Marino | L'associazione Chissà Dove promuove l'archeologia tra i più piccoli ai Castelli Romani e non solo
Pubblicato: Mercoledì, 13 Ottobre 2021 - Giulia BertottoMARINO (attualità) - L'associazione lavora con famiglie, bambinie scuole del territorio
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Ilmamilio.it intervista Francesca Cesari archeologa e tesoriere dell'associazione Chissà Dove di Marino.
Chissà Dove, il nome della vostra associazione nasce da un libro che racconta una bella parabola interiore per bimbi. Ce la racconta?
“Chissà Dove nasce sei anni fa, in concomitanza con la libreria per bambini e ragazzi Il soffiasogni di Albano Laziale; noi fondatrici eravamo infatti già amiche ed ex colleghe di università, è stato bello quindi per noi dare vita a questo progetto insieme. La presidente è l'archeologa Fabiana Grasso. Il nostro obiettivo è quello di promuovere e diffondere la lettura, la cultura e l'archeologia presso i ragazzi.
Lavoriamo con famiglie e bambini, questo è il nostro pubblico, ma anche con la scuole, ai Castelli Romani ma anche a Roma. Il nostro nome deriva proprio da un libro, che si intitola Chissà dove, un albo illustrato per bimbi che narra la storia di un albero che non vuole lasciare andare il suo seme. L'albero teme la separazione e che il semino da solo si perde, ma quando finalmente supera la paura e lo lascia genera una pianta. Questa storia di crescita interiore raccontata in modo fiabesco ci piaceva molto e così l'abbiamo scelta come nome. I bambini sono dei semi di coscienza che possono maturare grazie alla fiducia, alla conoscenza, alle opportunità che diamo loro. Dopo diversi anni posso dire che abbiamo creato un linguaggio di comunicazione con i bambini, che non deve essere lo stesso che usiamo con gli adulti, per questo la stessa mostra ha una diversa guida. Stessi contenuti ma diverso linguaggio. Questo fa sì che i bimbi e i genitori si sentano entrambi coinvolti e possano ricondividerlo anche a casa al rientro dall'esperienza”.
Intrattenete una fitta rete di collaborazioni con diversi comuni dei Castelli.
“I nostri laboratori si svolgono in diverse strutture che si trovano ad Ariccia, ma collaboriamo anche con il Villino Volterra dove facciamo il campus Il giardino dell'arte e dell'archeologia, in estate, per bambini dai 6 ai 13 anni. Facciamo presentazioni di libri in collaborazione con Il Soffiasogni, ad Albano collaboriamo con la sala del Salone Rampante, in cui teniamo laboratori artistici e archeologici. Abbiamo iniziato anche una sinergia con un'associazione per i beni culturali che si chiama Gruppo Archeologico Romano e inizieremo da questo mese a Roma laboratori di archeologia sperimentale. Questa è infatti la nostra specializzazione che abbiamo iniziato negli anni '90.
Attualmente stiamo intercettando una serie di bandi, anche per la valorizzazione del territorio, in particolare per dei progetti in collaborazione con le scuole, abbiamo presentato un bando con il Comune di Lanuvio, collaboriamo anche con Nemi, con Ariccia lo scorso anno Il giardino delle arti, manifestazione di tre giorni. Quest'anno abbiamo fatto anche Frascati Scienza”.
E' stato difficile portare avanti i vostri progetti durante il lockdown?
“Nonostante la pandemia e le restrizioni siamo riusciti a fare molto proponendo le nostre iniziative da remoto che sono state molto seguite. Il weblab è stato molto seguito, anche da bambini italiani all'estero. Ci siamo improvvisati anche per un laboratorio online di cucina antica, riproponendo le pietanze dell'antica Roma. Tutti gli anni svolgiamo anche una manifestazione sul Monte Amiata, il Narrrastorie, direzione artistica di Simone Cristicchi che da quest'anno invece è diventato sogni d'ora dedicato a bimbi e famiglie. Al museo di Villa Giulia di Roma abbiamo partecipato a Feste Etrusche quindi cerchiamo di tenerci in contatto anche con la capitale”.