MONZA (attualità) - La Manutenzione caldaie e scaldabagni quindi è fondamentale e deve essere eseguita in base alla loro alimentazione oltre che all’età o all’uso

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Caldaie e ottime prestazioni camminano di pari passo con le manutenzioni e gli interventi di pulizia che ottimizzano la combustione oltre al ricambio di aria all’interno. Per gli scaldabagni, che hanno come obiettivo la produzione di acqua calda sanitaria per uso personale, ci preoccupiamo di meno. Solo che negli scaldabagni ci preoccupiamo realmente poco delle sue necessità.

Al pari degli altri impianti di riscaldamento, che sono immersi nell’acqua e la trattano per cambiare la temperatura, anch’essi sviluppano gravi sporcizie. Il calcare, la riduzione delle temperature o dei tempi di riscaldamento, fino ad arrivare ai guasti da ossidazioni, sono tutti elementi che diminuiscono le sue prestazioni.

La Manutenzione caldaie e scaldabagni quindi è fondamentale e deve essere eseguita in base alla loro alimentazione oltre che all’età o all’uso.

INTERVENTI SIMILI, MA DIVERSI

Le caldaie e gli scaldabagni si diversificano nelle dimensioni, ma entrambi si possono alimentare con il gas oppure con l’energia elettrica. Gli interventi di manutenzione sono similari, ma ovviamente si concentrano in punti diversi della struttura.

Nei modelli a gas, che bruciano combustibile avendo lo sviluppo e la presenza di una fiamma interna, è necessario che ci sia un’eliminazione delle fuliggini. Le canne fumarie si debbono pulire. Occorre poi l’analisi dei fumi che debbono rispettare i parametri di bassa produzione di anidride carbonica e polveri sottili.

Nelle caldaie, questa manutenzione, si effettua almeno una volta ogni 2 anni. Negli scaldabagni si dovrebbe fare questo lavoro almeno una volta ogni 2 anni, ma è possibile farlo anche triennalmente. Alla fine si ha un uso meno continuativo rispetto alla caldaia.

Gli scaldabagni elettrici invece dovrebbero fare dei controlli sul cablaggio elettrico, in modo da evitare dispersioni di elettricità oppure delle ossidazioni nei circuiti, almeno una volta all’anno. Esistono persino delle tipologie che sono con sistemi di impianti fotovoltaici o termici che sfruttano l’uso delle energie rinnovabili. Per essi si consiglia di fare controlli interni almeno una volta ogni 2 anni.

In entrambi i dispositivi è necessario prestare attenzione ai consumi, che aumentano con il passare degli anni, e con il calcare. Quest’ultimo è quello che provoca sia problemi di riscaldamento che di deflusso o spinta delle acque.

Una qualsiasi manutenzione permette di capire quali sono i danni e malfunzionamenti degli impianti di riscaldamento. Inoltre è possibile avere delle prestazioni che rimangono uguali a quanto il prodotto era nuovo.

Interventi per migliorare le prestazioni

Cosa si intende per prestazione della caldaia o dello scaldabagno? Le prestazioni sono: tempi di riscaldamento, grado di temperatura che raggiunge, tipologia di riscaldamento delle acque, spinta nelle condutture, consumi che debbono essere bassi.

Una caldaia che inizia a consumare tanto ed impiega poi 20 minuti per riscaldare i termosifoni, ha un forte abbassamento delle prestazioni. Esso quindi non riesce a soddisfare le aspettative. Tale problema è comune nelle caldaie che hanno superato gli 8 anni. Occorre quindi fare interventi di pulizia delle canne fumarie, del termoconvettore e dei trasformatori interni. Questo velocizza la combustione e il riscaldamento.

Negli scaldabagni che invece consumano molta energia c’è il rischio che la resistenza interna sia completamente avvolta dal calcare che impedisce la diffusione del calore. Si deve quindi pulire e valutare i suoi tempi di riscaldamento.