Caldaia a condensazione: aumento delle temperature in casa

Pubblicato: Martedì, 23 Aprile 2024 - Redazione attualità

MILANO (attualità) - La Caldaia a condensazione conviene perché essa ha una maggiore potenza di riscaldamento delle acque che diventano vapore e conservano il calore riutilizzando per più circoli nelle termocondutture

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Le nuove caldaie che sono prodotte in grande quantità ed immesse sul mercato, sono complete del meccanismo di condensazione. Esso ha stravolto completamente l’idea di riscaldamento poiché, confrontandola con il sistema classico, cioè del riscaldamento delle acque, si ha un aumento delle temperature in casa.

La Caldaia a condensazione conviene perché essa ha una maggiore potenza di riscaldamento delle acque che diventano vapore e conservano il calore riutilizzando per più circoli nelle termocondutture. Si ha una velocità maggiore nel riscaldare i termosifoni o radiatori. Infatti chiunque abbia deciso di fare la sostituzione della caldaia, ha notato che prima la propria abitazione impiegava 20 minuti o 30 minuti per riscaldarsi. Mentre con il sistema a condensazione ne ha impiegati 10.

Una diversità enorme! Il sistema di condensazione sfrutta immediatamente il calore. Le caldaie tradizionali hanno prima bisogno di scaldare gli interni del bruciatore, poi i meccanismi del trattamento delle acque, arrivando finalmente a riscaldare quest’ultime. Un processo lento, faticoso e che richiede molta energia oltre che combustibile.

Al contrario il sistema di condensazione riscalda subito il bruciatore creando condensa, il vapore acqueo ha un altro grando che mira a riscaldare poi l’acqua che viene spinta nelle condutture. Infine, il calore della condensa sale di grado in modo da far diventare l’acqua vapore e quindi si riscalda tutto il dispositivo e immediatamente i radiatori esterni collocati nelle stanze.

OTTIMA, MA CON I SUOI CONTRO

Le caldaie a condensazione sono eccellenti. In poco tempo hanno mostrato quanto siano poco efficaci le caldaie tradizionali. I consumi vengono dimezzati e si sfrutta interamente ogni più piccola fonte di calore, perfino quella interna. La sua tecnologia recupera addirittura il calore del fumo che rischia di portar via con sé l’11% del riscaldamento che ha creato la caldaia stessa. Tale fonte latente viene quindi riutilizzata.

Tale sistema ha comunque i suoi contro. Per esempio è necessario che l’impianto di riscaldamento interno sia in buono stato. Non debbono esserci dispersioni di alcun genere o presenza di calcare. I materiali debbono essere ad alta tenuta di calore. Il vapore acqueo, per mantenere la sua forma, deve rimanere bollente. Questa condizione provoca ustioni e bruciature nelle termocondutture con materiali plastici o che non sono isolati.

Dunque occorre pensare a quale sia la reale condizione del proprio impianto che si può valutare con una semplice videoispezione.

Scarico acqua della condensa

Nelle caldaie a condensazione è normale che ci siano delle acque di scarto. Al suo interno si ha una combustione che è una reazione chimica. La condensa necessaria per iniziare a riscaldare il resto dell’acqua che verrà spinta nelle condutture, è ricca di elementi acidi e corrosivi.

Per eliminarla c’è già una conduttura di raccolta ed eliminazione delle acque interne. il metodo migliore per liberarsene è quello di avere un allaccio diretto nelle fognature. In alternativa si potrà raccogliere, ma ciò non toglie che essa debba venire eliminata all’interno di un impianto fognario.

In futuro, dopo un paio di anni, quando si avvicina il momento della revisione, è il caso di pulire questa conduttura che ha un’alta probabilità di creazione di calcare che la ostruisce.