Pubblicato: Giovedì, 24 Ottobre 2024 - redazione cronaca

LATINA (cronaca) - Operazione dei Carabinieri

ilmamilio.it

E’ stato arrestato questa mattina all'alba un giovane 20enne di Latina, che lo scorso 28 settembre aveva picchiato un 18enne che era intervenuto per difendere due amiche dalle sue avance.

I fatti si erano svolti nel piazzale vicino al liceo Classico Dante Alighieri.

Nella mattinata odierna i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Latina, diretti dal capitano Massimo Ienco (già comandante della stazione  di Castel Gandolfo da Luogotenente) su disposizione della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) di Roma. È stato tratto in arresto, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma. Il 20enne, fa parte di una nota famiglia locale di malavitosi, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per i propri precedenti di polizia, gravemente indiziato di lesioni personali e minacce aggravate dal metodo mafioso, in violazione degli obblighi imposti con la Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza.

La brutale aggressione risale all’una circa di sabato 28 settembre , quando il ventenne aggressore si era presentato nella zona tra piazzale Pordenone e via Toti, dove c’erano diversi gruppi di giovani. Senza un motivo particolare, probabilmente con l’intento di provocare la reazione di qualcuno come poi è successo, il sorvegliato speciale avrebbe avvicinato due ragazze pronunciando nei loro confronti una serie di apprezzamenti. Il tono della conversazione però stava infastidendo le due adolescenti, tant’è vero che un loro amico di diciotto anni si era fatto avanti per difenderle e portarle via.

A quel punto il ventenne estraneo al gruppo,  lo aveva affrontato e, con una scusa banale, aveva iniziato a inveire contro di lui prima  spintonandolo, poi gli si era scagliato contro colpendolo al volto con molti pugni e calci fino a ridurlo esanime in terra. Infine l’aggressore era scappato, minacciando i presenti affinché non facessero il suo nome ai Carabinieri della Sezione Radiomobile intervenuti poco più tardi.

I Carabinieri del Comando Compagnia di Latina, garantiscono che continueranno con assiduità i servizi di prevenzione e contrasto svolti dall’Arma, affiancando alla capillare perlustrazione del territorio una continua e costante attività info-investigativa, contattando commercianti e cittadini al fine di acquisire quante più notizie utili per prevenire il ripetersi di reati simili e predatori.  Ed assicurare alla giustizia gli autori di quelli già perpetrati, è difatti fondamentale la collaborazione di tutti, non solo degli addetti ai lavori, ma anche e soprattutto della cittadinanza la quale è invitata a segnalare al Numero Unico di Emergenza 112 qualsiasi situazione dubbia di cui venga a conoscenza.

Da quanto hanno raccontato alcuni testimoni del fatto il metodo violento dell'aggressione con tentativo di soffocamento è stato ritenuto dai giudici aggravato dalla crudeltà e dal metodo mafioso.