Castelli Romani-Litorale, un altro esemplare di lupo investito e ucciso da un'auto
Pubblicato: Giovedì, 11 Gennaio 2024 - redazione attualitàCASTELLI ROMANI/LITORALE (attualità) - Le testimonianze e le riflessioni sulla presenza dei lupi nell'area
ilmamilio.it
Dopo il rinvenimento di un esemplare di giovane Lupo morto in via Pratoni del Vivaro, colpito da una macchina, vengono segnalate presenze di questi animali selvatici che popolano da molti anni la zona del Parco Regionale dei Castelli, anche verso il Litorale e le zone dell'Agro Romano tra Pomezia, Torvaianica e Ostia.
Qualche giorno fa alcuni residenti della zona di via Laurentina, via Casale delle Allodole, la zona al confine tra Ardea, Pomezia, Roma, hanno segnalato la presenza di un esemplare di lupo femmina morto al bordo della strada alle autorità competenti.
Sul posto sono intervenuti i veterinari della Asl di zona e i guardiaparco di Roma per la rimozione e il trasporto dell'animale presso l'Istituto zooprofilattico di Ciampino per le verifiche e i controlli del caso .
"Già nei primi anni del duemila segnalammo la presenza dei Lupi nella zona dei Castelli Romani - dice un anziano pastore, soprattutto nelle zone boschive e collinari dei Pratoni del Vivaro, i Monti di Artena, Monte Compatri, Rocca di Papa, Velletri, Rocca Priora e le alture di Segni, Carpineto Romano e i monti Lepini, Simbruini, Prenestini, molti di noi trovarono pecore, capre e altri animali sbranati, con segni di chiaro attacco di branchi di Lupi, ai greggi dei nostri pascoli. Non fummo creduti, le autorità locali e alcuni guardiaparco ci dissero che stavamo facendo solo allarmismo e che era alquanto impossibile la presenza dei Lupi sul territorio del Parco Regionale dei Castelli Romani e zone limitrofe. Solo due giornalisti del quotidiano il Messaggero della zona dei Castelli, ci diedero voce e credettero alle nostre versioni dei fatti, testimoniando con foto e articoli quando stava accadendo.
Anche loro furono accusati ingiustamente e solo per aver fatto bene il loro lavoro di cronisti sul territorio, di fare allarmismo e diramare notizie non confermate dai soliti così detti esperti. Poi dopo qualche settimana che se ne parlava, grazie alle nostre segnalazioni e al lavoro dei due giornalisti Luigi Jovino e Luciano Sciurba, che fecero diversi articoli sul quotidiano romano Il Messaggero, pagine di Roma e provincia, ma anche su quelle nazionali l'ipotesi della presenza dei Lupi ai Castelli Romani, sul Monte Artemisio e le altre alture boschive prese sempre più piede. Alla fine il rinvenimento di un esemplare di giovane lupo morto investito lungo via dei Pratoni del Vivaro, e le impronte inequivocabili sulla abbondante neve caduta nella zona dei Pratoni del Vivaro, confermarono la loro presenza. Con un dietrofront e un cambio opinione repentino come era prevedibile da parte dei così detti esperti e di chi aveva accusato di fare allarmismo a chi ne parlava basandosi su fatti concreti . Addirittura dopo queste scoperte gli stessi detrattori, schernitori, cominciarono a parlarne in toni entusiasti, stigmatizzando la presenza di questi animali, come un fatto positivo per l'habitat del Parco Regionale dei Castelli " , conclude laconico il pastore dei Castelli Romani.
Franco B. di Genzano, un volontario esperto di ambiente, fauna selvatica e caccia , che collabora con la Regione Lazio dichiara : " I Lupi sono animali migratori, che ogni giorno per indole istintiva camminano decine e decine di km verso mete boschive e aree verdi, sia in altura che in pianura. Di recente ne ho avvistati alcuni di notte nei boschi e aree di folta vegetazione Nemi e Rocca di Papa, in ore notturne, grazie all'uso di sofisticate attrezzature video a raggi infrarossi. E altri branchi e singoli animali sono stati avvistati nelle zone delle Riserve Naturali del Litorale romano dove si dirigono dopo aver percorso centinaia di km provenienti dalle montagne Laziali e dei Castelli Romani . Escono dai loro habitat per vari motivi, per fame, per allontanamento dal branco dopo lotte perdenti tra loro, per indole istintiva migratoria. Il fatto di trovarne alcuni morti e feriti sulle strade di queste zone conferma la loro folta presenza sul territorio ".
" In caso di avvistamenti di Lupi morti, per investimento di auto o altri motivi, bisogna subito avvisare le autorità locali e l'istituto zooprofilattico di Roma Ciampino, per il recupero dell'animale ed eventuali analisi specifiche sull'animale. Utili e preziose per capirne di più, sulla sua età, tipologia e tracciablità. I Lupi percorrono spesso il tragitto fino alle riserve sul litorale laziale e romano. Non è una novità, di solito sono Lupi giovani che partono dai monti lepini o simbruini, passano per i Castelli Romani e vanno verso la riserva statale del Litorale di Roma. Ci sono ricercatori che li seguono, avevamo fatto un paio di anni fa, anche noi dell'Eco Istituto, un seminario ad Ariccia su questo tema" ha detto Roberto Salustri esperto ricercatore e ambientalista dei Castelli Romani.
Da una ricerca del WWF Italia:
Il lupo è forse l’animale che da più tempo si confronta con la nostra specie. Antenato dei cani domestici, ha da sempre rappresentato l’altra faccia della medaglia del “miglior amico dell’uomo”: il competitore per la selvaggina e il predatore del bestiame domestico. Un animale che rappresenta il conflitto con le attività umane, ma anche la fierezza, suscitando in noi ammirazione e fascino. Circa 3.300 individui è l’ultima stima dei lupi in Italia.
Il suo mantello varia a seconda dell’età e delle stagioni. In Italia il tono dominante è grigio-beige con delle sfumature più chiare sulle parti ventrali. Le zampe anteriori presentano una banda scura. Il lupo vive in branchi le cui dimensioni variano in base alla disponibilità di cibo e alle condizioni ecologiche. In Italia, i branchi sono costituiti in media da 2 a 10 individui. Il branco è un’unità familiare che caccia, alleva la prole e difende il territorio. L’unità fondamentale del nucleo familiare è la coppia riproduttiva, composta da un maschio e una femmina che restano associati tutta la vita. Gli altri individui sono figli della coppia, che collaborano attivamente alla crescita delle cucciolate successive e alla caccia. Le sue prede sono per lo più mammiferi ungulati come cinghiali, caprioli, cervi, daini o anche animali di taglia più piccola, come lepri e nutrie. Diffidente e intelligente, tende a evitare il contatto con l’uomo, anche a seguito della spietata persecuzione a cui è stato sottoposto.
Nelle foto il lupo rinvenuto morto su via Laurentina zona Casale delle Allodole alcuni giorni fa da alcuni residenti. Tra Pomezia e Roma, portato all'Istituto Zooprofilattico per le analisi del caso . E' sato Investito probabilmente da una macchina mentre attraversava la strada diretto verso le riserve naturali del Litorale romano
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