Rocca di Papa | L’ex Comandante Di Bella: “Si verifichino motivi del ritardo di 14 mesi su attuazione provvedimenti per antenne abusive”
Pubblicato: Lunedì, 05 Febbraio 2024 - Redazione attualitàilmamilio.it - contenuto esclusivo
Sulle antenne abusive di Monte Cavo a Rocca di Papa, la "storia infinita" (per usare il titolo di uno dei più famosi racconti dello scrittore tedesco Michael Ende) continua. L'ex comandante della Polizia Locale rocchigiana Gabriele Di Bella torna sull'argomento dopo alcune notizie in merito uscite sui siti locali.
"Ci sono modi e modi di indossare un uniforme, per me ha un solo significato: portare a termine i compiti assegnati, specie quando qualcuno pensa di farla franca pugnalandoti alle spalle. Sono fermamente convinto che la verità è una e prevale sempre, per questo ho ritenuto giusto in queste ore chiarire dal punto di vista tecnico e professionale, che sulle antenne di Prato Fabio e più in generale di Monte Cavo, dilettanti della politica pensavano di farla franca” torna a dichiarare pubblicamente Gabriele Di Bella in una nota.
“Proprio quelli che in un recente Consiglio Comunale, a specifica interrogazione di alcuni consiglieri di opposizione, rilasciavano dichiarazioni prive di fondamento giuridico paventando addirittura l'ipotesi di tornare indietro nel tempo e riaprire una discussione presso gli uffici della Regione. Come dicevano gli antichi latini "veritas filia temporis" (la verità è figlia del tempo) e puntualmente è arrivata la pronuncia del Consiglio di Stato sulle Ordinanze 79,80 e 81 riguardanti le antenne ed i tralicci abusivi installati abusivamente a firma della Sindaca Veronica Cimino, i cui contenuti riscrivono la storia della Città di Rocca di Papa e diventano giurisprudenza consolidata. Sono fiero di aver dato il mio contributo nella stesura degli atti e per tutte le attività di Polizia Amministrativa e Giudiziaria ed oggi dopo le mie dichiarazioni di queste ore riguardo i ritardi ingiustificati nell'attuazione delle suddette Ordinanze. Tutto ciò ha determinato ad orologeria il provvedimento di individuazione tra i dipendenti Comunali, della particolare figura del Responsabile Unico del Progetto, a mio avviso sbagliando, perché ad oggi, si dovrebbe individuare prima il responsabile unico del "Procedimento" che avrebbe già dovuto attivare tutte le procedure previste e già da tempo determinate (circa 14 mesi) proprio dall'ufficio demolizione antenne abusive, istituito dalla sindaca Cimino. Guardando nuovamente la registrazione del recente Consiglio Comunale proprio sulle antenne abusive, non sfuggiranno all'attenzione dei cittadini le gaffe di alcuni Assessori e Consiglieri Comunali. Stranamente alcuni anche di opposizione che dovrebbero chiedere scusa alla loro Cittadina non solo per la loro evidente impreparazione in materia e credo anche ai Consiglieri che hanno avuto il coraggio di portare all'attenzione del Consiglio Comunale la problematica. Infatti in quella circostanza è evidente a tutti come ancora una volta con arroganza si è cercato di carpire la buona fede dei cittadini di Rocca di Papa, alzando la mano senza una adeguata riflessione per votare contro per poi essere smentiti dai fatti e dagli atti dei tribunali”.
“Comunque - conclude il funzionario di Polizia Locale Roma Capitale - credo che i preposti organi interni all'amministrazione sono chiamati inderogabilmente a verificare attentamente perché per oltre 14 mesi non si è data esecuzione ai provvedimenti, le risultanze delle attività poste in essere anche dal punto di vista delle verifiche contabili che potrebbero aver generato di fatto un danno all'erario. L'esperienza professionale maturata negli anni trova ancora una volta una conferma ed il fermo convincimento che possono colpire un uomo, una donna, ma non il loro pensiero, i loro provvedimenti, quando sono basati su principi di legalità e giustizia. “Vitam inpendere vero”. Dedicare la vita alla verità come diceva Decimo Giunio Giovenale”.