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FRASCATI (attualità) - Previsti interventi alla piscina e ai locali in via Cecconi, all’ex Mattatoio, Villa Muti, Colle Pizzuto e Spinoretico, Quarticciolo di Vermicino, piazza San Giuseppe Lavoratore a Cocciano
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Oltreché per la piscina e i locali in via Cecconi, i fondi PNRR saranno destinati anche per l’Ex Mattatoio, Villa Muti, Colle Pizzuto e Spinoretico, Quarticciolo di Vermicino, Piazza San Giuseppe Lavoratore a Cocciano e per la riqualificazione delle superfici destinate alla futura sede della Polizia Locale. Il Comune di Frascati, dopo aver beneficiato dei fondi dell’Unione Europea rientranti del fondo Next Generation Eu, grazie alla partecipazione della Città Metropolitana di Roma Capitale ai vari bandi, ha affidato la “progettazione definitiva e la direzione lavori” ad architetti e ingegneri al fine di attuare tutti gli interventi previsti. Una riqualificazione che toccherà tutte le zone di Frascati. Il totale previsto per gli interventi è di sei milioni e settecentosettantamila euro. Tutti i lavori dovranno necessariamente iniziare a maggio dell’anno prossimo per concludersi entro il 2026.
Colle Pizzuto, Spinoretico, Villa Muti e via Macchia dello Sterparo
Per “la sistemazione aree a servizio dei quartieri periferici” il finanziamento pubblico previsto è pari a tre milioni e ottocentosettanta mila euro totali.
L’Amministrazione ha affidato i lavori di progettazione all’ingegnere Elso Rosichini per Colle Pizzuto e Spinoretico e al suo collega Massimiliano Ciccotti per Villa Muti e via Macchio dello Sterparo. Il progetto definitivo, rientrante in una delle missioni del PNRR, vedrà la realizzazione di “nuove strutture di edilizia residenziale pubblica” e la “riqualificazione delle aree degradate, con particolare attenzione all’innovazione verde e alla sostenibilità”. Gli ingegneri Rosichini e Ciccotti avranno il compito di predisporre un progetto volto a “migliorare l’accessibilità e la sicurezza delle aree urbane e mettere a disposizione servizi”.
Ex Mattatoio
Il locale da anni abbandonato in via Santovetti ospiterà un nuovo teatro. Per la messa in sicurezza e la costruzione del nuovo edificio sono previsti due milioni e centomila euro. Il progetto, affidato in via definita all’architetto Giovanni Fumagalli, avrà l’obiettivo di "ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale”.
Piazza San Giuseppe Lavoratore e nuovi uffici Polizia Locale
Dopo aver ottenuto un finanziamento di trecentomila euro nel 2018 per la sua “sistemazione e l’arredo urbano", la “chiesa di Cocciano” e il suo piazzale, usufruiranno di una parte dei settecentoventimila euro previsti.
L’intervento, proprio come affermato un mese fa dal vice-sindaco D’uffizi al mamilio.it, prevedrà “lo spostamento della polizia locale dal centro a Cocciano nei locali dell’ex mediateca, sotto i locali dell’Euro-Spin,” al fine istituire “una centrale operativa di livello e più articolata.
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La rubrica dei Santi celebrati dalla Chiesa
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Nato nel 1170 a Caleruega, un villaggio montano della Vecchia Castiglia (Spagna), si distinse fin da giovane per carità e povertà. Convinto che bisognasse riportare il clero a quella austerità di vita che era alla base dell'eresia degli Albigesi e dei Valdesi, fondò a Tolosa l'Ordine dei Frati Predicatori che, nato sulla Regola agostiniana, divenne nella sostanza qualcosa di totalmente nuovo, basato sulla predicazione itinerante, la mendicità (per la prima volta legata ad un ordine clericale), una serie di osservanze di tipo monastico e lo studio approfondito. San Domenico si distinse per rettitudine, spirito di sacrificio e zelo apostolico.
Le Costituzioni dell'Ordine dei Frati Predicatori attestano la chiarezza di pensiero, lo spirito costruttivo ed equilibrato e il senso pratico che si rispecchiano nel suo Ordine, uno dei più importanti della Chiesa. Sfinito dal lavoro apostolico ed estenuato dalle grandi penitenze, il 6 agosto 1221 muore circondato dai suoi frati, nel suo amatissimo convento di Bologna, in una cella non sua, perché lui, il Fondatore, non l'aveva. Gregorio IX, a lui legato da una profonda amicizia, lo canonizzerà il 3 luglio 1234.
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CIAMPINO (cultura) - Il 48enne scrittore beneventano da anni vive a Ciampino
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E’ tornato con il suo ultimo libro dal titolo Novelle “gucciniane” Volume I lo scrittore Cristian Liberti, nato a Benevento nel 1974, ma che vive a Ciampino da molti anni.
Avventurandosi in spazi iperrealisti, l’autore ha scelto alcune tra le più celebri canzoni del grande cantautore emiliano, di cui è evidentemente un fan accanito da quand’era bambino e sono diventate sotto la sua penna, dei veri e propri racconti.
E allora ecco che i protagonisti di alcune canzoni come Il frate, il cui nome era Mario Pieraccini, o Samantha, la ragazza adolescente e il suo giovane e sfuggente amore di periferia, nonché Stefania, morta di parto e la sua Venezia, appoggiata sul mare, si impersonificano agli occhi del lettore.
E’ infatti solo là, dove uomini e donne tendono a confondersi, che è possibile cogliere la verità umana, celata nel segreto della persona e che l’autore sapientemente riesce a cogliere in ogni novella.
Il tutto con un linguaggio semplice e diretto che tenta, tra il serio e il faceto, di dilatare le sensazioni nel momento in cui si ascolta una canzone di Francesco Guccini.
Una figura particolarmente poliedrica quella di Cristian Liberti, autore di vari romanzi come La vita a volte è un’equazione, Gruppo Edicom (2002), Inalberi scritti. D’amore, Boopen (2008), Qui staremo benissimo, Booksprint (2015), I fiori di Sofia (2021) oltre a varie iniziative on-line.
Autore anche di raccolte di poesie, come Anomalo realismo, ha scritto anche per il teatro e il cinema, realizzando insieme a Renato Giordano, la sceneggiatura del film Senza Amore (2007). Ha collaborato con la RAI ed è stato presente nello staff di alcuni Festival di rilevanza nazionale.
Creatore, nel 2009, anche di un canale Youtube per ragazzi attraverso il quale aiuta gli studenti a leggere e imparare delle poesie di autori celebri.
La passione di Cristian Liberti resta comunque la scrittura.
La stessa scrittura che diventa uno strumento di conoscenza, tentando di aprire uno spiraglio di autenticità, nel confuso agitarsi dell'esistenza.
Flavia Santangeli
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