VELLETRI (attualità) - In tanti si sono stretti attorno al dolore dei familiari
ilmamilio.it
Sono stati centinaia i presenti per dare l'ultimo affettuoso saluto alla meravigliosa donna che e stata Cristina Frison in Di Silvio, deceduta due giorni fa presso la Clinica San Raffaele di Monte Compatri dopo una lunga e terribile malattia.
In tanti, colleghi, familiari, conoscenti, giunti anche da San Giorgio Bosco in provincia di Padova di dove era originaria la donna.
Tutti si sono stretti intorno al marito Stefano Di Silvio assistente capo della polizia di stato in servizio al commissariato di Velletri, conosciuto e apprezzato anche in altri commissariati di polizia dei Castelli, come quello di Albano e alla stradale dove aveva lavorato.
Tutti, famigliari, datore di lavoro, amici, hanno definito Cristina Frison, anche il parroco venuto dal suo paese di origine; "come una donna dolce e forte allo stesso momento, ironica, umoristica, fino agli ultimi giorni della sua vita, grande lavoratrice, bella e solare".
La salma, dopo le esequie presso la Cattedrale di San Clemente, sarà trasportata nel cimitero di San Giorgio Bosco (Padova) dove domani pomeriggio nel suo paese di origine sarà ricordata con una messa nella chiesa centrale alle 14.30 con il trasporto e il funerale curato dall'agenzia funebre Mattacchioni di Lariano, dove la coppia Cristina è Stefano, innamoratissima, viveva da alcuni anni dopo il loro matrimonio.
Si erano conosciuti a Padova da ragazzi quando lei lavorava in una pasticceria in centro e Stefano Di Silvio era un giovane poliziotto della stradale in servizio nella cittadina veneta.
Poi qualche anno fa il trasferimento di lei qui a Lariano, il nuovo lavoro presso un'azienda che produce funghi gestita dalla famiglia Mattozzi dove era stata accolta con grande affetto, stima e fiducia.
"Il grande amore per te non finirà mai , durerà per sempre, ho cercato di dare sempre il meglio di me accanto a te amore mio nei momenti belli e in quelli brutti e bui. Arrivederci a presto tesoro mio, per sempre tuo...", con queste parole dal leggío della cattedrale ha concluso il suo intervento tra le le lacrime di sofferenza il marito Stefano Di Silvio, seguito da un lungo ed emozionante applauso e molte lacrime di dolore dei centinaia di presenti.