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FRASCATI (attualità) - Si ritarda l'applicazione della delibera di Giunta che istituisce il senso a scendere sulla strada che collega la Passeggiata alla Stazione. E come ogni domenica le macchine in sosta sono molte
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La bellissima giornata primaverile, fin troppo calda, il mercatino "antiquario" del centro e la tradizionale attrattività di Frascati questa mattina hanno portato nella città tuscolana la consueta invasione domenicale.
Diversi coloro che, in cerca di un parcheggio, hanno visto nella "comoda" via Letizia Bonaparte, vicinissima alla Passeggiata, il posto ideale dove lasciare la propria auto. E così nel corso della mattinata si è formata la consueta fila di auto parceggiate.
Come noto via Bonaparte è destinata a diventare, a seguito della delibera approvata dall'illuminata Amministrazione comunale di Frascati, un senso unico a scendere verso la Stazione ferroviaria.
Di fatto, già da un paio di settimane sono stati messi il cartello (che qualcuno ha mezzo scoperto) e il basamento per il parcometro. Ma perché l'intervento non sia stato ancora completato è un bel mistero buffo.
Di fatto, praticamente come sempre durante i fine settimana, diverse le auto che hanno parcheggiato in evidente divieto di sosta lungo il lato destro della strada: disciplina certificata dal divieto di sosta e fermata che si trova all'inizio di via Letizia Bonaparte.
Diverse le domande che sorgono spontanee: le auto fotografate sono state sanzionate? E' possibile che il cartello del parcheggio a pagamento mezzo scoperto renda ricorribili le eventuali sanzioni? Attendiamo lumi.
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GENZANO (attualità) - Si è parlato soprattutto del taglio del bosco di lecci operato sul costone del lago di Nemi, in via Perino, nel comune di Genzano
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Partecipata manifestazione del Comitato per la Protezione dei Boschi dei Colli Albani, questa mattina in piazza Frasconi, a cui hanno aderito molte associazioni ambientaliste e di tutela del territorio, come Italia Nostra Castelli Romani e molte altre. Sono state mostrate diverse immagini, in una galleria fotografica, della condizione dei boschi dei Castelli Romani dove c'è stato un taglio indiscriminato di alberi.
Si è parlato soprattutto del taglio del bosco di lecci operato sul costone del lago di Nemi, in via Perino, nel comune di Genzano, dove erano in corso lavori di consolidamento della parete, dall'autunno scorso. Lavori poi fermati, dopo i controlli dei carabinieri forestali di Velletri, che hanno riscontrato un taglio di alberi eccessivo rispetto a quello consentito ed autorizzato dal Comune di Genzano e dal Parco Regionale dei Castelli, ad opera della ditta incaricata.
Ci sono delle indagini in corso in merito, con due responsabili dei lavori indagati dalla Procura della Repubblica di Velletri. I volontari del Comitato per la Protezione dei Boschi dei Colli Albani, hanno chiesto e ottenuto nella giornata di ieri un incontro con il sindaco di Genzano Carlo Zoccolotti, che li ha rassicurati: "Il bosco di via Perino, dove sono stati fermati i tagli di alberi, sarà tutelato ed i lavori che si spera ripartano presto, saranno svolti con tutto il rispetto e la tutela dell'ambiente circostante.
Sono dei lavori necessari per mettere in sicurezza la parete sul costone lacustre, interessata a frane e cedimenti negli scorsi 30 anni, molto pericolosi per i residenti e gli amanti della zona. E che le indagini della Procura e dei carabinieri forestali accerteranno eventuali abusi e danni fatti all'ambiente, da chi ha operato sul posto i lavori commissionati, la ditta nominata è stata chiaramente sostituita appena ci si è resi conto del fatto ".
Continua così la lotta dei volontari contro i tagli indiscriminati dei boschi dei Colli Albani, che organizzeranno altre iniziative nei prossimi mesi. " Noi chiediamo con forza e convinzione al Comune di Genzano - ha dichiarato questa mattina Doris Ercolani, volontariA del Comitato Protezione dei Boschi - di considerare il danno ambientale importante e la revisione del progetto visto che l'ecosistema dei boschi lacustri è il più prezioso che abbiamo sul nostro territorio ".
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GROTTAFERRATA (cronaca) - L'ennesima rottura nella rete idrica cittadina colabrodo
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Nomen, omen. Solo che in questo caso l'applicazione del famoso detto latino invece che ad una persona deve essere attribuita ad una strada.
Da questa mattina via Piave, la strada che da via XXIV maggio scende su piazza di Poggio Tulliano, a ridotto del centro di Grottaferrata,è letteralmente trasformata in un fiume.
Colpa dell'ennesima rottura di una tubazione della disastrata rete idrica cittadina, rete sulla quale vanamente le Amministrazioni comunali che si succedono in Municipio hanno cercato di mettere le mani.
Il fiume di acqua potabile che scende da via Piave ha allagato la piazza e via delle Sorgenti (...) provocando anche qualche disagio per la circolazione stradale. Si attende dunque ora l'intervento, l'ennesimo a Grottaferrata, dei tecnici di Acea Ato2.
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