ALBANO LAZIALE (politica) - Un incontro partecipato e che ha dato vita a un dibattito vivace e consapevole

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Il collettivo de L'Altra Albano, nel pomeriggio di venerdì 5 aprile, ha ospitato alcuni degli autori del libro “L'inceneritore di Roma una scelta sbagliata”.

“Uno scritto che spiega la battaglia che cittadine e cittadini, comitati e poche istituzioni, stanno combattendo contro la scelta arbitraria del sindaco di Roma di voler costruire un inceneritore a pochi passi dai Castelli romani, nel vano tentativo di poter mascherare la propria l'incapacità nella gestione dei rifiuti nella Capitale” si legge nella nota a firma della lista Progressista e de L’Altra Albano.

Un incontro partecipato e che ha dato vita a un dibattito vivace e consapevole. Gli ospiti, tutti, si sono poi intrattenuti fino a tarda serata intorno ad una conviviale cena di sottoscrizione proseguendo in armonia il dibattito sulla questione.

La lista Progressista e la lista L'Altra Albano, ringraziano tutti i partecipanti in particolar modo Francesca Mazzoli, Giuseppe Girardi, Paolo Barzilai, Enrico Del Vescovo, che con le loro competenze si sono messi a disposizione dei partecipanti rispondendo a domande e alternative sulla ipotesi di costruzione del fantomatico mostro nei pressi del nostro territorio.

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ROMA (attualità) - La nota dei movimenti
 
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Il consumo di suolo non si arresta ai Castelli Romani.
 
PNRR e nuovi progetti urbanistici mettono sempre più in pericolo le falde idriche, gli habitat naturali e la stabilità del vulcano laziale, l’allarme del Coordinamento Natura & Territorio dei Castelli Romani e delle associazioni ambientaliste.
 
Fin dalla proposta di istituzione del Parco Naturale dei Castelli Romani, avvenuta più di 40 anni fa, uno degli obiettivi era la tutela del territorio, inteso come geologia, suolo e habitat naturali del Vulcano laziale. Già nel primo anno dell’istituzione del Parco ampie aree sono state lasciate fuori, modificando il perimetro proposto dal Comitato promotore del Parco per consentire l’espansione e la speculazione edilizia.
 
Grazie a questa modifica i territori dei Piani di Caiano, dei Campi di Annibale, delle aree tra Frascati, Grottaferrata e Marino e del Monte Artemisio sono stati consumati dall’abusivismo edilizio, dalle lottizzazioni e gli ecomostri. Solo nel 1998 siamo riusciti, dopo una lunga battaglia, a far allargare il perimetro del Parco, facendo anche inserire tutte le foreste che erano rimaste fuori. A causa dell’aumento della popolazione e alla cementificazione il consumo delle risorse idriche è aumentato a dismisura su tutto il territorio, causando l’abbassamento del livello dei laghi, dei pozzi e delle zone umide. La popolazione dall’inizio dell’abbassamento dei livelli dei laghi è aumentata del 45% e i consumi idrici sono raddoppiati, un abitante dei Castelli Romani consuma il doppio dell’acqua della media nazionale, 215 mc pro-capite all’anno.
 
I Comuni continuano a prevedere nuovo cemento, sono infatti previsti centinaia di migliaia di mc di nuove costruzioni, centri commerciali o “polifunzionali”, spesso tali progetti vengono definiti “green” senza che lo siano veramente magari mettendo qualche alberello e qualche pannello solare, già il consumo del suolo previsto elimina tale definizione in questi progetti. L’opzione zero cemento e il recupero dell’esistente sono, per il coordinamento ambientalista, le uniche alternative possibili. L’analisi satellitare dei nostri territori illustra bene la situazione del consumo del suolo.
 
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Sono numerosi i progetti in fase di realizzazione o di approvazione: sale Congressi e palestre (ad esempio ad Albano), poli turistici in zone industriali, centri commerciali sulla via nettunense, parcheggi su aree archeologiche come ad Ariccia, previsti solo in due Comuni più di 30.000 mc di nuove residenze, ad Ariccia, e di centri polifunzionali oltre 10.000 mc di nuovo cemento ad Albano. Nuovi insediamenti industriali nei vigneti di Cancelliera. Senza parlare delle nuove strade come il tracciato previsto che partirà dallo svincolo di Campoverde sulla 148 Pontina ad Aprilia e proseguirà fino al casello autostradale di Valmontone, passando per i territori di Aprilia, Cisterna di Latina, Velletri, Lariano, Cori, Artena, Labico. Sono terreni che oggi sono occupati da aree agricole, frutteti, oliveti, ma anche vivai ed edifici che dovranno essere demoliti per fare spazio alla nuova infrastruttura stradale. Una vera e propria colata di cemento sui Castelli Romani, in una situazione già ogni limite di sostenibilità.
 
Senza parlare dei progetti definiti “green” o turistici che invaderanno i crateri dei laghi e dei boschi, progetti contro cui ci stiamo battendo da tempo, come le “palestre a cielo aperto” che vogliono fare nei boschi del monte Artemisio, del Cerquone e nel cratere del Lago di Nemi non habitat naturali da proteggere ma un luogo da consumare, da dare in gestione a privati senza nessuna logica di sostenibilità e senza perseguire gli obiettivi di conservazione della biodiversità per cui il parco dei Castelli Romani è stato voluto dalla popolazione.
 
In rosso il cemento che ricopre le aree dei Castelli Romani dove è stato maggiore il consumo di suolo

ROCCA DI PAPA (cronaca) - Sul posto il 118, ma non è stato necessario il trasporto in ospedale

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Un incidente stradale con cappottamento si è verificato intorno alle 16:30 su via Rocca Priora quando, dopo aver perso il controllo della sua macchina, un ventenne del posto con al lato passeggero un amico coetaneo si è cappottato più volte finendo fuori strada.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale diretti dalla comandante Monica Palladinelli he hanno chiuso la strada per svolgere i rilievi e fare intervenire il carro attrezzi per la rimozione della macchina sottosopra . I due ragazzi a bordo sono rimasti contusi, ma per fortuna non gravemente .

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Sul posto è intervenuta un ambulanza del 118 per una visita dei due giovani a bordo dell'auto, ma non è stato necessario il trasporto in ospedale. La strada è stata riaperta dopo circa un'ora , grazie al fatto che un carro attrezzi con braccio gru ha rimesso l'auto su 4 ruote, che era finita sottosopra a bordo carreggiata .

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ARDEA (attualità) - Le parole dell'assessore
 
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Grazie ad un dettagliato lavoro dell'assessorato al Patrimonio, Bilancio, Digitalizzazione, diretto da Emanuela Ferrante, è partito nel comune del litorale romano, un progetto di contrasto e di censimento dell'abusivismo edilizio, in quanto troppi i terreni o immobili comunali, risulterebbero occupati abusivamente.  " Per questo come amministrazione comunale ci siamo fatti aiutare anche dalla tecnologia informatica, il Comune di Ardea è infatti proprietario di molti immobili, tra cui fabbricati destinati ad Edilizia Residenziale Pubblica e fabbricati e terreni acquisiti al patrimonio.
 
Il Ministero delle Infrastrutture ha istituito la Banca Dati nazionale sull’abusivismo edilizio che raccoglierà e renderà disponibili le informazioni sugli immobili e le opere realizzate in violazione di legge " ha dichiarato l'assessore Emanuela Ferrante .
 
Il progetto prevede inizialmente che la Banca Dati sarà alimentata con le informazioni sugli immobili e le opere abusive segnalate dai Comuni stessi. Sono le Amministrazioni Comunali a dover vigilare in maniera dettagliata, sull’attività urbanistico-edilizia svolta sul territorio di competenza. Per poi prevedere l’obbligo per le stesse, di provvedere alla demolizione delle medesime opere abusive ed al ripristino dello stato dei luoghi, qualora sia accertato l’inizio o l’esecuzione senza titolo di opere edilizie ricadenti in aree soggette a vincolo di inedificabilità o in aree destinate ad opere e spazi pubblici o ad interventi di edilizia residenziale pubblica.
 
“Il Comune di Ardea è da tempo impegnato nello svolgimento delle attività tecnico amministrative per l’analisi di un numero rilevante di aree e opere di proprietà comunale occupate senza titolo autorizzativo, continua l'assessore al Patrimonio Comunale.  All’Ufficio Servizi Politiche del Patrimonio spetterà il compito di procedere alla trascrizione nei registri immobiliari ed alla richiesta delle indennità di occupazione . Al momento la documentazione disponibile è attualmente solo in formato cartaceo. La rilevanza delle istanze da lavorare impone, come abbiamo scritto nella Delibera pubblicata sull'Albo Pretorio del Comune,  una riorganizzazione del lavoro semplificata, sulla base di un accesso agli atti informatizzato, ed una visione territoriale dei cespiti su base cartografica e catastale semplificando le operazioni di calcolo per gli indennizzi. La giunta ha quindi autorizzato gli uffici ad acquistare un software in grado di mappare l’abusivismo o le case date in affitto, e accertare quanto gli occupanti devono pagare, emettendo in automatico anche i solleciti al riguardo, conclude Emanuela Ferrante ”.
 
 
In questo modo, si cercherà sostanzialmente di evitare le immediate ricadute sugli equilibri finanziari dell’Ente gestore, in considerazione del fatto che le indennità di occupazione abusiva costituiscono una significativa componente di entrata per le casse finanziarie comunali . Molto soddisfatta l'assessore Ferrante, che ha desiderato ringraziare pubblicamente tutta l'amministrazione comunale ed il sindaco di Ardea Maurizio Cremonini, oltre tutti gli uffici comunali, per il raggiungimento di questo importante risultato politico amministrativo. 
 
Nella foto sopra l'assessore Emanuela Ferrante, che si occupa di digitalizzazione, patrimonio e bilancio, con il sindaco Maurizio Cremonini. 
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