Grottaferrata | Giornata della Memoria: le riflessioni dei ragazzi della San Nilo sul film «L'ultima volta che siamo stati bambini»

Pubblicato: Sabato, 27 Gennaio 2024 - Kio Anna Maria Paziani e Giorgia Vergani

GROTTAFERRATA (attualità) - Gli studenti della scuola secondaria al cinema Alfellini (finalmente) per ricordare la Shoah. «Ci siamo sentite fortunate - hanno dichiarato due studentesse - per non aver vissuto la stessa situazione.»  

 

ilmamilio.it - A scuola di giornalismo* (articolo di Kio Anna Maria Paziani e Giorgia Vergani)

Il 24 e il 26 gennaio, le classi della scuola secondaria dell’I.C. San Nilo di Grottaferrata, entusiaste per la riapertura del cinema Alfellini, sono andate a vedere il film «L’ultima volta che siamo stati bambini» di Claudio Bisio. Questa uscita è stata organizzata per commemorare, con qualche giorno di anticipo, la Giornata della Memoria. Prima dell'inizio del film è stato proiettato un messaggio di Claudio Bisio in cui esprimeva il suo dispiacere per non poter essere presente e manifestava il desiderio di ricevere opinioni sul film.

Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Fabio Bartolomei, ambientato tra Toscana e Lazio durante la Seconda guerra mondiale, e narra la storia di tre bambini: Italo, Cosimo e Vanda che cominciano un viaggio per la Germania, per salvare il loro amico ebreo Riccardo, portato nei campi di concentramento tedeschi. Un grande film d'avventura in cui gli studenti si sono immedesimati, approfondendo le conoscenze su questo grande e importante evento storico e apprendendo l’importanza dell’amicizia. 

La scena più significativa è stata quella iniziale, dove i due amici Cosimo e Italo hanno accettato Riccardo, nonostante fosse ebreo, e Vanda, nonostante fosse una ragazza.

Al termine del film, è stato chiesto ai ragazzi di esprimere le loro opinioni: tutti sono rimasti colpiti dai personaggi interpretati dai piccoli attori, che, nonostante la brutalità delle situazioni, sono rimasti uniti e hanno dimostrato coraggio. Alcuni hanno apprezzato il fatto che non ci fossero troppi dettagli, altrimenti si sarebbe perso il fine della storia. Il finale ha sorpreso tutti, ma è stato criticato da alcuni perché considerato troppo frettoloso; altri si sono commossi e ci sono state persone a cui non è piaciuto.

Il film ha suscitato tristezza perché tratta di un evento storico realmente accaduto, ma anche offerto momenti divertenti grazie ad alcune scene e alle battute. «Ci siamo sentite fortunate - hanno dichiarato due studentesse - per non aver vissuto la stessa situazione.» 

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Ricordare la Shoah è importante per evitare di commettere lo stesso errore visto che tante persone hanno sofferto. Questo film ha aiutato i ragazzi a comprendere che non esistono razze umane e nessuno è inferiore, per questo bisogna ricordare questa guerra. 

Sono passati 80 anni da questo conflitto, ormai, e sembra che a tanti giovani della nuova generazione non interessi, tuttavia, gli studenti in sala hanno ritenuto che fosse fondamentale ricordare cosa fosse successo per evitare che si ripeta. L’effetto che questo film ha avuto su chi ora scrive è stato positivo e importante perché ci ha fatto riflettere sull’importanza dell’ugualianza. 

Si consiglia la visione di questo film  a tutti, sia grandi che piccoli, perché nonostante l’argomento drammatico la bravura degli attori e l’ironia ha reso tutto più leggero e in alcune scene anche divertente.

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*Nota della redazione:

«A scuola di giornalismo» – Il progetto di educazione all’informazione approvato dal collegio dei docenti e inserito nel PTOF dell’istituto comprensivo diretto dalla DS Antonella Arnaboldi è realizzato in collaborazione con la nostra testata giornalistica. LEGGI: Grottaferrata | Riparte «A scuola di giornalismo» con l'I.C. San Nilo

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