Frascati | La galleria Agarte presenta i suoi artisti di punta: la video intervista a Sasà Sorrentino
Pubblicato: Mercoledì, 07 Aprile 2021 - Federico SmacchiFRASCATI (attualità) - Le “Autogenesi”, il “Ciuccigno” e i “Fu*k Horn”. Le opere raccontate attraverso lo sguardo dell’autore
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Nella galleria d’arte frascatana Agarte, alcuni vasi in ceramica hanno le braccia e si “creano” da soli. Hanno colori accesi, lucidi, e sembrano prendere forma grazie a quei due arti affusolati intenti nel lavorare al tornio. Sono le “Autogenesi”, in diverse versioni, di Sasà Sorrentino. Blu, nere, policromatiche. Ma anche rosse, come gli ironici “Fuck Horn”, i corni della fortuna che si arrampicano in aria con un dito medio al posto della punta. O ancora il “Ciuccigno”, l’asinello della tradizione amalfitana che l’autore presenta con una nuova veste: l’animale umile e servile che riacquista e mette in mostra la sua autostima.
Ed è proprio dalla tradizione, dai simboli e dai colori della sua terra, la costiera amalfitana, che inizia il racconto di Sasà Sorrentino. 10 anni di esperienza nell’arte ceramica non sono abbastanza secondo lui per definirsi un ceramista, ma un “artigiano che si racconta”, quello sì. E lo fa attraverso sculture che rivisitano e reinterpretano i simboli del passato, come il Ciuccigno, o per il tramite dell’ironia e dei doppi sensi. Ad ispirare l’artista ci sono passato e futuro, ma soprattutto quotidianità, che è il punto d’incontro tra i due, come la ceramica è punto d’incontro tra i quattro elementi della natura. È lo stesso Sasà a parlarcene in questa video intervista rilasciata ad Agarte, la galleria d’arte nel centro storico di Frascati che espone le principali opere dell’autore salernitano.
Fotografo, pittore, restauratore, artigiano. Sasà racconta di come il laboratorio in cui crea le sue sculture sia stato il luogo di sintesi di tutte le sue conoscenze, le sue abilità, le sue passioni e le sue esperienze. Tanti lavori, tanti i luoghi visitati, ma alla fine la scelta di restare nella sua terra d’origine. Una scelta guidata dai colori, come ammette lo stesso artista. Poi la dedizione alla ceramica, il quinto elemento, in un viaggio che termina nello spazio espositivo di Agarte, dove lo scultore espone le sue opere sin dal giorno di inaugurazione della galleria.
Le sue principali opere, come anticipato, si possono andare a guardare da vicino nella galleria d’arte frascatana di via dell’Olmo, al civico 26. Guidata da uno dei più giovani galleristi d’Italia, Alessandro Giansanti, Agarte “la fucina delle arti” presenta un’ampia collezione di opere made in italy, affacciandosi di tanto in tanto anche fuori dai confini nazionali. È il caso del “Safari in centro storico”, la mostra diffusa che la scorsa estate ha meravigliato i cittadini di Frascati con le sculture animali a grandezza naturale realizzate da Moses Ochieng.
Con le video interviste, e ne arriveranno di nuove dopo quella a Sasà Sorrentino, la galleria decide di mostrare l’aspetto più umano degli artisti che espone. Le opere raccontano sempre una storia, un vissuto, e una personalissima visione dell’arte e dei messaggi che per il suo tramite si possono veicolare. Agarte ci dà quindi un’occasione per conoscere e apprezzare l’evoluzione dell’arte contemporanea nel contesto italiano, all’interno di una realtà giovane e dinamica che ha scelto Frascati come culla del suo progetto.