ROMA (attualità) - Un percorso espositivo ad ingresso libero in una sequenza di colori, sensazioni

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Presso Palazzo Dama, su Lungotevere da Brescia 2, il 14 Aprile, dalle 12 alle 21 si terrà un nuova Mostra Artistica della fotografa di Anzio Sara Filippelli, già conosciuta per altri percorsi espositivi organizzati ad Anzio e in altri comuni limitrofi. Il titolo della particolare e interessante Mostra è "HUMAN" organizzata in collaborazione con l' artista e pittrice Silvia Macaluso .

Un percorso espositivo ad ingresso libero in una sequenza di colori, sensazioni, all'interno di corpi senza confini e bordi. L'organizzazione e l'allestimento del percorso artistico è curato in collaborazione con il Collettivo (tutto al femminile) " Gez" (da Generazione Zeta ), un gruppo dove giovani artisti e artiste cercano di far conoscere la loro arte e il loro talento tramite iniziative, mostre e incontri culturali a Roma e provincia e in altre parti del Lazio. Un viaggio interpersonale di attenta comunicazione e riflessione contro ogni forma di stereotipo, pregiudizio e chiusura mentale, come nello stile delle due artiste. 

 

ROMA (attualità) - Le parole di Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo

ilmamilio.it - nota stampa 

“Condividiamo le parole del ministro Lollobrigida, pronunciate recentemente in merito alla sicurezza agroalimentare. L’Italia, grande produttrice di eccellenze enogastronomiche e agricole, sta adottando un efficiente ed efficace modello di controllo e monitoraggio dei prodotti e delle merci che arrivano nei nostri porti per poi finire nella distribuzione. Ma da soli non si va da nessuno parte.Per questo chiediamo all’Unione Europea di operare in simil modo e prendere esempio dal nostro virtuoso modello di verifica, sopratutto all’interno dei sistemi aeroportuali del Nord Europa, che spesso diventano la porta di ingresso di importazioni extra Ue e contraffazioni che non fanno altro che danneggiare le produzioni italiane e il lavoro di migliaia di imprese del nostro territorio. Pertanto, la tutela del Made in Italy e il controllo delle importazioni devono rappresentare una priorità della agenda istituzionale della Ue, elevando - da una parte - gli standard qualitativi del monitoraggio in entrata nel Vecchio Continente, come accaduto in Italia, e dall’altra, controllando anche le produzioni che invece vengono esportate fuori l’Europa: prodotti spesso e volentieri che vengono tacciati come Made in Italy ma, che poi, Made in Italy effettivamente non sono; in tal modo si potrebbe riuscire a difendere sia la salute del consumatore che tenuta economica delle aziende. Controllo su questo tipo di esportazioni che all’estero tuttavia non avviene ancora in maniera costante ed efficace, anche a causa del cosiddetto fenomeno dell’italian sounding, ossia l’uso su etichette e confezioni di denominazioni, riferimenti geografici, foto, colori e marchi che evocano l’Italia e in particolare, alcuni dei suoi più famosi prodotti tipici per promuovere la commercializzazione di prodotti agricoli (e non solo), inducendo ingannevolmente a pensare che siano autentici italiani, quando nella realtà di italiano hanno poco o niente. Una tipologia di falso Made in Italy, diciamo così, una situazione allarmante, che danneggia per miliardi di euro una fetta importante dell’economia italiana e delle esportazioni agroalimentari, e che deve essere fermata in tempi rapidi e concreti. Come? Innanzitutto implementando tecnologie all’avanguardia come l’Intelligenza Artificiale e la Blockchain per combattere le logiche di contraffazione e garantire la tracciabilita e trasparenza della filiera alimentare. Anche e sopratutto su questo l’Europa deve muoversi, e in fretta”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo. 

 

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GENZANO (attualità)  - Richiesto un intervento

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il locale traffico cittadino, dopo la messa in funzione dei  nuovi semafori di ultima generazione così detti "intelligenti", ha subito un forte rallentamento, dovuto probabilmente alla durata maggiore del colore rosso, chiamate per passaggi pedonali, attivazione sensori acustici per persone con disabilità e la ricollocazione dell'impianto semaforico di piazza Mazzini, via Nazario Sauro che sbocca sulla via Appia Nuova dove ci sono altri 3 semafori con 4 strade che si incrociano. 

A questo proposito è stata presentata un' interrogazione urgente dell'opposizione al sindaco, in cui si chiedono spiegazioni, un intervento veloce e cosa si intende fare in merito.

Visto gli effetti negativi sul transito in centro spesso bloccato per molti minuti e lunghe file che si creano lungo il percorso da corso Gramsci all'incrocio dei 4 semafori nuovi di via Appia Nuova.

"Queste attese di molti minuti, sta creando grossi disagi ai cittadini, ai visitatori, aumenta inoltre le emissioni di smog e sostanze dannose nell'aria con decine di auto ferme nel traffico a motore acceso ", ha dichiarato Rosario Neglia, consigliere comunale di opposizione (Lega), che insieme al collega Piergiuseppe Rosatelli, hanno presentato l'interrogazione in merito a cosa si intende fare per risolvere il problema, al sindaco Zoccolotti,  con una richiesta scritta al presidente del Consiglio Comunale Patrizia Mancini, dove chiedono una risposta solerte e di discuterne nel prossimo consiglio comunale genzanese. Di seguito la richiesta interrogazione di spiegazioni ed intervento urgente inviata al sindaco dai due consiglieri di opposizione: 

"Preso atto che dopo numerosi solleciti per la sistemazione dei vecchi e pericolosi impianti semaforici nell’incrocio tra la strada statale Appia (corso don Minzoni) e via S. Silvestri gli stessi impianti, da pochi giorni, sono stati integralmente sostituiti con la realizzazione di sistemi cosiddetti “intelligenti”. Questi impianti per loro stessa natura dovrebbero migliorare lo scorrimento del traffico perché in grado di adattarsi automaticamente alle variazioni dei flussi viari. Verificato invece che dalla prima attivazione si sono riscontrate importanti criticità perché il traffico lungo corso don Minzoni e corso Gramsci invece di diventare più scorrevole si è sensibilmente intensificato lungo soprattutto il percorso che va da Genzano a Velletri. Il rallentamento dei deflussi lungo il corso principale si ripercuote fortemente anche sulle vie adiacenti, lungo via Garibaldi e altre strade centrali, con file che molto spesso si sviluppano fino a piazza Dante Alighieri e oltre .
 
La segnaletica per gli attraversamenti pedonali non è correttamente funzionante e visibile . Ritenuta necessaria una immediata verifica di un impianto che essendo completamente nuovo e di avanguardia non dovrebbe dare assolutamente alcun problema di funzionamento e rallentamento del traffico e questo già alla prima attivazione dello stesso. Si segnalano quindi problematiche urgenti di:  MALFUNZIONAMENTO NUOVI IMPIANTI SEMAFORICI (SEMAFORI INTELLIGENTI)  CON UNA INTERROGAZIONE URGENTE. Per quanto sopra indicato gli scriventi Consiglieri Comunali, ai sensi dell’art. 28 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale, CHIEDONO : al Sindaco, di attivare gli Uffici Comunali perché effettuino un immediato intervento presso la Ditta Appaltatrice affinché gli impianti siano correttamente regolati al fine di migliorare sia le attuali e che le preesistenti condizioni di deflusso viario e pedonale in corrispondenza dell’incrocio tra corso don Minzoni e via Sebastiano Silvestri (tratto urbano Appia Nuova).  Inoltre di dare direttiva alla Polizia Locale, perché fino alla definitiva sistemazione degli impianti semaforici presidino l’incrocio intervenendo per correggere “manualmente” eventuali cattiva funzionamenti e blocchi del traffico che dovessero verificarsi. Nella foto sopra il traffico bloccato su corso Gramsci-corso don Minzoni, tratto urbano Appia Nuova in centro questa mattina alle 11".

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VARESE (attualità) - Di tanto in tanto sarebbe opportuno fare delle pulizie approfondite, con il vapore acqueo, oppure svolgere una videoispezione fogne completa che permetta dei chiarimenti sullo stato dell'impianto fognario 

ilmamilio.it - contenuto esclusivo 

Ogni fognatura è necessaria per evitare la dispersione esterna di acqua contaminate prodotte in casa. Esse sono tante e debbono venire raccolte perché ricche di batteri e di elementi organici umani che, com’è noto, sono inquinanti per l’ambiente.

Occorre prestare sempre attenzione al proprio impianto fognario che può facilmente intasarsi, usurarsi, spaccarsi oppure avere delle dispersioni all’esterno. Questi impianti si dividono in due: coloro che sono collegati alla rete fognaria cittadina/urbana e quelle private. Le fosse biologiche e i pozzi neri sono delle vasche di raccolta completamente chiuse che si debbono svuotare con cadenza periodica. Ciò consente quindi di avere un maggiore controllo.

Tra i due impianti non ci sono grandi differenze nelle manutenzioni. Le condutture che trasportano le acque sporche tendono comunque a intasarsi e invecchiano rapidamente. Essendoci al loro interno saponi corrosivi o acidi sgorganti come sporcizie organiche e umane, è facile avere la creazione di “gas” che velocizzano l’invecchiamento.

Di tanto in tanto sarebbe opportuno fare delle pulizie approfondite, con il vapore acqueo, oppure svolgere una Videoispezione fogne completa che permetta dei chiarimenti sul suo stato.

CONTROLLO FOGNA, A COSA SERVE?

Il controllo della fogna, se non avete problemi e l’impianto fognario è nuovo, magari perché lo avete rifatto da poco, è consigliato una volta ogni 4 anno. Mentre in caso ci sono ostruzioni comune, avete richiesto più volte, nel corso di un anno, l’intervento di un idraulico oppure ci sono delle perdite, allora dovete farlo fare il più presto possibile.

Le ostruzioni compaiono in punti diversi dell’impianto. Per esempio ci sono incrostazioni gravi nei canali di espulsione esterni, nelle curve, presso le guarnizioni o collegamenti delle tubature. Basta che ci siano dei fanghi all’interno ed ecco che si creano degli elementi aggrappanti che appunto tendono a trattenere le altre immondizie solide. A questo punto è facile che, nel giro di qualche mese, ci siano dei “tappi” che impediscono il corretto deflusso delle acque. Purtroppo è facile che si creino cattivi odori che fuoriescono all’esterno oppure dei gas di fermentazione.

Senza contare che l’acqua inizia a defluire lentamente provocando tutti gli altri problemi che ne conseguono. Le perdite di acqua sporca sono poi i problemi più gravi poiché l’acqua scava il massetto dei pavimenti e risorge dalle fughe delle piastrelle. Il risultato è quindi avere ambienti umidi e maleodoranti.

Tramite la videoispezione è possibile fare interventi idraulici mirati che consentono quindi di avere un impianto che torni a funzionare in modo ottimale.

Rifacimento fognario, quando farlo

La videoispezione è necessaria quando si ha intenzione di rifare l’impianto fognario esistente. Grazie ad un chiarimento su quale sia lo stato di usura oppure i danni interni, si può decidere quale sia il metodo migliore. Non è detto che sia necessario rifare tutto l’impianto fognario, magari sono una parte potendo quindi risparmiare grandi somme di denaro.

Però prima di questa decisione è bene fare la videoispezione in modo da capire dove intervenire e quali sono le opere murarie necessarie. Rifare tutti i pavimenti che ci sono in casa è costoso, quindi una videoispezione chiarisce dove intervenire e per quale motivo.

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