Progetto di cittadinanza attiva: il Parco dei Castelli Romani incontra i Comuni
Pubblicato: Giovedì, 11 Aprile 2024 - Redazione attualitàROCCA DI PAPA (attualità) - A Villa Barattolo, sede del Parco dei Castelli Romani, il commissario straordinario dell’Ente, Ivan Boccali, e il direttore, Emanuela Angelone, hanno accolto le amministrazioni comunali interessate da questa prima fase del progetto che, partendo da alcune zone individuate con le Associazioni capofila, punta ad abbracciare tutto il territorio dell’area protetta e, anche, a diventare un modello per altri territori che presentano la medesima problematica dell’abbandono dei rifiuti nelle aree verdi
ilmamilio.it - nota stampa
Si è conclusa la fase interlocutoria del progetto di cittadinanza attiva avviato dall’Ente Parco, incentrato sul contrasto all'abbandono dei rifiuti nelle aree verdi dell’Area protetta.
A Villa Barattolo, sede del Parco dei Castelli Romani a Rocca di Papa (RM), il commissario straordinario dell’Ente, Ivan Boccali, e il direttore, Emanuela Angelone, hanno accolto le Amministrazioni comunali interessate da questa prima fase del progetto che, partendo da alcune zone individuate con le Associazioni capofila (“Circolo Legambiente Artemisio” e “Fare Verde Velletri - Colli Albani”), punta ad abbracciare tutto il territorio dell’Area protetta e, anche, a diventare un modello per altri territori che presentano la medesima problematica dell’abbandono dei rifiuti nelle aree verdi.
Nemi, Marino, Grottaferrata, Rocca di Papa, Lariano, Velletri: tutti presenti con Sindaci o Rappresentanti dell’Amministrazione, per parlare insieme di un tema che coinvolge i territori comunali, soprattutto nelle aree extraurbane, e per il quale tutti puntano a trovare una soluzione che non solo risolva l’emergenza con pulizie straordinarie, ma che disincentivi e contrasti l’abbandono dei rifiuti, a tutela dei Cittadini che rispettano le regole e sanno vivere in comunità in maniera civile.
“Incontro proficuo – commenta il commissario straordinario Boccali – e partecipato, che testimonia la volontà di esserci e fare. Entro aprile firmeremo con i Comuni coinvolti in questa prima fase un protocollo di intesa che concretizza l’impegno e, soprattutto, porta il progetto alla fase operativa. Accanto all’azione di contrasto e rimozione dei rifiuti, la richiesta comune è stata di intensificare il legame con il territorio protetto con, ad esempio, l’inserimento del logo del Parco sui cartelli di ingresso dei Comuni: più azioni di informazione rivolte a Cittadini e turisti e miglior caratterizzazione dell’essere in un’area protetta”.
Nel corso dell’incontro i Comuni hanno dato la propria disponibilità fattiva per contribuire alla riuscita del progetto, evidenziando criticità – legate soprattutto al non dover incentivare l’idea che c’è sempre qualcuno che raccoglie i rifiuti abbandonati impunemente ovunque o che vengano normalizzate soluzioni che non passino per la differenziata o per le prassi che i Cittadini di norma seguono - ma, soprattutto, confrontandosi e valutando insieme percorsi più concretamente percorribili.
Le soluzioni individuate uniscono le azioni di rimozione dei rifiuti cui si dedicheranno le Associazioni – per le quali c’è stato plauso unanime e disponibilità a fare la propria parte - ad un lavoro che si muoverà, da un lato, su contrasto e sanzioni, dall’altro su informazione e potenziamento, attraverso campagne di comunicazione, del senso di appartenenza a un territorio protetto, che è vanto e valore per tutti.