Pubblicato: Mercoledì, 16 Ottobre 2024 - redazione attualità

FRASCATI (attualità) - La lettera di un gruppo di cittadini che lamenta l'assoluta mancanza di decoro

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Riceviamo e pubblichiamo.

"C’era una volta Frascati.

Frascati era una cittadina accogliente ed elegante. Meta di gite “fuori porta” e di visitatori illustri. Offriva le sue bellezze e le sue tradizioni a chi sapeva apprezzarle: la posizione collinare privilegiata ed il patrimonio arboreo con il verde pubblico, da un lato, le fraschette e i monumenti storici inseriti in un contesto di architetture armoniose dall’altro.

Gli abitanti erano orgogliosi della città.

Girando ora per le piazze ed i vicoli del centro, in particolare quello storico, oppure camminando nei pressi di alcuni giardini pubblici, viene spontaneo porsi la domanda: cosa rimane di tutto questo? Nell’era del cibo e dell’alcol, disponibili ovunque, degli aperitivi e dei dopocena prolungati a base di alcolici, che nulla hanno in comune con la tradizione frascatana dei pasti domenicali e delle merende in fraschetta accompagnate da un bicchiere di vino, le vie di Frascati sembrano una grande tavolata sparsa, una mangiatoia e un abbeveraggio diffuso, soprattutto di notte.

In diverse piazze e in molte strade vengono installate pedane (addirittura sopra le strisce pedonali) e ombrelloni quasi come durante l’estate in una spiaggia affollata. A nulla sono servite le richieste accorate (a partire dall’ incontro tra Cittadini e candidati Sindaci fin dal 24 Settembre 2021 tenutosi in P.zza San Rocco), quasi preghiere laiche, rivolte alle autorità cittadine affinché moderassero il fenomeno della movida selvaggia e limitassero i disagi dei residenti.

Nonostante le promesse fatte, circa la limitazione degli spazi pubblici da dare in uso ai locali, che aprono sempre più numerosi, e quelle circa i futuri controlli a sorpresa da effettuare sistematicamente, per evitare gli schiamazzi notturni continui e incontrollati, nulla, o quasi, è stato fatto; neanche le telecamere nei vicoletti semioscuri del centro storico, in prossimità degli assembramenti notturni, che diventano anfratti dove tutto è possibile: urinare, defecare, fare sesso e drogarsi in strada.

Ci vorrebbero azioni decise, che altrove sono state intraprese, per riportare un po’ di regole di civiltà e di rispetto per i bisogni fondamentali dei residenti.

La quiete, la pulizia dei luoghi ed il riposo notturno non sono negoziabili o svendibili per pochi soldi, che non bastano neanche a garantire un servizio minimo di controllo e sorveglianza notturna. Chi beneficia allora di tanta chiassosa e sgradita mondanità?

Possibile che per l’amministrazione conti soltanto il soddisfacimento delle ambizioni di alcuni ristoratori che non hanno limitazioni di spazio e di orario perché di fatto non ci sono controlli? E’ mai possibile che i facili e cospicui guadagni di pochi si possano realizzare sulla pelle di chi abita nei pressi di queste attività commerciali?

Luoghi pubblici di grande bellezza, beni comuni, sono stati messi a disposizione degli affari di pochi, che in buona parte non sono residenti. Con locali al chiuso di 10 metri quadrati, o poco più, si ottengono spazi esterni vasti e pregiati, sottratti alla fruizione pubblica della cittadinanza.

Questo genera una grave perdita di beni comuni per i cittadini e gravi disagi per coloro che risiedono nelle loro vicinanze. Ma come può essere l’amministrazione comunale così indifferente al malessere dei residenti?

Inoltre, la concentrazione e lo stazionamento in spazi comunque limitati di numerosissimi avventori, non attenti alle bellezze storiche e architettoniche (in alcuni casi anche privi di buona educazione) sta distruggendo il patrimonio architettonico e storico della “NOSTRA” città.

Basta fare un esempio per tutti: la piazza San Rocco con la sua bella fontana centrale, diventata invisibile ed impossibile da ammirare sotto una coltre di ombrelloni. Dalle foto che seguono si può osservare come è attualmente ridotta la bella piazza, il degrado in cui versa: muri rotti, sanpietrini divelti, sporcizia, catafalchi di tavoli e sedie accatastate…

Denunciamo tutto questo con grande tristezza, al semplice fine di suscitare un cambiamento repentino di rotta. Vogliamo il bene della nostra città e dei suoi abitanti, bene che non è affatto incompatibile con il commercio e con le attività ludiche, se tutto questo avviene nel rispetto delle regole elementari di civile convivenza e nel rispetto del benessere dei residenti.

Il nostro comitato non rinuncia alla sua battaglia di civiltà e di difesa della salute e del patrimonio artistico.

I cittadini di Frascati.

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