Pubblicato: Venerdì, 04 Ottobre 2024 - Redazione cronaca

ROMA (cronaca) - Ennesima aggressione ad un agente penitenziario 

ilmamilio.it - nota stampa 

“In questi mesi, anni e soprattutto ultimi giorni, le cronache hanno messo in primo piano le vicende che si vivono nel carcere romano di Regina Coeli più degli altri 200 penitenziari presenti nel nostro paese.

Possiamo inserire nella cronaca anche ennesima aggressione come l’ultimo di ieri pomeriggio dove un soggetto con problemi sembrerebbe psichiatrici ha colpito con un pugno un agente penitenziario con una prognosi di 5 giorni.

Al di là dell’accaduto e solidali con l’agente colpito, purtroppo fa parte di una situazione dei soggetti con problemi psichiatrici o simili che non trova soluzioni, la quale lo Stato ha voluto sostituire la loro locazione da strutture chiuse come gli OPG e destinarli nelle sezioni di comune detenzione.

Sì parla di sovraffollamento di oltre il 180% ovvero 1150 detenuti presenti (nell’ultimo ventennio non si è mai scesi sotto le mille presenze), di continui disordini avvenute nelle varie sezioni in modo separato da parte dei detenuti. L’ultima presso l’ottava sezione totalmente distrutta sulla quale abbiamo anche potuto verificare con una delegazione sindacale e inviare le nostre rimostranze ai vertici del DAP le gravissime condizioni in cui versa la stessa, sulla quale crediamo sia da chiudere.

A distanza di pochi giorni, dell’ultimo accaduto ma anche degli altri fatti di altre sezioni, il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria non lascia traccia della sua esistenza, di trovare soluzioni immediate, ad esempio, a deflazionare la presenza detenuta nella struttura, dove continuano ad arrivare arrestati nella capitale senza nessuna limitazione, costringendo la Direzione a montare le brande negli spazi anche destinati al trattamento rieducativo.

Sentiti gli agenti in un incontro locale purtroppo con difficoltà di partecipazione perché nel frattempo erano impegnati nelle sezioni detentive per problematiche di contestazioni degli stessi detenuti che si mostravano all’interno dei reparti, quelli partecipanti hanno lamentato forte difficoltà nel gestire l’aggressività mostrata dai ristretti, dell’assenza dell’amministrazione a supportare queste difficoltà pur essendo a due passi dal Ministero della Giustizia, del DAP e dello stesso Provveditorato regionale con gli uffici integrati nelle mura del carcere.

Infatti, anche il Provveditorato regionale come il DAP non sa cosa fare e non convoca le Organizzazioni sindacali da aprile scorso, lasciando il personale nel totale CAOS anche nel distretto di competenza che riguarda Lazio Abruzzo e Molise”.

La Segreteria Regionale UILPA POLIZIA PENITENZIARIA LAZIO.