Ciampino | Si dimette il consigliere Martella. M5S: "Esce un rivoluzionario gentile"
Pubblicato: Venerdì, 25 Giugno 2021 - redazione politicaCIAMPINO (politica) - Le sue parole, quelle del movimento
ilmamilio.it
"Con le dimissioni di Cristian Martella dal Consiglio comunale di Ciampino non esce un politico di lungo corso, quelli che fanno della politica cosa loro, che sognano di scalare gradini verso scranni più elevati e più soddisfacenti anche economicamente.
No, dal Consiglio comunale di Ciampino esce un cittadino, una persona perbene, un profondo conoscitore della storia della nostra città essendoci nato e cresciuto, una persona coraggiosa per esprimere sempre il proprio pensiero libero, sempre rispettoso e mai offensivo.
Dal Consiglio comunale di Ciampino esce un sognatore spinto ad abbracciare l'ideale del MoVimento 5 Stelle per propensione naturale alla lealtà, alla legalità, all'onestà, al senso civico, alla idea di politica come servizio. Dal Consiglio comunale di Ciampino esce un rivoluzionario gentile.
A lui va il nostro profondo ringraziamento per il tempo, la fatica e l'impegno che ha saputo donare alla nostra causa e che oggi, per colpa di chi taglia e cuce statuti e codici etici nuovi sulle teste di tanti attivisti come Cristian, depone le armi di un MoVimento tristemente relegato al ricordo. Ma i valori non muoiono mai, sono semi che a tempo debito torneranno a germogliare e a dare frutti oggi insperati. Non è un addio caro Cristian, non è un addio grande guerriero". Così in un post su Facebook il MoVimento 5 Stelle - Ciampino.
LA LETTERA - Nella sua lunga lettera, intitolata 'Mi fermo qua: dimissioni dalla carica di consigliere comunale' Martella scrive:
"Scrivo questa mia lettera, o se preferite post, per comunicare a tutti i miei amici, ai miei estimatori, ai miei elettori, ai miei detrattori, che ho protocollato le mie dimissioni da consigliere comunale del comune di Ciampino.
Tanti non capiranno ma la mia anima mi ha imposto questo. Trent’anni del mio tempo libero, li ho dedicati per servire l’idea per un progetto migliore per tutti, iniziando nel denunciare soprusi sul giornale locale Anni Nuovi, fino a due anni fa, quando decisi addirittura, non avendo avuto mai una tessera di partito, di candidarmi nella lista del Movimento 5 stelle con candidato Sindaco Marco Bartolucci. Mai però, avrei immaginato di trovarmi poi sugli scranni dell’aula consiliare Pietro Nenni. Felice per la tanta stima ricevuta dai miei concittadini, orgoglioso di servire la mia amata città, mi sono seduto su quelle sedie per tentare con tutti i miei sforzi di contribuire a risistemare un territorio devastato da giunte passate, miopi e non all’altezza. Mi sono messo a testa bassa a studiare per mettermi nelle condizioni migliori.
Pur essendo in opposizione credevo di poter in parte influire sulle decisioni future prese in quelle stanze, ma col passare dei mesi, cominciai a comprendere che le dinamiche politiche sono sempre le stesse: non si muove foglia, che quel solito tentacolare interesse, non voglia.
Assenza di confronto utile per dipanare problematiche dei cittadini, mancanza di disponibilità di apprendimento dal piccolo potentato di turno, sprezzo delle basilari regole di confronto istituzionale, superficialità nelle azioni, scarsa visione.
Il mio spirito propositivo, rivolto realmente ai bisogni di tutti noi, ha iniziato ad appannarsi.
Agire per la collettività vuol significare agire anche per la propria famiglia e per se stessi, ma per i più, il messaggio non passa perché le menti sono sempre e sempre più ottenebrate.
Una politica ridotta al te contro me; tutti depositari alla fine, di che cosa?
E ancora, le mie disillusioni di portavoce del movimento 5 stelle, progetto in cui mi riconobbi totalmente per la nobiltà d’intenti, in parte raggiunti e in parte disattesi.
Un nuovo soggetto politico che non riesco ad abbracciare, un qualcosa ormai simile ad un elefante, che ha calpestato tutte quelle regole che democraticamente si stava tentando di riscrivere dopo gli stati generali, e ad camaleonte, dai colori sbiaditi e indefinibile. Ci si spinge a parlare del 2050 ma non si è stati in grado di sistemare le problematiche interne nel 2021. Un nuovo grande luogo, ricettacolo di comode poltrone in cambio di chissà quali inchini. No, io sono altro.
Chi mi conosce può riuscire a comprendere la mia scelta. Potrei dire mille cose per motivare la soffertissima decisione ma la riassumo così: lascio perché non posso continuare, perché la mia anima mi spinge in questa direzione e perché il mio gruppo di Ciampino merita la forza propulsiva che in questa fase non potrei continuare a garantire.
La cosa però più importante che mi rimarrà di questo percorso della vita sono le tante belle persone che ho conosciuto durante tutto il cammino.
Sempre a testa alta e con la barra dritta in ogni mia azione da uomo libero; oggi per tutto questo ed altro, la mia energia si sta tramutando nella mia mente, in macigno. Un sogno in cui ho creduto, mi sono speso e in milioni insieme a me, convinti di cambiare un sistema, ma evidentemente lo si può parzialmente modificare ma certamente non soverchiare.
Ciampino spaccato della nostra nazione, e i miei occhi di bambino degli anni settanta, che hanno assistito alla devastazione, al depredamento di tanta bellezza, sono in questo momento gonfi di lacrime per la decisione da me presa. Forse è una mia sconfitta personale, ma vi giuro che ce l’ho messa tutta. I miei ideali mi hanno fatto sempre credere, con presunzione, che probabilmente sarei riuscito a salvare il mondo, invece neanche Ciampino, e questa esagerazione mi ha portato almeno ad incidere in qualche coscienza. Molto poco, è vero, però adattando un meraviglioso scritto ebraico, affermo che chi cambia una coscienza confusa, cambia il mondo intero.
Grazie ai miei amici attivisti, grazie alla mia famiglia, grazie alla mia cara e preparatissima vicina di “banco” in consiglio comunale, Paola Cedroni, grazie a tutti i nostri elettori, grazie all’intero consiglio comunale, e molte grazie a coloro che continuano a lottare; torno in tribuna, per occuparmi a tempo pieno della mia azienda, che ne ha bisogno, e riassaporare il tempo libero, per dedicarmi agli affetti grandi, mia figlia e mia moglie su tutto, e ritrovare, spero, i miei hobbies, ma sempre pronto ad aiutare chi è più in difficoltà di me, e a supportare quella squadra che scende in campo con la lealtà cucita sul petto, nel petto.
Vi sussurro una cosa: ricordate che il non recarsi alle urne, non occuparsi della cosa pubblica è folle, perché senza politica nulla è possibile; la nostra quotidianità è più o meno bella se i nostri referenti nelle istituzioni sono perbene, con sole finalità altruiste.
Tutto ciò che ci circonda, eccetto la magnificenza della natura, anch'essa vittima di scelte sbagliate, passa attraverso decisioni politiche: dalla lampadina fulminata in strada, le buche, la sanità, la scuola, l’aria che respiriamo( e noi di Ciampino ne sappiamo qualcosa)… per giungere all’orrore o alla bellezza dell’intera società.
Combatterò, e questo tutti i cittadini dovrebbero farlo, affinché coloro che ci rappresenteranno siano uomini retti e non pronti a curvarsi ai primi aliti di vento.
Grazie a tutti per la fiducia riposta in me, è giunto il momento di passare il testimone; per noi del movimento,quello con la M maiuscola e le cinque stelle splendenti, rimane cosa doverosa, la staffetta, perché sappiamo che quelle sedie dove ci accomodiamo, non sono le nostre, siamo soltanto di passaggio, siamo prestati alla politica. Una decisione, presa già all'inizio del mio mandato e anticipata soltanto di qualche mese.
Chi ci sarà dietro di noi, saprà essere all'altezza, da uomo libero e non contaminato. Le competenze si acquisiscono, la lealtà, no. In Italia, il politico mestierante, prima o poi finisce con le mani nella marmellata, è la storia che ce lo insegna è la pessima cultura nostrana (ma questo è un altro racconto).
Auspico che possano fare esperienza politica il maggior numero di persone possibili, per far prendere consapevolezza, che non bisogna essere geni per sedere su quelle poltrone, e per comprendere la macchina amministrativa; occorre volontà a braccetto con la serietà. Sono sempre dell'avviso che serve l’autodeterminazione deI cittadino. I capipopolo, lasciamoli confinati dentro qualche libro di scuola. Gli esperti lasciamoli pavoneggiarsi, senza rimanere però, troppo incantati dal loro balletto. Tutti possono essere utili alla causa della cosa pubblica, basta mettersi in gioco.
Chi mi sostituirà saprà fare meglio, ne sono certo. Nel primo periodo riceverà tutto il supporto che richiederà, com'è logico che sia. Questo per me è il gioco di squadra.
Concludo così, un’avventura che rimarrà tra le più significative della mia vita. Non ho rimpianti ho messo in campo tutte le energie disponibili, con grandi sacrifici e tutto lo spirito di abnegazione che la politica richiede. Grazie ancora agli attivisti: Paola, Francesco, Simona, Antonio, Alessio, Cristian, Gennaro, Mauro, Roberto, Salvatore, Marco, Claudio, Patrizio, Nicola, Guido e tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere i traguardi che abbiamo tagliato insieme.
Concittadini, Ciampino ha tante cose in sospeso: l'aeroporto, la fine della cementificazione infinita, il decoro urbano, il piano antenne, il verde urbano, i trasporti, la viabilità, il rilancio delle attività commerciali, gli interventi nelle scuole, la trasparenza, la collaborazione attiva tra istituzioni e le persone… potremmo essere una città a misura d'uomo con una propria identità, in grado di dare sempre supporto a chi è più in difficoltà.
Abbracciamoci virtualmente, annichiliamo la rabbia da covid e da persone individualiste, e cerchiamo di essere comunità, dandoci da fare, tutti; bisogna rimboccarsi le maniche per sognare un futuro migliore come mai sia stato immaginato.
Ciao
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