Pubblicato: Martedì, 19 Novembre 2024 - redazione politica

GROTTAFERRATA (attualità) – La vicenda dell’inaugurazione della sede per FCA

ilmamilio.it

Mauro Tomboletti, figura storica della sinistra a Grottaferrata, ex assessore, ha contribuito alla vittoria dell’attuale amministrazione.

Oggi parla con la consueta schiettezza del recente caso che ha visto la vicesindaca del Partito Democratico partecipare all’inaugurazione di una sede concessa all’associazione “La Foresta che Avanza”, legata a CasaPound.

L’iniziativa non era patrocinata dal Comune di Grottaferrata e dunque secondo coloro che in queste ore stanno sollevando critiche, non era dovuta o necessaria la presenza di figure amministrative della città all'evento.

Pur mantenendosi lontano dalle dinamiche amministrative, Tomboletti ha chiesto di porre alcuni interrogativi e spunti di riflessione, consapevole di essere tra i rappresentanti di un malumore che in queste ore sta serpeggiando, più o meno in modo palese, soprattutto negli ambiti della sinistra cittadina (anche interna al PD).

Tomboletti qual è stata la sua prima reazione alla notizia della presenza della vicesindaca PD all’inaugurazione della sede di “La Foresta che Avanza”?

Sinceramente, incredulità. Non tanto per il fatto in sé che già è gravissimo ma per ciò che rappresenta. È inaccettabile che un’esponente di una giunta progressista legittimi, anche solo con la presenza, un’associazione con chiare radici nell’estrema destra e legata a CasaPound. Un errore politico e simbolico che mina la credibilità di tutta l’amministrazione.

Secondo lei, si è trattato di una leggerezza?

Vorrei credere che sia stata una leggerezza, per quanto imperdonabile. Ma una figura istituzionale non può permettersi leggerezze di questo tipo. Partecipare a un evento del genere equivale a ignorare la storia e i valori su cui si basa non solo la sinistra, ma l’intera Costituzione italiana. Se c’è stata consapevolezza, allora siamo di fronte a un problema ben più grave.

Che messaggio pensa che questo episodio trasmetta alla comunità di Grottaferrata? 

Purtroppo, un messaggio di ambiguità e confusione. La politica deve essere chiara nei suoi riferimenti valoriali. Non si può strizzare l’occhio, anche indirettamente, a realtà che si rifanno a ideologie che nulla c’entrano con il centrosinistra e con il PD. La comunità di Grottaferrata merita coerenza e fermezza, non esitazioni o ambiguità che rischiano di legittimare derive pericolose.

Lei è stato uno degli artefici della vittoria di questa amministrazione. Si sente deluso?

La parola “deluso” è forse troppo generosa. Direi fortemente amareggiato. Quando si lavora per costruire un progetto politico progressista, ci si aspetta che chi ha l’onore e l’onere di rappresentarlo ne rispetti i principi.  Mi aspettavo dal Partito Democratico autorevolezza, competenza e capacità politiche, per incidere su questioni cruciali che riguardano la vita dei cittadini di Grottaferrata. Purtroppo, rilevo un’incidenza del PD in questa amministrazione pari allo zero. Questo episodio rappresenta la dimostrazione della insufficiente qualità politica della componente di sinistra in questa amministrazione, che commette simili leggerezze che ne minano la credibilità.

Quale pensa debba essere la risposta del Partito Democratico e dell’amministrazione comunale?

Serve una presa di posizione chiara e inequivocabile. Non basta una dichiarazione di circostanza: chi ricopre ruoli istituzionali deve assumersi la responsabilità ed avere il coraggio delle proprie azioni.  Non credo che sia stata inconsapevolezza, si era perfettamente a conoscenza che la “Foresta che Avanza” fosse un’associazione collocata nella sfera di CasaPound, perché l’amministrazione aveva revocato una precedente assegnazione di uno stabile sequestrato alla criminalità, scelta apprezzata e condiisa soprattutto per il valore simbolico che rivestono questi beni. I recenti fatti di Bologna suggerivano un comportamento prudenziale.    

Quali sono le sue riflessioni più ampie su questa vicenda?

Questo caso è un sintomo di una deriva più generale. Viviamo un’epoca in cui i confini valoriali si stanno assottigliando pericolosamente, e questo è un problema trasversale. La sinistra deve tornare a essere un punto di riferimento saldo, soprattutto in un momento storico in cui le destre estremiste cercano legittimazione. La politica non può permettersi certe ambiguità, perché i valori democratici non sono negoziabili.

Cosa si augura per il futuro di questa amministrazione?

"Mi auguro che sappia riconoscere i propri errori, fare un passo indietro quando necessario e ritrovare la strada della coerenza e del rispetto per i valori fondanti del progetto politico su cui è nata. La fiducia dei cittadini è un bene prezioso, ma fragile: se viene tradita, è difficilissimo riconquistarla.

Ai cittadini dico “non rassegniamoci”. Vigilate, partecipate, chiedete responsabilità. La politica è lo specchio della società: se alziamo la voce per difendere i nostri valori, costringeremo chi ci rappresenta a rispettarli. Non possiamo permettere che episodi come questo ci scoraggino, ma devono invece spingerci a pretendere una politica più giusta e coerente".

Mauro Tomboletti rivendica dunque  la politica come questione di valori da difendere. Per ciò che concerne la vicenda legata all’iniziativa di venerdì scorso con Foresta che avanza, nelle prossime ore sono attesi, a meno di ripensamenti, dei comunicati di altre forze politiche.

Il problema generale è che a Grottaferrata il dibattito è spento da tempo su molte questioni. Sembra vincere ormai la propaganda unilaterale di questa o quella lista o dell'amministrazione. Ma forse la città avrebbe bisogno, come accadeva fino a qualche anno fa, di tornare a parlare, anche con coraggio, sui temi che servono o anche sui casi della politica.