VICENDE - La Vermicino-Rocca di Papa: ricordo di una gara mitica
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Al nome di Rocca di Papa è legata una fra le corse automobilistiche più importanti nel panorama laziale e nazionale, la Vermicino-Rocca di Papa. Vi hanno preso parte costruttori come Maserati, Ferrari, Bugatti e piloti come Lunari e Borzacchini. La prima gara ebbe luogo il 16 gennaio 1921 e celebrata ogni anno fino al 1934, subì poi un’interruzione a causa della Seconda Guerra Mondiale, per poi riprendere dal 1946 al 1964. La Vermicino-Rocca di Papa. gara tutta in salita, partiva dalla frazione di Vermicino presso la storica fontana Vanvitelli, passando per Frascati, poi per Squarciarelli sino ad arrivare a Rocca di Papa, presso il Santuario della Madonna del Tufo.
Si trattava di una competizione che vedeva i piloti sfidarsi su un percorso particolarmente impegnativo che si snodava lungo le colline dei Castelli Romani; il tracciato è famoso per le sue curve tortuose e i dislivelli, che mettevano alla prova le abilità tecniche dei piloti e le prestazioni delle vetture.
Le cronoscalate, in generale, sono delle gare individuali dove ogni concorrente parte a intervalli di tempo stabiliti e cerca di ottenere il miglior tempo sul percorso, a differenza delle gare su circuiti che sono in gruppo.
A questa gara automobilistica è legato anche il nome di Francesco Santovetti, grande appassionato di auto storiche, al quale si deve attribuire il recupero di più di trecento vetture d’epoca. A tal proposito così scriveva Santovetti nel libro dal titolo Vermicino-Rocca di Papa, una storia castellana, G. Nada Editore, 1997:
"All'estrema destra, dietro il commissario di arrivo, a capo scoperto, si nota un giovanile Fernando Venturi che diverrà una figura di spicco dell'automobilismo romano. Ben sei carabinieri creano un rispettoso vuoto intorno al personaggio in divisa, forse il federale della zona, che assiste alla gara. La sua vettura, un coupé Dodge del 1929, è un’ennesima testimonianza di quanto fosse rilevante allora la presenza dell’industria statunitense nel panorama automobilistico nazionale”.
Gli anni Cinquanta furono per la Vermicino-Rocca di Papa anni di grande successo; la lista dei partecipanti era fitta di nomi, così come erano moltissimi gli spettatori lungo la strada.
Tra i piloti che si affermarono vi furono Marzotto, vincitore della corsa del 1949 con la sua mitica Ferrari, Bracco con la Maserati, Fagioli e tanti altri.
Con l’affacciarsi degli anni Sessanta, però, la situazione cambiò bruscamente dal momento che, a causa di problemi di viabilità, era sempre più difficile per le cittadine coinvolte dal percorso convivere con la gara automobilistica. La cronoscalata Vermicino-Rocca di Papa è stata un evento molto apprezzato dagli appassionati di motori, grazie anche alla bellezza paesaggistica dell’area attraversata dal percorso.
La Vermicino-Rocca di Papa non fu l’unico evento sportivo legato al nome della bella cittadina dei Castelli Romani. Basti pensare ai campionati del mondo di ciclismo su strada del 1932 con l’attacco decisivo per la vittoria finale di Alfredo Binda nell’impegnativa salita di Rocca di Papa, la stupenda vittoria di Fausto Coppi nella tappa a cronometro Roma-Rocca di Papa nel Giro d’Italia da lui poi vinto nel 1952, o le Olimpiadi di Roma del 1960, con i Pratoni del Vivaro che ospitarono nel Centro CONI le gare di equitazione.
A partire dal 2009, un gruppo di associazioni e di appassionati, organizzano ogni anno una rievocazione della storica cronoscalata, che nel 2023 è giunta alla sua dodicesima edizione. Il raduno delle auto d’epoca non rappresenta una semplice sfilata di cimeli tecnologici e di vecchi motori, ma è il miglior modo per ricordare una corsa che, svoltasi tra il 1921 e il 1964, ha rappresentato il segno dei tempi.
(nell'immagine sotto: Il murales celebrativo del Maestro Franco Carfagna, in collaborazione con Vittorio Maccari nel 2011. Vittorio Maccari era originario di Marino e ha vissuto a Rocca di Papa per molti anni)