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GENZANO (eventi) - potrebbe tornare a casa già oggi
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Arrivano buone notizie dall'ospedale Città di Aprilia per quanto riguarda la persona anziana investita ieri pomeriggio intorno alle 16 in via Stati Uniti. Era stato trasportato "per dinamica" in codice rosso dal 118 al Pronto Soccorso, ma in mattinata i medici hanno accertato che le sue condizioni sono nettamente migliorate dopo le prime cure e alcuni punti di sutura praticati sulla testa ieri pomeriggio.
Potrebbe tornare a casa a breve, ieri pomeriggio sul posto, dopo l'incidente in un tratto crocevia tra via Silvestri e via Stati Uniti, erano intervenuti gli agenti della Polizia Locale di Genzano per i rilievi e le indagini del caso, trovando già all'opera il dottor Maurizio Capogrossi, presidente della vicina Banca Bcc Colli Albani, che era sceso insieme ad alcuni suoi collaboratori prestando (essendo un esperto medico anestesista) i primi soccorsi all'88enne in terra in una pozza di sangue, perso dalla testa.
Le forze dell'ordine consigliano vivamente ai pedoni di attraversare sempre sulle strisce pedonali e in tratti dove c'è abbia visuale, mostrando attenzione al passaggio delle auto, mentre l'incoraggiamento dato agli automobilisti è quello di non distrarsi alla guida, con i dispositivi elettronici, guidare con prudenza e con velocità moderata soprattutto nei centri abitati e di non parcheggiare auto, camion e altri mezzi sui marciapiedi, in prossima di incroci, togliendo la visuale a pedoni e automobilisti in transito ( come avvenuto ieri in quel punto ) pratiche ed azioni queste sanzionabili con pesanti multe per violazioni del codice della strada.
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La rubrica dei Santi celebrati dalla Chiesa
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In data odierna il Martyrologium Romanum commemora la santa principessa Antusa, vergine, figlia dell’imperatore iconoclasta Costantino V Coprònimo. Sant’Antusa aiutò i poveri, liberò gli schiavi, costruì chiese e monasteri e ricevette l’abito monastico dal santo vescovo Tarasio. La tradizione orientale la vuole anche morta martire, ma questa versione dei fatti non è contemplata dal martirologio latino.
Negli anni della sua adolescenza il regno rimase profondamente scosso dai problemi legati al tema dell'iconoclastia. Condannato il culto delle immagini come pratica eretica dal Concilio di Hieria, venne bandito dal re con rigore e poi perseguitato aspramente, colpendo perlopiù monaci.
La principessa Antusa, non condividendo le decisioni del padre, decise di rinunciare al matrimonio e di dedicare la propria vita a Dio distribuendo le proprie ricchezze ai poveri, riscattando schiavi ed edificando chiese.
Nel 780, quando morì il re Leone IV (fratellastro di lei, succeduto sul trono al padre), la moglie dello stesso, Irene l'Ateniana, diventata reggente del figlio Costantino VI, le propose di associarsi a lei nella gestione dell'impero, incontrandone tuttavia il rifiuto, essendo Antusa ormai dedita esclusivamente alla vita religiosa.
Dopo numerose opere di carità e di assistenza agli orfani, ricevette l'abito monacale nel 784 dal patriarca San Tarasio nel monastero della Concordia di Costantinopoli, dove rimase negli ultimi anni della sua vita.
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