GROTTAFERRATA (attualità) - La compagnia, diretta magistralmente dal Maestro David Pietroni, ha presentato uno spettacolo che ha saputo conquistare ed emozionare il pubblico presente, trascinandolo in un viaggio avanguardistico tra arte, comicità, profondità del messaggio ma, soprattutto, tanta, tanta umanità

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La sera del 17 aprile il Teatro Artemisio “Gian Maria Volontè” di Velletri, in occasione della 2^ edizione del Palio Teatrale Studentesco, è stato palcoscenico di un trionfo indimenticabile, grazie alla straordinaria performance della St. Joseph Theatre Company del Liceo Artistico Paritario San Giuseppe di Grottaferrata.

La compagnia, diretta magistralmente dal Maestro David Pietroni, ha presentato uno spettacolo che ha saputo conquistare ed emozionare il pubblico presente, trascinandolo in un viaggio avanguardistico tra arte, comicità, profondità del messaggio ma, soprattutto, tanta, tanta umanità.

Il testo originale dell'opera è stato scritto dalla Professoressa Giulia Pietroni che, con la sua sensibilità e creatività, ha saputo regalare un racconto coinvolgente e profondo.

I costumi, veri e propri capolavori di artigianato e bellezza, sono stati realizzati sotto la direzione della Prof.ssa Pamela Centioni, incantando il pubblico con la loro eleganza e cura dei dettagli.

Un caloroso ringraziamento va al Maestro Giacomo Zito, Direttore del Palio Teatrale Studentesco di Velletri, a tutta l'Amministrazione e ai tecnici coordinati da Fabrizio V., che hanno reso possibile la realizzazione di questa straordinaria manifestazione.

Il Palio Teatrale Studentesco, una manifestazione che offre agli studenti una preziosa opportunità e consente loro di esprimere e valorizzare il talento artistico.

La St. Joseph Theatre Company del Liceo Artistico Paritario San Giuseppe ha dimostrato con questa performance di essere una compagnia di altissimo livello, capace di coniugare tradizione e innovazione, emozione e riflessione.

 Un successo che merita di essere celebrato e che rimarrà a lungo nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di assistere a questo spettacolo davvero unico e…. che il viaggio nell’arte continui!

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MILANO (attualità) - Gli abiti poi debbono essere scelti dagli sposi e non dalle interessate questo perché c’è il rischio che ognuno si presenti con un abito diverso

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Il matrimonio è la festa degli sposi dove c’è la bellissima sposa vestita di bianco e lo sposo con indosso un abito da cerimonia abbinato, in qualche dettaglio, alla sua prossima consorte. In Italia sta diventando di moda avere le damigelle che, da prassi, sono tipiche nelle nozze americane.

Ognuno può comunque decidere di avere una cerimonia come più desidera e appunto le damigelle sono una particolarità che rende unico l’evento in chiesa. Però quali sono le regole da rispettare, l’età delle damigelle e c’è una damigella d’onore? Gli abiti poi debbono essere scelti dagli sposi e non dalle interessate questo perché c’è il rischio che ognuno si presenti con un abito diverso.

Per esempio, una regola che è sacra nei matrimoni italiani, è quella che il bianco, il giorno della cerimonia, deve essere indossato solo dalla sposa appunto perché è il suo giorno speciale. Proibito persino agli invitati indossare un completo bianco, figuriamoci le damigelle.

In caso c’è una o più damigella bambina, che indica innocenza, può indossare un abito bianco, ma i suoi accessori, come cintura, fermacapelli oppure una spilla e le scarpe, debbono essere di un altro colore. Possibilmente si deve scegliere un colore che si abbini all’abito dello sposo o dei fiori che ci sono in chiesa.

DAMIGELLA: COME SCEGLIERE L’ABITO

Se pensiamo che già l’abito della sposa è una scelta difficile, immaginatevi quello delle damigelle.

Le regole da rispettare sono 3: tutte vestite uguali, colore che si abbini al bouquet della sposa, lunghezza degli abiti uguali. C’è chi decide di osare con abiti diversi, ma spesso questo si rivela un problema perché si crea confusione e non è bello da vedere nemmeno in foto. Al massimo potete farvi consigliare da parte di un wedding planner.

Come mai è buona regola che esse vestano uguali? Diciamo che la damigella indica un legame stretto con la sposa, una migliore amica, una parente a cui è legata oppure dove c’è un rapporto speciale. Quindi sono un’estensione della sposa e come tale debbono indossare abiti tutti uguali per non fare differenza, almeno che non si parli della damigella d’onore. I colori debbono essere tenui e di nuance che richiamano il bouquet della sposa.

La lunghezza deve essere pari in tutti gli abiti ovviamente in base all’altezza della damigella. Le gonne sono a 3 cm di distanza dal pavimento? Tutte le damigelle debbono avere 3 cm di lunghezza dal pavimento.

Tessuti adatti in base alla stagione

La scelta Abbigliamento cerimonia per damigella è da cerimonia. Esso deve rispecchiare lo stile scelto per il matrimonio. Romantico dove la sposa indossa un abito lungo senza fronzoli? Allora le damigelle debbono avete un abito lungo simile a questo. Mentre se si sceglie un abito da sposa con drappeggi anche le damigelle lo debbono indossare.

I colori tenui, ma di stagione. Giallo, albicocca oppure verde chiaro in estate. Celeste e rosa in primavera. In autunno si scelgono nuances che sono ramate.

Infine i tessuti debbono essere in linea alla stagione. Usare il sintetico in piena estate vuol dire far soffrire le damigelle che suderanno perché il tessuto non traspira. Meglio la seta o il cotone, al massimo qualche parte, come la gonna, può essere di raso.

Foto da Pixabay.

MILANO (attualità) - Si ha quindi una forte riduzione dei costi perché: riparare è meglio che comprare

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Quanti sono gli elettrodomestici che abbiamo in casa? Non pensiamo solo a qualche accessorio da cucina, come frullatori oppure centrifughe, nemmeno ad aspirapolveri e scope elettriche. Tutto quello che abbiamo in casa, iniziando dalla lavatrice, frigoriferi fino ad arrivare a monitor e perfino al Pc, è da considerarsi come un elettrodomestico.

Dispositivi che rendono la vita facile, che occupano il tempo e che utilizziamo per coltivare qualche passione, come appunto la cucina oppure i videogiochi. Ognuno di loro ha una funzione specifica che ci consente di avere una tranquillità domestica. Alcuni sono usati più di spesso.

Funzionandoci con un’alimentazione elettrica hanno al loro interno un cablaggio di cavi e circuiti dove poi ci sono schede oppure pulsantiere interne. Alcuni sono più complessi ed altri meno e purtroppo essi si guastano.

La Riparazione elettrodomestici permette di non spendere altro denaro nel nuovo acquisto dei dispositivi che funzionano male o che si guastano. Si ha quindi una forte riduzione dei costi perché: riparare è meglio che comprare.

L’attuale “rigenerazione o ricondizionamento” dei dispositivi elettrici nasce proprio dal fatto che tutto si può riparare e quindi riportare a delle prestazioni come se fossero nuovi. Ovviamente si valuta il valore commerciale, economico, tecnologia interna e costi di manodopera o di sostituzione dei componenti danneggiati.

ELETTRODOMESTICO: PERCHÈ SI ROMPE?

Tutto quello che si usa prima o poi si rompe. Una regola matematica, ma si può riparare. Le cause dei guasti sono tante. Una pessima manutenzione, assenza totale di pulizia interna, umidità, surriscaldamento, urti oppure si ripone in mal modo.

Gli elettrodomestici si danneggiano sia per utilizzo che per mancato utilizzo. Non vi è mai capitato di riporre un frullatore e di usarlo una volta ogni due o tre mesi? Lo andate ad usare e improvvisamente si rompe. Come mai? Si tratta di un problema comune. Dopo il primo passaggio elettrico, i cavi tendono ricevono uno shock elettrico. Quindi il rame si “difende” inizia a sviluppare l’ossidazione, cioè una patina verdastra che tende a inumidire il metallo e a isolarlo. Questo riduce l’elettricità in modo da rallentare il suo funzionamento.

Questo potrebbe quindi condurre ad un invecchiamento precoce che appunto danneggia l’elettrodomestico. Alle volte basta semplicemente fare una pulizia oppure sostituire i cavi e circuiti elettrici. Mentre altre volte, l’eccessiva presenza di ossidazione semplicemente non permette alcuna riparazione dell’elettrodomestico in questione.

Sistemi di sicurezza post riparazione

Dopo ogni riparazione su un dispositivo elettrico è necessario fare dei controlli che mantengano alta la qualità di sicurezza. Ognuno di essi ha un sistema che permette di essere usato in sicurezza.

Rimanendo con l’esempio del frullatore vediamo appunto che se esso non viene chiuso dal tappo, le lame non girano. Ciò impedisce ad un bambino di azionarlo involontariamente, magari quando ha messo le mani al suo interno. questo esempio permette di capire che ci sono dei blocchi di sicurezza che sono utilissimi per chiunque.

Tuttavia dopo una riparazione si debbono controllare perché c’è il rischio che la sostituzione o la manomissione interna possa distaccare qualche cavo oppure qualche comando. I tecnici infatti effettuano i controlli quando c’è stata la riparazione finale.

GROTTAFERRATA (attualità) - L’Amministrazione Di Bernardo ha aderito alla campagna attraverso l’approvazione di una delibera di Giunta, la n.79 del 2024

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Il Comune di Grottaferrata si unisce alle istituzioni, gli enti, le associazioni e i cittadini europei che hanno aderito alla campagna portata avanti dall’associazione Differenza Donna contro la Direttiva UE sulla violenza di genere. Le ragioni risiedono nel contenuto della Direttiva, che non riconosce nell’assenza di consenso il fulcro del reato di stupro, non pone un accento adeguato sulla prevenzione, sul tema delle molestie sessuali, sulle ripercussioni delle violenze di genere sui figli, non riconosce adeguatamente, infine, il ruolo cruciale delle organizzazioni della società civile nella lotta e nella prevenzione della violenza contro le donne.   

L’Amministrazione Di Bernardo ha quindi aderito alla campagna attraverso l’approvazione di una delibera di Giunta, la n.79 del 2024.

“Ribadiamo il nostro NO ad ogni forma di violenza contro le donne e la nostra convinta adesione ai contenuti della Convenzione di Istanbul – dichiara il Sindaco Mirko Di Bernardo –. Con questo provvedimento sottolineiamo ancora una volta il nostro impegno, come cittadini italiani ed europei, per esortare un cambiamento positivo nella nostra società, muovendo un piccolo passo ogni giorno verso l’eliminazione della violenza di genere. Ringrazio la Consigliera delegata alle Pari Opportunità Paola Franzoso e l’Associazione Ponte Donna per aver coinvolto l’Amministrazione in questa importante iniziativa”.

“Questa delibera di Giunta rappresenta un deciso atto politico in chiara e ferma continuità con l’impegno nella lotta contro la violenza alle donne che la nostra Amministrazione sta portando avanti da sempre – dichiara la Consigliera alle Pari Opportunità Paola Franzoso –. Non possiamo accettare un solo passo indietro sul tema: se la donna dice no è no, ed è proprio a quel no che si lega il reato di stupro. Ringrazio Ponte Donna per avere proposto l’istanza e la Giunta tutta per avere votato la delibera”.

In foto, il Sindaco Mirko Di Bernardo e la Consigliera Paola Franzoso di fronte alla targa di intitolazione a Giulia Cecchettin, vittima di violenza, della casa di semiautonomia per donne vittime di violenza di Grottaferrata, inaugurata lo scorso 25 novembre. 

 

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