FRASCATI - La fine della scuola si avvicina e il Football Club Frascati è già pronto a venire incontro alle famiglie dei suoi tesserati (e non solo) attraverso il nuovo centro estivo. A parlarne è la responsabile organizzativa Eleonora Serafini (mentre il responsabile della Scuola calcio Andrea Borsa sarà il referente “sul campo”) che già tre anni fa si occupò di quello realizzato dalla Vivace Grottaferrata al centro sportivo dei Rogazionisti: “Il nostro centro estivo sarà dedicato a bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni e si svolgerà interamente all’Otto Settembre dal 10 giugno al 6 settembre con una pausa nelle due settimane centrale di agosto.

Ci sarà una tensostruttura per creare delle zone d’ombra e per far mangiare i partecipanti, a tal proposito comunichiamo che il pranzo e la doppia merenda (compresi nella quota) saranno fornite dall’azienda Maan catering di Roma che già se ne occupa per molte scuole del territorio. Il centro estivo si svolgerà tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16,30: la quota sarà di 120 euro settimanali senza costi di iscrizione, fatta eccezione per i non tesserati che pagheranno 10 euro di quota associativa. Inoltre ci sono sconti per chi si iscrive per più settimane (5%) e per chi porta un secondo o terzo fratello o sorella (10%)”.

L’input del centro estivo del Football Club Frascati è chiaro: “Ci sarà multidisciplinarietà – dice la Serafini – Daremo spazio all’atletica (è stata siglata una collaborazione con l’Ad Maiora che manderà anche qualche atleta, ndr), alla pallavolo, al rugby, ovviamente al calcio, alla danza (con la Molino Dance e l’insegnante Valentina Sabatini, ndr), ai giochi d’acqua e a tante altre attività. Il venerdì si farà un torneo multidisciplinare che sarà la “sintesi” della settimana di divertimento. Ma non è finita qui perché dopo pranzo ci saranno attività creative e laboratori, grazie agli accordi con Frascati Scienza (che proporrà esperimenti per conoscere molecole e sostanze dalle proprietà incredibili, incontri con la fisica per capire meglio il mondo che ci circonda, osservazioni di animali dal vivo, giochi nella natura e attività alla scoperta della biodiversità per diventare dei veri scienziati, ndr) e con lo studio d’arte Urbinelli. Insomma, ce ne sarà davvero per tutti i gusti”.

Per tutte le informazioni e le iscrizioni ci si può rivolgere via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure alla segreteria del Football Club Frascati al campo “Otto Settembre” o al numero 333.2618228.

 
VELLETRI (attualità) - Dopo alcuni anni di stop la riapertura del Punto Nascita
 
ilmamilio.it
 
E' terminato il sopralluogo dell'assessore al bilancio della Regione Lazio Giancarlo Righini all'ospedale di Velletri per  accertarsi dell'avanzamento dei lavori dei reparti di Pediatria, Ostetricia e Ginecologia,  con Punto Nascita che saranno  riaperti a breve. Reparti che sono in effetti in uno stato avanzato dei lavori di sistemazione.
 
 
Insieme all'assessore regionale sono stati presenti anche il commissario straordinario della ASL Roma 6 Francesco Marchitelli e il direttore sanitario aziendale Vincenzo La Regina . Accompagnati nella visita dai vari dirigenti ospedalieri e dal direttore sanitario dell'ospedale "Paolo Colombo" di Velletri Felicetto Angelini. 
 
Dopo alcuni anni di stop la riapertura del Punto Nascita, riporterà di nuovo la cicogna a Velletri e a far nascere i bambini dell'ampio bacino di utenza che si serve del nosocomio veliterno .
 
E' passato per un saluto anche il dottor Maurizio Capogrossi, attuale Presidente della BCC Colli Albani di Genzano e che per moltissimi anni è stato primario di anestesia all'ospedale Colombo di Velletri.
 
Comunicato Stampa Asl Roma 6 :
 
Il cantiere prelude alla tanto attesa apertura del Punto Nascita che di fatto restituisce all’Ospedale Colombo di Velletri quella giusta rilevanza sul territorio quale punto di riferimento ed eccellenza dove multidisciplinarità e servizi sanitari sono accompagnati anche da restyling e nuovi macchinari per gli esami radiologici e diagnostici.
Di fatto dai dati si evince che esiste una importante domanda che attualmente non è soddisfatta.
 
Nel 2023 su 3.663 parti, 2.682 sono andati fuori territorio Asl Roma 6, pari al 73 per cento, quindi questa rappresenta una grande opportunità per tutti i Comuni dell’area della Roma 6, dove le mamme possono partorire vicino casa e in sicurezza.
 
«La prossima apertura del punto nascita a Velletri - dicono il commissario straordinario Asl Roma 6 Marchitelli e il direttore sanitario La Regina - suscita una riflessione profonda sull'importanza di restituire un ospedale in piena funzione a un territorio che ne necessita fortemente. Un punto nascita è il luogo in cui la vita inizia, dove le mamme trovano sostegno, conforto e cure necessarie durante uno dei momenti più importanti e delicati della loro esistenza. Restituire un servizio di questo genere a Velletri è anche un investimento nel futuro. L'apertura di un punto nascita a Velletri rappresenta una vittoria per l'intera comunità. È un segno tangibile che la salute e il benessere delle persone la nostra priorità».
 
Ha partecipato l’assessore regionale al Bilancio Giancarlo Righini, espressione del territorio veliterno: «Insieme al Presidente Rocca avevamo preso l’impegno di ridare a Velletri il suo Punto Nascita e stiamo mantenendo quella promessa nei confronti dei cittadini cittadini. Il punto nascita si inserisce all’interno di un più vasto piano di ristrutturazione, ammodernamento ed efficientamento dei reparti, utile a ridare all’Ospedale Colombo quella centralità nel servizio sanitario offerto, che negli anni aveva perso, a causa del progressivo depauperamento. Ringrazio il Commissario della Asl Roma 6 Francesco Marchitelli, i dirigenti e tutto il personale sanitario per l'impegno e il grande lavoro che svolgono ogni giorno per il raggiungimento di questo obiettivo».
 
I lavori sono in corso presso il terzo piano dell’Ospedale di Velletri. Sono 6 posti letto di pediatria, 2 di Osservazione Pediatrica, 4 di Neonatologia e 20 di Ostetricia e Ginecologia.
 
Nel reparto di Pediatria il cantiere riguarda la tinteggiatura dei locali e del corridoio, la revisione di tutti gli infissi, la rubinetteria dei bagni, la riparazione della pavimentazione nelle parti deteriorate, demolizione e rifacimento della pavimentazione in PVC nella stanza relax; la posa in opera del gruppo di continuità, la sanificazione dei filtri, la revisione dell’impianto elettrico.
 
Nel reparto di Ginecologia sono in fase di ultimazione gli stessi interventi che concernono in generale una attenta completa ristrutturazione. Inoltre, verrà sanificato e tinteggiato il pianerottolo del terzo piano, rispristinata la spalletta della porta di uscita terrazzo ed infine verranno effettuati lavori per aumentare la sicurezza al parcheggio principale, realizzando un parapetto all'estremità del muro di contenimento mediante rete metallica.

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ARICCIA (attualità) - Quello di Ariccia è stato uno degli appuntamenti organizzati nell’ambito del progetto che l’Associazione Storia e Memoria Aps realizza da alcuni anni in stretta collaborazione con la Segreteria di Cultura del Governo del Messico e di uno fra i più importanti archivi fotografici di Tina Modotti, nel periodo in cui la fotografa italiana visse in Messico (1923 – 1930)

ilmamilio.it - nota stampa 

Si è conclusa con grande successo di pubblico la mostra “Tina Modotti, Donna, Fotografa, Militante. Una vita fra due Mondi” ospitata a Palazzo Chigi, ad Ariccia (Rm).

Un ringraziamento al conservatore architetto Francesco Petrucci e tutti i dipendenti e collaboratori del museo. Un grazie all’ambasciatore del Messico in Italia Dott. Carlos Eugenio García De Alba Zepeda per la collaborazione e sua presenza all’inaugurazione che insieme ai Musicisti Mariachi hanno impreziosito l’evento.

“È stato un impegno notevole – spiegano le associazioni organizzatrici – compensato dalla grande soddisfazione che ci ha dato il pubblico venuto a visitarla dai Castelli ma anche da cittadine piuttosto distanti da Ariccia. Le sale erano gremite fino agli ultimi minuti prima della chiusura definitiva, quasi a dirci che la proroga dell’apertura fino al 28 aprile non è stata sufficiente ad accogliere le tante persone appassionate di fotografia oppure semplicemente interessate a comprendere meglio un personaggio femminile del Novecento assolutamente straordinario. In realtà Tina Modotti rimane una figura affascinante, ancora poco conosciuta in Italia, suo paese natale, e non adeguatamente valorizzata”.

Quello di Ariccia è stato uno degli appuntamenti organizzati nell’ambito del progetto che l’Associazione Storia e Memoria Aps realizza da alcuni anni in stretta collaborazione con la Segreteria di Cultura del Governo del Messico e di uno fra i più importanti archivi fotografici di Tina Modotti, nel periodo in cui la fotografa italiana visse in Messico (1923 – 1930).

Infatti le immagini nella disponibilità dell’Associazione Storia e Memoria Aps provengono dalla Collezione della Fototeca Nazionale dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) della Città di Pachuca Hidalgo, la più grande fototeca iberoamericana. L’INAH, proprietaria della collezione fotografica, si occupa di formazione, diffusione e tutela della cultura umanistica a livello nazionale e internazionale ed è il frutto del lavoro dell’associazione e del coordinamento Tina Modotti. Il coordinamento si è costituito allo scopo di riportare in Italia la ricchezza iconografica del patrimonio culturale del Messico. La Collezione della Fototeca Nazionale dell’INAH di Pachuca (il Fondo più importante del Sistema INAH), conta un totale di 94 immagini (84 negativi e 10 slides) scattate fra il 1923 e il 1930. Il materiale è patrimonio della fototeca nazionale dal 28 agosto del 1979. Le foto furono donate da Carlos Vidali, in rappresentanza del padre Vittorio Vidali, deputato di Trieste del PCI e Senatore della Repubblica negli anni ‘60, ultimo compagno di Tina Modotti.

"L’impegno - dichiarano gli organizzatori - continua: la mostra sarà ospitata in altre città e regioni".


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MONZA (attualità) - La Manutenzione caldaie e scaldabagni quindi è fondamentale e deve essere eseguita in base alla loro alimentazione oltre che all’età o all’uso

ilmamilio.it - contenuto esclusivo 

Caldaie e ottime prestazioni camminano di pari passo con le manutenzioni e gli interventi di pulizia che ottimizzano la combustione oltre al ricambio di aria all’interno. Per gli scaldabagni, che hanno come obiettivo la produzione di acqua calda sanitaria per uso personale, ci preoccupiamo di meno. Solo che negli scaldabagni ci preoccupiamo realmente poco delle sue necessità.

Al pari degli altri impianti di riscaldamento, che sono immersi nell’acqua e la trattano per cambiare la temperatura, anch’essi sviluppano gravi sporcizie. Il calcare, la riduzione delle temperature o dei tempi di riscaldamento, fino ad arrivare ai guasti da ossidazioni, sono tutti elementi che diminuiscono le sue prestazioni.

La Manutenzione caldaie e scaldabagni quindi è fondamentale e deve essere eseguita in base alla loro alimentazione oltre che all’età o all’uso.

INTERVENTI SIMILI, MA DIVERSI

Le caldaie e gli scaldabagni si diversificano nelle dimensioni, ma entrambi si possono alimentare con il gas oppure con l’energia elettrica. Gli interventi di manutenzione sono similari, ma ovviamente si concentrano in punti diversi della struttura.

Nei modelli a gas, che bruciano combustibile avendo lo sviluppo e la presenza di una fiamma interna, è necessario che ci sia un’eliminazione delle fuliggini. Le canne fumarie si debbono pulire. Occorre poi l’analisi dei fumi che debbono rispettare i parametri di bassa produzione di anidride carbonica e polveri sottili.

Nelle caldaie, questa manutenzione, si effettua almeno una volta ogni 2 anni. Negli scaldabagni si dovrebbe fare questo lavoro almeno una volta ogni 2 anni, ma è possibile farlo anche triennalmente. Alla fine si ha un uso meno continuativo rispetto alla caldaia.

Gli scaldabagni elettrici invece dovrebbero fare dei controlli sul cablaggio elettrico, in modo da evitare dispersioni di elettricità oppure delle ossidazioni nei circuiti, almeno una volta all’anno. Esistono persino delle tipologie che sono con sistemi di impianti fotovoltaici o termici che sfruttano l’uso delle energie rinnovabili. Per essi si consiglia di fare controlli interni almeno una volta ogni 2 anni.

In entrambi i dispositivi è necessario prestare attenzione ai consumi, che aumentano con il passare degli anni, e con il calcare. Quest’ultimo è quello che provoca sia problemi di riscaldamento che di deflusso o spinta delle acque.

Una qualsiasi manutenzione permette di capire quali sono i danni e malfunzionamenti degli impianti di riscaldamento. Inoltre è possibile avere delle prestazioni che rimangono uguali a quanto il prodotto era nuovo.

Interventi per migliorare le prestazioni

Cosa si intende per prestazione della caldaia o dello scaldabagno? Le prestazioni sono: tempi di riscaldamento, grado di temperatura che raggiunge, tipologia di riscaldamento delle acque, spinta nelle condutture, consumi che debbono essere bassi.

Una caldaia che inizia a consumare tanto ed impiega poi 20 minuti per riscaldare i termosifoni, ha un forte abbassamento delle prestazioni. Esso quindi non riesce a soddisfare le aspettative. Tale problema è comune nelle caldaie che hanno superato gli 8 anni. Occorre quindi fare interventi di pulizia delle canne fumarie, del termoconvettore e dei trasformatori interni. Questo velocizza la combustione e il riscaldamento.

Negli scaldabagni che invece consumano molta energia c’è il rischio che la resistenza interna sia completamente avvolta dal calcare che impedisce la diffusione del calore. Si deve quindi pulire e valutare i suoi tempi di riscaldamento.

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