (l’inventore del pool antimafia, assassinato nel luglio del 1983), emise una sentenza, firmata dal Consigliere Istruttore Antonino Caponnetto, in cui si riconobbe la matrice mafiosa del delitto. Fu il primo passo. Successivamente, in seguito ad un lunghissimo e difficile impegno da parte dei familiari e delle forze politiche e civili, si riuscì ad indicare come mandante del delitto il boss Gaetano Badalamenti, riconosciuto poi nel 2002 colpevole e condannato all'ergastolo.

La vicenda della morte di Peppino diverrà in seguito notissima agli italiani grazie al film di Marco Tullio Giordana ,‘I cento passi’, che avrà il merito di restituire memoria, dignità e doveroso tributo ad un uomo di grande valore civile.

Peppino seppe fare della sua voce e del suo corpo un’arma con cui denunciare l'illegalità e la puzza di compromesso criminale e politico che vedeva nelle strade della sua terra. Con il suo impegno quotidiano andò incontro alla morte. Un esempio.

Non c'è niente di meglio, malgrado il tempo che passa, che onorare il suo ricordo sostenendo, tutti i giorni, la lunga e difficile battaglia per imporre i valori di legalità e giustizia in una nazione che ancora è avvolta, quotidianamente, da notizie di scandali, corruzione, trame di potere e legami con la criminalità organizzata.

Ricordare Peppino Impastato vuol dire non essere indifferenti a tutto questo.

 

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