Ardea | Prosegue il lavoro dei Vigili del Fuoco dopo il rogo. Arpa rileva presenza sostanze tossiche nell'ambiente
Pubblicato: Mercoledì, 10 Aprile 2024 - redazione attualitàilmamilio.it
Sono ancora al lavoro da tre giorni ininterrottamente i vigili del fuoco di Pomezia, Comando Provinciale di Roma e di altri distaccamenti dei Castelli Romani, come Velletri e Nemi H24 per la bonifica dei focolai delle montagne di rifiuti in superficie e sotterrati composti per lo più di gomme di auto vecchie comprese di cerchioni e altro materiale altamente inquinante abbandonato in quel sito ex discarica Sicifer di via Montagnano 54 da oltre dieci anni .
I primi dati dell'Arpa Lazio diramati dalla ASL Roma 6 confermano, come si evince dal documento allegato, la presenza di sostanze tossiche nell'ambiente circostante. I rilievi saranno ripetuti nelle prossime ore una volta circoscritto e bonificato l'intero incendio.
Sul posto per l'intera giornata di oggi hanno lavorato gli specialisti del Gos ( Gruppo Operativo Speciale ) dei Vigili del Fuoco unitamente alla squadra 32A di Nemi mentre la Polizia locale presiede la zona. I Carabinieri di Anzio, Ardea e del Nucleo Operativo Ecologico di Roma, proseguono le indagini sul sito e sull' identificazione del piromane. Ricordiamo che il fuoco è stato appiccato intorno alle 4.30 dell alba di Lunedì, la pista dolosa è quella più seguita.
" È difficile fare una valutazione al momento, avendo pochi rilievi atmosferici a disposizione", ha detto Roberto Salustri, coordinatore di Ecoistituto Reseda Onlus sentito dalla redazione del mamilio.it. "La nostra preoccupazione è sulla grossa quantità di gas prodotti nell'intero incendio. Infatti è la quantità totale di diossina prodotta e che si è depositata al suolo ad essere importante e rilevante. La diossina è una molecola che si accumula nel suolo e nell'acqua ed è persistente per un lungo periodo. Il giorno dell'incendio ci siamo recati vicino al luogo coinvolto, preoccupati della situazione.
La quantità di gas prodotta dall'incendio è stata enorme e andrebbe calcolata considerando il materiale che ha preso fuoco. Se il vento avesse avuto un'altra direzione ci sarebbero stati migliaia di intossicati, soprattutto se avesse raggiunto il vicino Ospedale dei Castelli. Certe situazioni andrebbero prevenute e i reati relativi i rifiuti andrebbero indagati e repressi con mano dura e tali siti pericolosissimi subito bonificati una volta dismessi ".
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