"La luce nella masseria": a Grottaferrata il libro che ha ispirato il film tv
Pubblicato: Mercoledì, 07 Febbraio 2024 - redazione culturaGROTTAFERRATA (cultura) - Il 7 gennaio su RaiUno è andato in onda il film tv con la sceneggiatura ispirata al libro dei materani Saverio D'Ercole e Roberto Moliterni
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Una storia che ha bucato il piccolo schermo e che è stata "partorita" dalla mente creativa di due autori che attingendo dalle esperienze personali hanno saputo dare voce ad una comunità speciale come quella di Matera.
Il 7 gennaio scorso RaiUno ha mandato in onda, in occasione dei 70 anni dalla prima trasmissione televisiva dell'emittente nazionale, il film per la tv "La luce nella masseria": è stato un successo di pubblico e di critica. Un successo che ha nella storia la sua ricchezza: l'omonimo libro, pubblicato da Mondadori ed uscito nelle librerie appena due giorni dopo la trasmissione in televisione, è un mix di cultura locale e di sentimento, una fotografia attenda di una realtà che sta scomparendo ma che, allo stesso modo, vuole tramandarsi alle nuove generazioni.
"La storia - racconta Saverio D'Ercole, materano, uno dei due autori - è quella della famiglia Rondinone, una famiglia di contadini che lavorano la terra e vivono in una masseria, non distante dal centro di Matera. Siamo negli anni '60, la città vive di agricoltura, la comunità materana è unita, forte dell'isolamento che da sempre ne costituisce una ricchezza ed al tempo stesso un limite".
Il racconto è quello, in prima persona, di Pinuccio, un bambino. "Negli anni precedenti a quelli della narrazione, prima Togliatti e poi De Gasperi avevano visitato Matera definendola una "vergogna nazionale". La città è oggetto di una prima trasformazione: parte dei suoi abitanti si trasferiscono dalla terra alle fabbriche che iniziano a sorgere nei dintorni. E con questo sviluppo, nelle case dei materani entra la televisione".
La "scatola magica" apre un mondo a chi ne gode per le prime volte ed un mondo si schiude ad una comunità pronta a fare un balzo in avanti. "Lo sviluppo culturale e dunque cittadino di Matera si è mosso nel dopoguerra per "gradini": prima di Togliatti e De Gasperi era stato il libro di Carlo Levi "Cristo si è fermato ad Eboli" ad accendere la luce sui sassi. Poi nel 1964 è stata la volta di Pasolini, che tra i sassi e le abitazioni rupestri gira "Il vangelo secondo Matteo": un impulso importante nel 2004 a Matera l'ha dato il celebre film "The passion" di Mel Gibson, ma nel frattempo i sassi erano stati già inseriti nel patrimonio Unesco. Infine (per ora) nel 2019 la capitale europea della cultura".
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Gli occhi di Pinuccio, che sono anche quelli di Saverio D'Ercole e dell'altro autore del libro, Roberto Moliterni (anch'egli materano), raccontano le trasformazioni che il miracolo della tv portano a Matera e di quelle che lo sviluppo induce nella comunità locale. La famiglia Rondinone vive i suoi drammi e le sue divisioni: un figlio viene colpito dalla sclerosi multipla e la famiglia gli si stringe intorno supportandolo, ma il nucleo rischia seriamente di spaccarsi quando un imprenditore presenta un'offerta d'acquisto per la masseria.
58 anni, produttore creativo di film per la tv, Saverio D'Ercole è da molti anni cittadino dei Castelli romani: inizialmente a Frascati, da oltre 20 anni a Rocca di Papa.
"La tv diventa a quel punto elemento di aggregazione: con la scusa di assistere ad una trasmissione televisiva, la famiglia si ritrova di nuovo unita a decidere del proprio futuro. Ecco - conclude D'Ercole - il nostro è il tentativo di rilanciare quello spirito di comunità che probabilmente in questi ultimi decenni si è un po' perso".
Venerdì 9 febbraio gli autori presentano "La luce nella masseria" a palazzo Grutter in un incontro pubblico (ore 18) moderato dall'assessore Francesca Maria Passini.