Passione per il vintage: qualità e anno di produzione alla base del costo

Pubblicato: Venerdì, 16 Febbraio 2024 - Redazione attualità

ROMA (attualità) - Il vintage originale indica un prodotto che è stato costruito in un determinato periodo

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Il termine vintage indica dei prodotti che sono usati, vecchi, appartenenti ad altre epoche e possibilmente che siano di materiali originali. La definizione nasce mischiando il “vecchio” al “vissuto”. Tale definizione è stata usata e viene usata spesso in modo errato, tant’è che i consumatori sono sempre più confusi.

Il vintage originale indica un prodotto che è stato costruito in un determinato periodo. Prendiamo ad esempio un mobile in pino che è stato costruito nel 1950. Esso rientra nel vintage perché lo spessore del legno è grossolano, dimostrazione che i macchinari del tempo erano “grezzi” nelle lavorazioni. Le rifiniture sono eseguite a mano. Il colore è più intenso rispetto a quello dei mobili attuali, perché il noce, in passato, non era coltivato come capita oggi. Infine i materiali collanti erano resine con una minima quantità di elementi chimici. Tutto questo dimostra che il tavolo è appartenente a quest’epoca. Le lavorazioni o i restauri che sono stati eseguiti possono poi aver lasciato diverse usure che lo fanno sembrare vecchio, ma in realtà è solo usato. Ecco come si presenta il vintage originale.

Ci sono poi le imitazioni vintage dove si replica il colore, l’usura e via dicendo, ma in cui il valore è molto minore. Per esempio lo stesso tavolo che è del 1950 potrebbe essere stato replicato nel 1990, quindi l’aspetto è similare, ma il suo valore, per i materiali impiegati, è minore.

Lo stesso discorso vale per tutti i settori e prodotti, dal tessile o abbigliamento agli accessori. La qualità e l’anno di produzione sono gli elementi che fanno aumentare il costo del vintage.

VINTAGE: ARREDO CON GUSTO

Per tutti coloro che amano delle epoche del passato, dove si usavano stili e colori vari, in cui c’era una buona lavorazione manuale, è possibile avere un’abitazione che sia originale. Nel senso che gli arredi vintage sono una valida alternativa ai nuovi mobili.

I costi di produzione attuali hanno fatto lievitare i prezzi. Tutto ciò si conclude con un costo del prodotto finale altissimo per il consumatore. Comprare prodotti nuovi oggi non conviene perché il rischio è quello di avere un deprezzamento estremo domani e soprattutto di non comprare una buona qualità.

Invece comprando nei negozi dell’usato, del vintage o di restauro si va a pagare addirittura meno del prodotto nuovo e si ha una qualità migliore. Quindi vediamo che è conveniente. I mobili si scelgono con cura, senza colpi di testa. Diciamo che potete arredare con gusto, ma vale il detto: chi cerca trova! Non è detto che troviate tutto quello che vi occorre in una sola giornata.

Il vintage è costoso?

No! Dipende sempre da quali sono i prodotti, tipo i mobili, che desiderate. Certo che se si parla di una collezione di arredi che appartengono a un “tal de tali”, in cui ci sono collezionisti che hanno la Passione per il vintage che fanno a gara per trovare determinati arredi. Allora è sicuro che il vintage diventa costoso perché si parla appunto di collezionismo.

Mentre se andiamo a scegliere il modernariato, che è tra i più gettonati come stile di arredamento, allora potete risparmiare oltre il 30% rispetto agli arredi nuovi che sono attualmente sul mercato.

Foto da Pixabay.