Incendio Ciampino, Andreassi (IV): “Su territorio centinaia di piccoli siti di stoccaggio rifiuti. Maggiori controlli”
Pubblicato: Sabato, 29 Luglio 2023 - Redazione politicaCIAMPINO (politica) - Le parole del coordinatore provinciale di Italia Viva
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“Ancora un incendio. Ancora un rogo che interessa un sito di stoccaggio di rifiuti. Stavolta a Ciampino. Non conosco i dettagli quindi non mi avventuro in analisi. Ma prendo spunto da questo fatto per qualche considerazione.
Sono ormai esausto a forza di ripeterlo. L’obiettivo della nostra Regione non può essere la costruzione di un impianto (o la non costruzione di un impianto) ma è la chiusura del ciclo dei rifiuti. Il che significa che i rifiuti prodotti da cittadini e imprese devono trovare una strada. Che, per legge, non può essere la discarica se non in parte grandemente minoritaria.
Ed il ciclo dei rifiuti è popolato da centinaia di soggetti titolari di attività di stoccaggio come quella che oggi è andata a fuoco. Piccoli imprenditori che recuperano e stoccano materiali, dietro compenso, e che poi sono tenuti a smaltire questi materiali in impianti più grandi, pagando” commenta il professor Luca Andreassi, coordinatore provinciale di Italia Viva e vicesindaco di Albano Laziale.
“Date le taglie ridotte, i controlli sono non obbligatori. E questo comporta, talvolta, non mi riferisco al caso di oggi di cui, ripeto, non conosco i particolari, che l’imprenditore più smaliziato abbia la tentazione di stoccare un quantitativo ben superiore a quello autorizzato incassando più soldi. Innescando una bomba. Che può esplodere per una scintilla del nastro trasportatore, senza che il sistema antincendio sia in grado di fare nulla visto che è dimensionato per la quantità autorizzata. Ben minore di quella effettivamente presente. In alcuni casi, poi, c’è anche del dolo. Ma questa è un’altra storia che qui mi interessa meno. Ciò che si chiede a chi amministra la nostra Regione è di definire, possibilmente in cooperazione con Città Metropolitana e Comuni, un piano con obiettivi chiari, risorse economiche chiare e controlli altrettanto chiari. Con l’obiettivo non di costruire questo o quell’impianto, ma con un’idea chiara di come gestire i rifiuti prodotti nel rispetto della salute dei cittadini e dei conti pubblici, utilizzando le tecnologie più sviluppate ed all’avanguardia.
Tutti coloro che, oggi, indossando una sciarpetta al collo come quando si va allo stadio si fanno paladini di posizioni faziose senza nessuna proposta reale, fatta di tecnologia, di numeri, di soldi, di emissioni inquinanti, di esperienze già in essere in altri Paesi più avanzati del nostro, saranno chiamati, domani, ad assumersi le responsabilità del fallimento, dell’ulteriore nuovo fallimento, della politica dei rifiuti a Roma e nella nostra Regione” conclude Luca Andreassi.