Pomezia | Si dimettono i consiglieri di Pomezia Attiva. "Il M5S non aveva i numeri per governare"
Pubblicato: Mercoledì, 31 Agosto 2022 - RedazionePOMEZIA (politica) - A poche ore dalle dimissioni dei 4 consiglieri, cade la giunta guidata da Zuccalà. Di seguito il comunicato di Pomezia Attiva
Ilmamilio.it - nota stampa
Il Gruppo consiliare Pomezia Attiva commenta l'esito dell'ultimo Consiglio Comunale, tenutosi il 26 Agosto. "Un incontro decisivo per capire le sorti dell’amministrazione Zuccalà. L’ex maggioranza che porta il nome del Movimento 5 Stelle (screditandone l’immagine in questi giorni, a nostro avviso), ha dimostrato di non avere più i numeri per governare, e di non avere capacità di dialettica politica tali da poter pensare di proseguire senza numeri.
Sono andati sotto per ben due volte in Consiglio. In che modo? - Hanno cercato di fermare una nostra mozione su Eco-X che chiedeva un sopralluogo dell’area, e finalmente la caratterizzazione dei rifiuti della ex-discarica incendiata, presupposto essenziale per la futura bonifica. Alla fine si sono astenuti.
Hanno cercato di difendere una delibera di Giunta con la quale autorizzavano una colata di cemento su suolo agricolo in località Vicerè, con un ritorno di opere alla collettività estremamente insufficiente. Un accordo chiaramente vantaggioso per i privati proponenti (che hanno tutto il diritto di agire nel proprio interesse, sia chiaro), ma con poco o nulla per i cittadini.
Alla fine hanno abbandonato l’aula, senza neanche votare. L’ex maggioranza avrebbe potuto, semplicemente, accogliere le proposte ricevute, fare un mea culpa per i tanti gravi errori commessi, e iniziare un nuovo capitolo per questa amministrazione. Hanno preferito andare sotto, certificando il loro status di ex maggioranza e palesando il loro atteggiamento di irresponsabilità e incomunicabilità.
Tutto qui? Purtroppo no. L’ex maggioranza ha poi rincarato la dose, specificamente nei nostri confronti, dimostrando un carico di odio personale che pare annebbiare il loro raziocinio. In un primo momento, si sono scatenati i loro “tifosi” sui social (amici, parenti, ecc). Poi, in un comunicato pubblico, nel quale menzionano uno a uno, per cognome, ciascuno dei consiglieri di Pomezia Attiva, si sono lasciati andare ad accuse, allusioni e attacchi personali al limite della diffamazione. Con una strumentale manipolazione della realtà, ci accusano: - di difendere il Partito Democratico regionale (ma il 5 stelle ha ben due assessori nella Giunta Zingaretti, una addirittura di Pomezia!
Possibile l’abbiano dimenticato?); di difendere il consigliere Fucci, perché abbiamo fatto presente che la proposta dell’ex maggioranza di allontanarlo dal Consiglio Comunale era una follia antidemocratica senza precedenti; - di voler cancellare servizi alla cittadinanza, per esserci opposti alla cementificazione di Vicerè; - di essere solo interessati alle cosiddette “poltrone” del 2023!
Qua se c’è qualcuno attaccato alla poltrona è il sindaco, che ha rifiutato sempre e comunque di ammettere le proprie responsabilità per i gravi errori commessi nella gestione del gruppo politico, che conta 6 consiglieri dimessi e 4 fuoriusciti a fronte dei 15 che furono eletti, più un importante assessore dimissionato. In ultimo, si è addirittura permesso di dichiararci fuori dal M5S (con quale autorità?), la goccia che ha fatto per noi traboccare il vaso e che ci ha portati ad abbandonare il suo gruppo il 31 Luglio scorso. Glielo abbiamo detto in faccia, e lo ripetiamo: riteniamo il sindaco Zuccalà politicamente incompetente, inadeguato al ruolo che ricopre, e drammaticamente sprovvisto di capacità di discussione, che non sia ripetere “ho ragione io” fino alla nausea.
Facesse un sacrosanto passo indietro da ogni competizione elettorale futura, e lo dimostrasse lui, quel senso di responsabilità e di “non attaccamento alla poltrona” di cui imputa (senza vergogna) la mancanza a noi. Ma è ormai chiaro, che non possiamo più limitarci a circoscrivere le gravi responsabilità al solo sindaco. I consiglieri che ancora lo sostengono non sono stati in grado di riportarlo a più miti consigli, e magari, alcuni lo assecondano ancora nella sua furia cieca, irrazionale, da “lesa maestà” nei nostri confronti. Consiglieri della ormai ex-maggioranza: non siete riusciti a far fare un passo indietro a un soggetto che, con le sue azioni e atteggiamenti, sta recando, nostro malgrado, un danno politico al Movimento 5 Stelle, di Pomezia e non solo. Ridicola, poi la “lista della spesa” con la quale chiudono il loro comunicato. Un mix di cose già deliberate e/o appaltate, e che quindi verrano portate a termine in ogni caso (come il Teatro Comunale, l’abbattimento dell’ex Biagio di Torvajanica, lo sfruttamento di vari bandi acquisiti da un bel pezzo), e di provvedimenti da “libro dei sogni” (un elenco infinito di belle cose che non si è riusciti a fare in 4 anni, e che ora usano per prenderci in giro affermando si possano tutte fare in 8-9 mesi).
Evidentemente, hanno colto l’occasione per pubblicizzare elettoralmente i risultati positivi di questa amministrazione (che rivendichiamo noi stessi, avendone fatto parte) e al contempo fare una sorta di programma elettorale anticipato, in vista delle prossime elezioni amministrative a Pomezia.
Perché, a parere nostro, questo è il loro scopo: fare 8-9 mesi di passerella elettorale a spese dei cittadini, per arrivare “avvantaggiati” alle prossime elezioni. Questo non è interesse pubblico, e dunque non è un’operazione alla quale siamo interessati. Noi abbiamo cercato il dialogo con questo sindaco, e con chi si ostina a sostenerlo acriticamente, stringendo i denti e mordendoci la lingua.
In cambio abbiamo ricevuto solo la solita arroganza, presunzione e vuote promesse di redenzione alle quali ci ha abituato in questi anni. Ora, è assodata senza dubbio l’impossibilità a proseguire un percorso di dialogo, responsabilità e rispetto reciproco: abbiamo ricevuto un falso dialogo, ci è stata chiesta una responsabilità monodirezionale, e invece di rispetto, abbiamo avuto solo insulti e maldicenze. Secondo le regole del Movimento 5 Stelle, dato il nostro contrasto di idee con la “maggioranza” del gruppo consiliare, avremmo dovuto dimetterci dal nostro ruolo. Consapevoli, però, che le nostre dimissioni avrebbero molto probabilmente fatto cadere la maggioranza, abbiamo atteso, e cercato il dialogo.
Ora, preso definitivamente atto che il dialogo è impossibile, è giunto il momento di assecondare le regole del Movimento e le insistenti richieste da noi ricevute da un certo numero di persone del Movimento: ci dimetteremo. Decliniamo ogni responsabilità per la caduta di questa amministrazione: francamente, dopo il loro ultimo, incendiario comunicato, l’hanno voluta loro" conclude la nota politica.