Pubblicato: Sabato, 12 Ottobre 2024 - redazione attualità

ALBANO LAZIALE/ARICCIA (attualità) - Un corteo per le strade del territorio

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Circa mille persone, secondo una prima stima della Questura di Roma e della Polizia di Albano, hanno partecipato al corteo di protesta contro la costruzione dell'inceneritore di Santa Palomba. La manifestazione è stata organizzata da diverse associazioni ambientaliste e civiche provenienti da Albano, Pomezia, Roma e altre zone del Lazio, unite nel loro dissenso verso l'impianto.

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Il corteo è partito da Piazza Mazzini, ad Albano Laziale, e ha proseguito lungo la Via Appia, che è stata temporaneamente chiusa al traffico per consentire il passaggio dei manifestanti. La marcia si è conclusa ad Ariccia, in Piazza di Corte, dove si è tenuto un momento di incontro con interventi da parte di rappresentanti delle varie associazioni e dei coordinamenti coinvolti nella protesta.

La Polizia Locale ha gestito la chiusura del traffico, assicurando che il percorso del corteo si svolgesse senza intoppi, mentre i Carabinieri erano presenti per garantire l'ordine pubblico. 

L'iniziativa rappresenta solo l'ultima di una serie di proteste che si sono susseguite negli ultimi mesi contro il progetto dell'inceneritore. Presenti il parlamentare dei Verdi Filiberto Zaratti, l' europarlamentare ed ex sindaco di Roma Ignazio Marino, la consigliera regionale Alessandra Zeppieri, sindaci e amministratori dei castelli romani e del litorale. 
"La manifestazione di oggi è stata molto partecipata ed importante. Ed ha mostrato ancora una volta che per i cittadini questo inceneritore è un atto di prepotenza, opera di un Sindaco di Roma e dell' area metropolitana  che approfitta dei poteri commissariali per prendere decisioni importanti senza ascoltare i territori. Portando ad uno scempio ambientale intollerabile.Come Comitato "Per le future generazioni"  proseguiremo con altre iniziative per la difesa dell'ambiente e della salute. Ci attendono anche altre battaglie come quella contro l' ampiamento di una cava di Artena, che, tra l'altro, con la produzione di calce viva è strettamente legato all'inceneritore di Santa Palomba", dichiarano Tonino D'Annibale e Ilaria Usai del sopracitato Comitato.